IL TEMA DELLA SETTIMANA Esiste un’ottica “neutra” nel dibattito sulle liberalizzazioni, anche se queste mettono in forse le certezze di una categoria? È difficile dare una risposta a questa domanda soprattutto quando il processo di modernizzazione investe la professione forense. Bisogna dare atto però in questi anni ai vertici dell’Anf di guardare al tema senza irrigidimenti. Per questo il prossimo Congresso nazionale dell’Anf - che si terrà a Bergamo, dal 21 al 24 maggio - rappresenta un “laboratorio” importante per chi vede con interesse l’argomento. Nell’approfondimento di apertura, il segretario Ester Perifano, anticipa le sue valutazioni sul progetto del Governo all’esame della Camera.

Il ministero dell’Interno ha rivisto la sua interpretazione sull’applicazione degli articoli 6 e 12, commi 2 e 3, del Dl 12 settembre 2014 n. 132, che regola la separazione e il divorzio davanti all’ufficiale dello stato civile.

Le ipotesi prese in considerazione dalla circolare 24 aprile 2015 n. 6/15 sono quelle relative all’applicabilità dell’istituto di cui all’articolo 12, comma 2, nei casi in cui siano presenti figli minori di uno solo dei coniugi e, al comma 3 dello stesso articolo, inerente alla considerazione di eventuali patti di trasferimento patrimoniale.

L’accordo potrà contenere anche clausole di mantenimento non monetario: infatti, il mantenimento può realizzarsi attraverso modalità adempitive diverse dal versamento di una somma di denaro. Ad esempio il marito che si impegna a pagare il canone di locazione sulla casa occupata dalla moglie oppure che lascia la propria abitazione in godimento all’ex partner.

I minorenni hanno diritto di mantenere un rapporto significativo con l’ex compagno/a omosessuale del proprio genitore anche dopo la fine del rapporto che legava i due adulti. Lo ha detto il tribunale civile di Palermo in un decreto depositato lo scorso 14 aprile.

Con questo decreto il tribunale di Palermo ha riconosciuto il diritto dei due fratelli di mantenere un rapporto stabile e significativo con l’ex compagna convivente della propria madre e ha dettato i tempi degli incontri tra minori e l’ex

Anche nei procedimenti relativi ai figli nati fuori del matrimonio, il giudice deve adottare i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa per realizzare il diritto del fanciullo a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori.

La Cassazione, dopo la sentenza Thyssen a sezioni Unite, torna sul tema della colpa cosciente e del dolo eventuale, fissando dei paletti molto rigidi per la configurazione di quest'ultimo. Inoltre mafia, Rca, appalti e divieto di donazione del sangue da parte dei gay: sono i temi sotto la lente dei vari giudici, penali, civili, amministrativi e comunitari.

La legge 2 aprile 2015 n. 44 modifica la disciplina del prestito vitalizio ipotecario, introdotta dall’articolo 11- quaterdecies, comma 12, del Dl n. 203 del 2005. In particolare, l’articolo 11- quaterdecies, come novellato dalla legge in esame, mira a far sì che il ricorso al prestito vitalizio divenga una forma di finanziamento alternativa ai canali tra dizionali e alla nuda proprietà.

II rimborso integrale in un’unica soluzione del prestito, può essere richiesto dalla banca o dall’intermediario finanziario che lo ha concesso solo al momento della morte del soggetto finanziato o se vengono trasferiti la proprietà o altri diritti reali o di godimento sull’immobile dato in garanzia o si compiano atti che ne riducano significativamente il valore.

In caso di rettificazione dell'attribuzione di sesso di uno dei coniugi, ove i coniugi lo richiedano, i medesimi conservano i diritti e doveri conseguenti al vincolo matrimoniale legittimamente contratto, fino a quando il legislatore non consenta a essi di mantenere in vita il rapporto di coppia giuridicamente regolato con altra forma di convivenza regolata che ne tuteli adeguatamente diritti e obblighi: di conseguenza, deve essere cancellata l'annotazione di cessazione degli effetti civili del matrimonio apposto a margine dell'atto di matrimonio delle interessate.

Si può immaginare che la Suprema corte abbia supposto che il legislatore, quando deciderà di legiferare, stabilirà espressamente che gli ufficiali di stato civile provvedano d’ufficio a correggere quello che per il momento è l’unico caso italiano di persone dello stesso sesso unite in matrimonio. Ma si può seriamente dubitare non di «quando», ma perfino «se» ciò avverrà.

Non risponde del delitto di rifiuto di atti d’ufficio il medico che, durante il turno di guardia medica, anziché recarsi di persona a visitare il paziente che denunci i sintomi di una malattia, ritenga sufficiente prescrivere una terapia farmacologica, allorquando non si accerti che la visita domiciliare fosse effettivamente obbligatoria in ragione del contesto della vicenda, e ciò in ragione dello spazio di discrezionalità scientifica comunque attribuita al sanitario.

Infondate le questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 42- bis del Dpr 8 giugno 2001 n. 327 (testo unico degli espropri), sulla utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico, sollevata, in riferimento agli articoli 3, 24, 42, 97, 111 e 117, primo comma, della Costituzione. Lo ha stabilito la Consulta con la sentenza n. 71 del 2015.

La Consulta ora salva l’istituto con cui il legislatore ha perseguito una strada alternativa per mediare fra due opposte esigenze: l’interesse del soggetto pubblico ad acquisire la proprietà del bene privato occupato e su cui è realizzata un’opera pubblica; l’interesse del privato a ottenere la tutela del proprio diritto di proprietà.

La mancanza di spazio sufficiente all’interno delle camere dei detenuti inferiore a 3 mq non integra automaticamente un trattamento inumano e degradante, la cui sussistenza va, invece, verificata sulla base del livello minimo di gravità che il maltrattamento deve avere raggiunto. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’Uomo con la sentenza del 13 marzo 2015, ricorso n. 7334/13.