PRIMO PIANO

EDITORIALE

Quelle specializzazioni che “fanno a pugni” con la deontologia

IL TEMA DELLA SETTIMANA Dal 14 novembre prossimo è in vigore il decreto del ministero della Giustizia 12 agosto 2015 n. 144, che contiene il «Regolamento recante disposizioni per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, a norma dell’articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247» (si veda per il testo e una prima analisi «Guida al Diritto» n. 40/2015, pagine 17 e seguenti). La nuova disciplina rappresenta uno strumento importante per la categoria, ma pone non pochi problemi deontologici. A tal proposito, su questi profili ospitiamo l’intervento dell’avvocato David Cerri.

LEGISLAZIONE

Si può usare il Gps per controllare il lavoratore

Si può usare il Gps per controllare il lavoratore; chi rifiuta di sposarsi dopo le pubblicazioni senza un valido motivo è tenuto a rimborsare le spese sostenute dall'altro partner; no all'accesso del Codacons alle procedure per la scelta di partner e sponsor dell' Expo, perché tale attività incide solo in maniera ipotetica e riflessa sugli interessi dei consumatori. Sono tra i principi più interessanti espressi questa settimana dai giudici di legittimità e amministrativi

Credito sub iudice: su compensazione Cassazione divisa

In questo appuntamento sarà affrontato l’acceso (e tuttora irrisolto) contrasto di giurisprudenza in merito alla compensazione legale dei due debiti (articolo 1242 del Cc), per la specifica ipotesi in cui uno dei due crediti sia riconosciuto da una sentenza, o da altro titolo, provvisoriamente eseguibile. Per le posizioni avversarie della giurisprudenza di legittimità, in tempi recenti della questione sono state investite le sezioni Unite

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Impugnabile dal contribuente la cartella di pagamento conosciuta dall’estratto di ruolo quando la notifica è invalida

Fermo restando che non è impugnabile ex se l'estratto di ruolo in quanto documento informatico proveniente dal concessionario per la riscossione non idoneo a contenere alcuna pretesa impositiva, sia indiretta che indiretta, non è preclusa l'impugnazione della cartella di pagamento (e del ruolo vista la coincidenza della notificazione della cartella con il ruolo stesso) che il contribuente assume essere stata invalidamente notificata e che ha conosciuto attraverso l'estratto di ruolo richiesto al concessionario per la riscossione, ogni qual volta questo ultimo ha un interesse alla tutela anticipata all'impugnazione della cartella di pagamento e quindi senza la necessità di dover attendere la notificazione di un atto successivo in cui si snoda il procedimento di imposizione e riscossione.

Garantita al privato la facoltà di ottenere una tutela anticipata

La possibilità accordata al contribuente di far valere immediatamente le proprie ragioni in relazione a un atto non validamente notificatogli e conosciuto attraverso l’estratto di ruolo corrisponde al principio del buon andamento della Pa, oltre che bilanciare il rapporto tra amministrazione finanziaria e privato cittadino.

Nel calcolo delle maggioranze per approvare una delibera va compreso anche il condomino in conflitto di interessi

In tema di condominio, le maggioranze necessarie per l’approvazione delle delibere sono inderogabilmente quelle previste dalla legge in rapporto a tutti i partecipanti e al valore dell’edificio, sia ai fini del conteggio del quorum costitutivo sia di quello deliberativo, compresi i condomini in potenziale conflitto di interesse con il condominio, i quali possono astenersi dall’esercitare il diritto di voto. Pertanto, anche nell’ipotesi di conflitto d’interesse, la deliberazione deve essere presa con il voto favorevole di tanti condomini che rappresentino la maggioranza personale e reale fissata dalla legge e, in caso di mancato raggiungimento della maggioranza necessaria per impossibilità di funzionamento del collegio, ciascuno può ricorrere all’autorità giudiziaria.

Inderogabili le maggioranze previste dalla legge

Per stabilire se una deliberazione condominiale abbia effettivamente raggiunto la maggioranza richiesta dalla legge ai fini della validità, occorre procedere con la cosiddetta “prova di resistenza”, di derivazione societaria, non tenendo conto, cioè, dei voti espressi dai condomini in conflitto di interesse.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Il giudice non può subordinare la misura degli arresti domiciliari all’effettiva disponibilità del braccialetto elettronico

Non è legittima l’ordinanza del giudice che subordina l’esecuzione della misura degli arresti domiciliari, in luogo della custodia in carcere, alla disponibilità dei dispositivi di controllo a distanza dell’indagato in stato di arresti domiciliari ex articolo 275- bis del Cpp ogni qualvolta l’amministrazione risulti priva di tali apparati elettronici.

Una figura autonoma da collocare in posizione mediana

Al pari di altri istituti processuali, come la messa alla prova e il patteggiamento, anche la misura prevista dall’articolo 275- bis del Cpp ha natura negoziale, poiché si perfeziona solo con l’indispensabile incontro della disposizione coercitiva del giudice con la volontà dell’indagato chiamato a dare il proprio consenso alla “cavigliera” elettronica.

La coltivazione modesta resta offensiva ma può essere non punibile se il fatto è considerato lieve

La condotta di coltivazione di piante da stupefacente può essere ritenuta inoffensiva soltanto ove la sostanza ricavabile non sia idonea a produrre un effetto stupefacente in concreto rilevabile. Peraltro, a fronte di fatti di minore gravità, pur se offensivi, la condotta può essere inquadrata nell’ipotesi di reato autonomo di cui all’articolo 73, comma 5, del Dpr 309/1990, ovvero, ricorrendo le condizioni di legge, può essere dichiarata non punibile ai sensi dell’articolo 131- bis del Cp.

AMMINISTRATIVO

LEGISLAZIONE

Così il Presidente di Corte d’appello diventa un manager

I Capi di Corte assumono sempre di più un ruolo di gestori, con compiti di stipulazione di accordi e contratti, di vigilanza, di programmazione e contabilità, ruolo che prevale su quello tradizionale di organo dell’impugnazione e del giudizio di secondo grado. Una vera e propria mutazione genetica che richiederà anche attitudini più complesse.

GIURISPRUDENZA

La stazione appaltante può verificare le dichiarazioni dei partecipanti alla gara senza sorteggiare le imprese

Una stazione appaltante, in applicazione del primo comma dell'articolo 71 del Dpr n. 445 del 2000, può procedere alla verifica della veridicità delle autodichiarazioni rese dalle imprese partecipanti a gara d'appalto anche in assenza di un sorteggio, ove vi sono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese. Se dal controllo delle dichiarazioni sostitutive rese dal privato emerge poi la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera ed è escluso dalla procedura di gara.

Esclusione inevitabile se viene accertata l’esistenza di un falso

Quello di operare idonei controlli in ordine alla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese dai privati è un potere-dovere di ciascuna amministrazione, quale che sia il procedimento nel cui ambito sono state utilizzate dal privato autocertificazioni per comprovare il possesso di requisiti di ammissione a una procedura.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Appalti

  2. c

    Condominio

    Commercio

  3. e

    Esecuzione penale

  4. f

    Fisco

  5. g

    Giustizia

  6. l

    Lavoro e formazione

  7. o

    Obbligazioni

  8. p

    Pubblica amministrazione

    Procedimento amministrativo

    Privacy

  9. r

    Responsabilità e risarcimento

  10. s

    Separazione e divorzio

    Successioni e donazioni

    Stupefacenti

    Società e imprese

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