PRIMO PIANO

EDITORIALE

Ddl liberalizzazioni: l’avvocato “recupera” il socio di capitale

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il Ddl sulle liberalizzazioni, approvato dal Consiglio dei ministri, può essere letto secondo la logica del bicchiere “mezzo pieno o mezzo vuoto”. Sicuramente interessanti sono le misure sui servizi professionali dove, per quanto riguarda gli avvocati, sono state compiute scelte opposte rispetto a quelle della riforma forense. Tornano, infatti, le società tra professionisti con soci di solo capitale. Per quanto riguarda i notai, il Ddl allenta le maglie dell’accesso alla professione e apre agli avvocati alcune transazioni minori. A fare il punto della situazione sono i professori Marcello Clarich e Giuliano Fonderico per i quali «in sede parlamentare le tante categorie incise faranno sentire la voce per annacquare quel che di positivo c’è nel disegno di legge».

LEGISLAZIONE

Riforma forense: sulla rampa di lancio i nuovi Dm giustizia

Tirocinio, esame di abilitazione alla professione, prova dell’esercizio continuativo, completa informatizzazione della tenuta degli albi, elenchi e registri, sono questi i progetti appena sfornati dal Ministero che, pur contenendo alcuni aspetti discutibili, probabilmente non tarderanno a venire alla luce almeno nelle loro linee essenziali.

Tirocinio: venti ore nello studio legale per ogni settimana

Sembra superato il famigerato “regime dei libretti” finora imperanti, e quindi si prospetta un andamento con minori formalità ma con alcune linee base quali il numero delle ore settimanali da prestare in studio e le udienze semestrali alle quali assistere. Si è regolato anche uno degli aspetti più incisivi della riforma forense: il patrocinio “sostitutivo”.

L’aggiornamento obbligatorio utile ai fini della continuità

Effettività, continuatività, abitualità dell’esercizio professionale devono emergere dal possesso di tutti i requisiti richiesti dal regolamento: essi dovranno venire indicati dall’interessato mediante dichiarazione sottoscritta e prodotta in sostituzione delle normali certificazioni. Spetterà poi al Ministero effettuare controlli a campione.

Con l’orale “a test” scattano le selezioni delle nuove leve

Per lo svolgimento del colloquio con la Commissione “gemellata” si è abbandonata la tradizionale forma: le domande verranno d’ora in poi estratte con modalità informatiche tra quelle contenute in un apposito data base alimentato dalla Commissione permanente istituita presso il ministero della Giustizia.

Così l’Albo sogna la “nuova era” dell’informatica

Viene disposta la completa digitalizzazione degli elenchi e registri precisando che, se emerge necessità di revisione dei dati, ne viene data notizia all’interessato a mezzo di posta elettronica certificata e, se non è possibile, a mezzo raccomandata con ricevuta di risposta e quest’ultimo può inviare con le stesse modalità osservazioni entro dieci giorni.

Ordini circondariali: stop sulle elezioni alla parità di genere

Il contenzioso aperto davanti alla giustizia amministrativa ruota intorno alle modalità di votazione contenute nel Dm 170/2014: è necessario un sistema che garantisca non solo la tutela del genere, ma anche delle minoranze, intese quali espressioni delle liste che non conseguono la vittoria elettorale.

Sospeso dal Consiglio di Stato il regolamento ministeriale sulle consultazioni forensi a tutela delle minoranze

Per il Consiglio di Stato va accolta in sede cautelare, ai fini di una sollecita definizione del merito, la domanda di sospensione del regolamento - approvato con Dm 10 novembre 2014 n. 170 - sulle modalità di elezione dei componenti dei Consigli degli ordini circondariali forensi appaiono condivisibili le censure che evidenziano il contrasto tra la disciplina dettata dalla legge 247/ e regolamento in merito alla tutela delle minoranze

Necessario superare l’incertezza attuale per ridare serenità

In relazione alle elezioni già svolte, gli effetti limitati del cosiddetto giudicato cautelare allo stato non dovrebbero essere in grado di porle nel nulla; senza dimenticare la possibilità di verificare, tramite la cosiddetta prova di resistenza, l’effettiva incidenza del singolo caso, dell’applicazione delle regole in contestazione.

GIURISPRUDENZA

Processo telematico, più responsabilità senza copia di cortesia

Un decreto della sezione fallimentare del tribunale del capoluogo lombardo ha stabilito che il mancato deposito delle copie di cortesia di atti da depositare telematicamente è sanzionabile ai sensi dell’articolo 96, comma 3, del Cpc. È senz’altro questa decisione del tribunale di Milano che ha fatto molto discutere nella scorsa settimana avvocati e magistrati.

Investimenti: sul diritto al recesso ancora dissensi

Quinto appuntamento con la rubrica che affronta i contrasti di giurisprudenza. Il tema di questa settimana è il travagliato contrasto di giurisprudenza in merito all’avviso di recesso accordato all’investitore, con particolare riferimento all’intervento del Legislatore del 2013, dopo l’arresto delle sezioni Unite del 2013 che avevano risolto i dubbi.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

La mancata estensione del modello matrimoniale a persone dello stesso sesso non crea disparità di trattamento

La mancata estensione del modello matrimoniale a persone dello stesso sesso non determina una lesione dei parametri integrati della dignità e dell’uguaglianza. L’Europa e la Costituzione non impongono, infatti, al legislatore di estendere il vincolo del matrimonio alle persone dello stesso sesso che, invece, hanno il diritto a uno statuto protettivo, già azionabile, con diritti e doveri delle coppie di fatto.

Indispensabile uno statuto protettivo per le coppie di fatto

La diversa situazione giuridica tra la coppia omosessuale e quella eterosessuale e, dunque, la mancata estensione del modello matrimoniale alle unioni gay non è lesiva della parità dei diritti, che è principio costituzionalmente garantito. La diversa regolamentazione, pertanto, non è omofobia, ma rispetto dello stato di diritto.

PENALE

LEGISLAZIONE

Garanzie funzionali più ampie a chi è sotto copertura

La ricorrenza dei presupposti di legge elimina l’antigiuridicità della condotta con effetti che vanno al di là dell’ordinamento penale: il fatto, pur formalmente previsto come reato, siccome giustificato, non è costitutivo del reato stesso, e ciò esclude anche la responsabilità civile per i danni causati nell’esercizio dell’attività legittimamente autorizzata.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Arbitrato

    Assicurazione

  2. b

    Banche e istituti di credito

  3. c

    Circolazione stradale

    Contratto

    Contratto di deposito

  4. e

    Espropriazioni

  5. i

    Impugnazioni

  6. l

    Lavoro e formazione

    Locazioni

  7. m

    Matrimonio

  8. n

    Notificazioni

  9. p

    Professionisti

    Processo telematico

    Previdenza e assistenza

  10. r

    Reato

  11. s

    Sicurezza pubblica e forze di polizia

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