PRIMO PIANO

EDITORIALE

Legge Severino, riforma della riforma con nodi inestricabili

IL TEMA DELLA SETTIMANA Dal punto di vista penalistico la “riforma della riforma della legge Severino” si assesta lungo tre traiettorie: gli incrementi sanzionatori; l’introduzione del grimaldello dei pentiti di corruzione; la stretta pecuniaria esercitata sulla condanna, sulla sospensione condizionale e sul patteggiamento. Gli incrementi sanzionatori investono tutte le fattispecie di corruzione e rappresentano per il professor Tullio Padovani la parte più debole dell’intervento legislativo sul quale la Corte costituzionale avrà da penare per rendere liscio un tessuto normativo irto di nodi inestricabili.

GIURISPRUDENZA

Tutte le apparecchiature devono essere assoggettate a controlli periodici di funzionalità

L'articolo 45, comma 6, del Dlgs n. 285 del 1992 - come interpretato dalla consolidata giurisprudenza della Corte di cassazione - deve essere dichiarato incostituzionale in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.

Necessario garantire l’affidabilità dei dispositivi

L’articolo 45 del Cds, laddove, secondo il diritto vivente, consente alle amministrazioni preposte agli accertamenti di evitare taratura e verifica, si colloca al di fuori del perimetro della ragionevolezza, finendo per comprimere in modo assolutamente ingiustificato la tutela dei soggetti sottoposti a controllo.

Precisione delle misurazioni per l’intero utilizzo

I giudici hanno spiegato che in realtà nessuna legge richiede l’obbligatorietà della taratura periodica. Tuttavia appare evidente che qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche - e quindi dei valori misurati - dovute a invecchiamento e a eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici.

Sul frazionamento del credito ereditario i giudici si dividono

Questo appuntamento affronta un tema tornato d’attualità in tempi recenti, per un nuovo intervento della Suprema corte: si tratta del cosiddetto frazionamento del credito unitario che, come noto, costituisce un comportamento vietato al creditore. La giurisprudenza - sia di merito che di legittimità - è tuttavia spaccata in posizioni diverse e contrapposte

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Stato di adottabilità: se il giudice dispone l’audizione del minore deve tener conto delle risultanze

In tema di dichiarazione dello stato di adottabilità, l'ascolto del minore di almeno dodici anni, e anche di età minore ove capace di discernimento, costituisce una modalità, tra le più rilevanti, di riconoscimento del suo diritto fondamentale a essere informato e a esprimere le proprie opinioni nei procedimenti che lo riguardano, nonché elemento di primaria importanza nella valutazione del suo interesse, con la conseguenza che, una volta disposta tale audizione anche in grado di appello, il giudice del gravame non può prescindere dal tenere conto delle relative risultanze.

Tutelato il diritto a essere informati ed esprimere opinioni

Nella prassi, purtroppo, capita spesso di vedere minori plagiati da uno dei genitori, o che, pur essendo più che dodicenni, sono immaturi e incapaci di capire le conseguenze delle loro dichiarazioni di fronte alla complessità della situazione che vivono. Resta il fatto che il valore delle affermazioni è tanto più elevato quanto maggiore è la capacità di discernimento.

Il giudice può rilevare d’ufficio il difetto di rappresentanza del procuratore che ha concluso un contratto

Poiché la sussistenza del potere rappresentativo in capo a chi ha speso il nome altrui è elemento costitutivo della pretesa che il terzo contraente intenda far valere in giudizio sulla base di detto negozio, non costituisce eccezione, e pertanto non ricade nelle preclusioni previste dagli articoli 167 e 345 del Cpc, la deduzione dell'inefficacia per lo pseudo rappresentato del contratto concluso dal falsus procurator ; ne consegue che, ove il difetto di rappresentanza risulti dagli atti, di esso il giudice deve tener conto anche in mancanza di specifica richiesta della parte interessata, alla quale, a maggior ragione, non è preclusa la possibilità di far valere la mancanza del potere rappresentativo come mera difesa.

Eccezione proponibile per la prima volta anche in appello

Il codice non ha previsto una figura di contratto, concluso dal rappresentante senza procura, avente un’efficacia precaria per il falso rappresentato in attesa che questo possa rimuoverla con un recesso o con un rifiuto. La non vincolatività è, invece, una conseguenza automatica del difetto di rappresentatività da parte dello stipulante.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Un ulteriore passo di adeguamento ai principi europei

L’ennesima censura proclamata dalla Corte con la sentenza in esame relativamente alla disciplina dell’udienza camerale “partecipata” è, solo l’ultimo step di un percorso che ha, via via, toccato il procedimento di prevenzione, quello in materia di misure di sicurezza e, infine, le norme che regolano il giudizio davanti al tribunale di sorveglianza.

Un presupposto incompatibile con l’istituto

La non necessità dell’ammissione del fatto-reato, ai fini dell’accoglibilità dell’istanza, si desume dall’articolo 464-quater , comma 3, del Cpp, in forza del quale la sospensione è disposta quando il giudice reputa idoneo il programma di trattamento presentato e ritiene che l’imputato si asterrà dal commettere ulteriori reati.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Il rilascio della ricevuta sulla comunicazione unica non equivale all’iscrizione nel registro delle imprese

Il Tar umbro non condivide la qualificazione della comunicazione unica, che viene a essere distinta dal modello della Scia. La disciplina della comunicazione unica è infatti più semplice, meno presidiata, dal punto di vista procedimentale, rispetto alla Scia, però non consente l'immediato inizio dell'attività, che risulta comunque subordinato alla verifica della sussistenza dei presupposti di legge, non essendo dunque ascrivibile all'ambito dell'attività libera.

L’esclusione dalla gara non va preceduta da un contraddittorio

A un estremo formalismo tradizionale in materia di cause di esclusione e di regolarità dei plichi, si è nel tempo affacciato un atteggiamento diverso, sia a livello normativo che giurisprudenziale, teso a circoscrivere le ipotesi di esclusione e, soprattutto, a cercare di dare un po’ più di certezza agli operatori di uno dei più delicati settori di economia pubblica.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Adozione e affidamento

    Appalti

    Arbitrato

  2. c

    Circolazione stradale

    Contratto

  3. e

    Esecuzione civile

  4. l

    Lavoro e formazione

    Locazioni

  5. n

    Notificazioni

  6. o

    Obbligazioni

  7. p

    Prescrizione

    Procedimento civile

    Proprietà

    Prova civile

    Procedimento penale

    Prova penale

    Procedimento amministrativo

  8. r

    Reati contro la pubblica amministrazione

    Responsabilità e risarcimento

  9. s

    Società e imprese

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