Un’avvocatura vitale nel difficile “guado”
Un quadro vitale, con spinte e controspinte tra il vecchio e il nuovo tipiche delle fasi di transizione. Questa, in sintesi, la fotografia del XXXII Congresso nazionale forense tenutosi a Venezia dal 9 all'11 ottobre scorso. Nella relazione di Guido Alpa è stato sottolineato che la riforma proietta l'avvocatura nel futuro riservando a quest'ultima almeno l'attività di consulenza e ponendo l'accento su difesa dei diritti della persona, garanzie processuali, specializzazioni e pari opportunità. Secondo Marcello Clarich dunque un Congresso propositivo nel quale sono state presentate innovazioni, da tradurre poi in testi legislativi, e approvate molte mozioni.