PRIMO PIANO

EDITORIALE

Ddl processo penale: la riforma promette ma non mantiene

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il sistema punitivo non avrà una riforma globale, ma una serie di interventi mirati a rafforzare le garanzie difensive, la durata dei processi e l'effettiva rieducazione della pena. In realtà il disegno di legge approvato dalla Camera, promette, per il professore Tullio Padovani, molto più di quello che mantiene. Un testo a geometria variabile, nel senso che, da un lato, introduce modifiche dirette a numerose disposizioni del Cp e del Cpp, dall'altro prospetta deleghe di vario contenuto per futuri interventi normativi di settore. Il progetto è ambizioso ma il risultato per ora è insoddisfacente.

GIURISPRUDENZA

Controlli anticorruzione e no a doppie poltrone per gli Ordini degli avvocati come enti pubblici non economici

I Consigli dell'ordine degli avvocati sono tenuti a predisporre il piano triennale di prevenzione della corruzione, il programma triennale per la trasparenza, ad adottare il codice di comportamento. Sono anche tenuti a nominare il responsabile della prevenzione della corruzione, per come prescritto dalla legge 190/2012 che impone misure organizzative e di prevenzione della corruzione nell'ambito delle Pa. Il dictum del giudice amministrativo espresso con la sentenza n. 11391 del 2015 non lascia spazio a dubbi.

I Consigli sono tenuti a predisporre anche i piani triennali

Le organizzazioni ordinistiche restano enti pubblici anche se si considera il loro esclusivo finanziamento mediante i contributi degli iscritti, considerati veri e propri tributi sia per la doverosità che per la funzione che assolvono di fornire i mezzi necessari per espletare i compiti fissati dalla norma.

Sui legali “stabiliti” la circolare di Bologna fissa rigidi paletti

L'Ordine di Bologna con la circolare n. 70/2015 richiama, oltre a vari avvertimenti del Cnf, alcune fondamentali regole recate dal Dlgs 2001 n. 96: l'avvocato stabilito è tenuto a fare uso del titolo professionale di origine, indicato per intero nella lingua del suo Stato, in modo comprensibile e tale da evitare confusione con il titolo di avvocato .

Esclusa la tenuità se il datore non versa i contributi

Dalla tenuità del fatto per l'omesso versamento dei contributi alle spese legali dimezzate se la causa è molto semplice, dalla somme erogate per sponsorizzare una squadra di calcio alla bocciatura dello scambio dati tra Usa e Ue. Questi i temi della settimana affrontati dai giudici della Cassazione, amministrativi ed europei.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Giustizia: con il recepimento delle direttive comunitarie procedimenti penali europei all’insegna dell’unicità

La legge di delegazione 2014 europea costituisce, assieme alla legge europea 2014, uno degli strumenti che consentono l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea (Ue). Nelle pagine seguenti presentiamo uno stralcio della legge 114/2015, cioè la legge di delegazione europea, con gli articoli più importanti per gli operatori del diritto relativi al settori giustizia.

Procedure sprint per colmare ritardi e frenare le infrazioni

Nel settore della cooperazione giudiziaria penale sono stati predisposti gli stessi strumenti propri del diritto comunitario anche sotto il profilo della procedura legislativa che è, in via generale, quella ordinaria con il Parlamento europeo che acquisisce un potere co-legislativo e l’impiego della maggioranza qualificata.

Nuove regole antitrust per una tutela mirata del consumatore

Grazie al recepimento della direttiva europea 2014/104/Ue in materia antitrust viene delineato un quadro di regole che possano garantire a qualunque soggetto leso - a causa di una violazione del diritto antitrust - di esercitare in modo efficace il diritto al pieno risarcimento del danno dinanzi alle giurisdizioni nazionali.

Istituti bancari: le partecipazioni nel mirino della Bce

Gli istituti di credito italiani saranno sottoposti a controlli più serrati a opera della Banca d’Italia e della Bce. Quest’ultima in particolare potrà imporre sanzioni pecuniarie fino al doppio dell’importo dei profitti ricavati o delle perdite evitate grazie alla violazione, quando questi possono essere determinati, o fino al 10% del fatturato complessivo annuo.

Per i depositanti rimborso garantito in 7 giorni lavorativi

La riforma sui sistemi di garanzia dei depositi passa per due fasi. Gli Sgd dovranno assicurare il pagamento del rimborso ai depositanti in sette giorni lavorativi. L’ammontare della copertura, in caso di indisponibilità, è di 100.000 euro per ciascun depositante, essendo posto il principio per cui è il depositante, non il singolo deposito, a essere tutelato.

Pluralità di strumenti per superare le situazioni critiche

Nuove regole per venire a capo delle crisi bancarie. Tra queste spicca il meccanismo del bail-in. Quest’ultimo consente all’autorità di risoluzione di disporre la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in maniera adeguata e riguadagnare così la fiducia del mercato.

Ridotti gli oneri amministrativi alle società quotate

La nuova disciplina MiFid (Market in Financial Instruments Directive) prevede di attribuire alle autorità di vigilanza specifici poteri cosiddetti “di product intervention”, atti a proibire o limitare la diffusione di prodotti finanziari e attività commerciali dannosi per la tutela degli investitori e l’integrità dei mercati.

Banca d’Italia e Consob a presidio del sistema

Le due strutture, secondo le rispettive competenze, dovranno essere messe in condizione di imporre, in misura efficace, proporzionata e dissuasiva le sanzioni e le altre misure amministrative previste dall’articolo 63 del regolamento (Ue) n. 909/2014 in caso di violazione delle disposizioni indicate dall’articolo 63 medesimo.

Armonizzata la disciplina sui valori mobiliari

La ratio dell’intervento risiede nella necessità che la politica di remunerazione sia idonea a promuovere una sana e prudente gestione del rischio, senza incoraggiare l’assunzione di rischi non coerenti rispetto alle caratteristiche del fondo e risulti in linea con le strategie e gli obiettivi prefissati nonché con le esigenze degli investitori.

Documento “tipo” per i prodotti d’investimento

Il regolamento è volto a migliorare la trasparenza dei documenti informativi, a ridurre il grado di disomogeneità tra le normative dei singoli Stati membri Ue che, di fatto, determinano asimmetrie nelle condizioni concorrenziali tra i diversi prodotti e canali di distribuzione e a migliorare il grado di consapevolezza degli investitori.

Dai casellari giudiziari preziose informazioni in tempi dimezzati

L’Unione europea ha l’obiettivo di fornire ai cittadini un elevato grado di sicurezza in un contesto di libertà e giustizia. Per raggiungere questa ambiziosa meta è necessario che le singole autorità dei Paesi possano avere accesso diretto nei casellari giudiziari per reperire il maggior numero di informazioni senza dover effettuare richieste mirate.

Interventi mirati per evitare le sanzioni Ue

Con la legge 115/2015, l’Italia focalizza l’intervento sulla chiusura di 14 procedure d’infrazione e di 11 casi “Eu Pilot” che la mettono a rischio per i possibili condanne della Corte di giustizia. Inoltre apporta alcune novità in relazione all’organizzazione della struttura competente nella fase di attuazione del diritto Ue.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. b

    Banche e istituti di credito

  2. c

    Consumatore

    Concorrenza

  3. d

    Diritto comunitario

  4. p

    Processo penale

    Professionisti

    Previdenza e assistenza

  5. s

    Società e imprese

    Sicurezza pubblica e forze di polizia

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