Numero 9 -


I disturbi della personalita' e il nesso eziologico con la condotta criminosa

LA DECISIONE Ai fini dell'esclusione della capacità di intendere e di volere, ove si ipotizzi a carico del reo la sussistenza di un disturbo della personalità tale da configurare un vizio totale o parziale di mente, si può affermare che il suddetto disturbo, affinché possa assurgere a causa invalidante dello stato mentale, debba essere posto in diretta relazione eziologica con la condotta criminosa dell'imputato, cosi da compromettere, alternativamente o congiuntamente, la comprensione, da parte di quest'ultimo, del disvalore delle azioni commesse o la mera volontà finalizzata ad attuarle.

a cura di Vincenzo Lusa
Professore e Avvocato

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