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Minacce e vessazioni commesse contro la moglie per impedirle di lavorare sono maltrattamenti in famiglia

Commette il reato di maltrattamenti in famiglia, il coniuge che ponga in essere a danno della moglie, condotte abituali, quali percosse, minacce di morte, intimidazioni psicologiche, vessazioni, umiliazioni, nonché svilimenti tesi a volerle impedire di svolgere attività lavorativa. Così la Cassazione con la sentenza n. 49997 del 2017.

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