PRIMO PIANO

EDITORIALE

Un tavolo comune con gli avvocati per il futuro dei Tar

IL TEMA DELLA SETTIMANA Un pacchetto di interventi che metta subito la giustizia amministrativa in grado di funzionare meglio, senza sacrificare l’accessibilità: è questa la strategia del Presidente degli Avvocati amministrativi Umberto Fantigrossi. Nessuna operazione, dunque, che incida solo sulla domanda, attraverso l’abnorme crescita del contributo unificato, che di fatto è diventato uno strumento per deflazionare il contenzioso.

LEGISLAZIONE

Nel giudizio amministrativo firma digitale “a step”

Un nuovo comma prevede che presso i Tar e il Consiglio di Stato venga avviata una fase di sperimentazione per la graduale introduzione del processo amministrativo telematico. Tale sperimentazione inizierà alla data di entrata in vigore del Dpcm cui è demandata la regolamentazione tecnico-operativa e terminerà il 30 giugno 2016 .

GIURISPRUDENZA

Consulta e Cedu in pressing sulla legge Pinto

Approfondimento dedicato a come cambia il procedimento sull’equa riparazione e alle modalità per ottenere gli indennizzi. Sotto la lente la decisione della Consulta n. 36 del 2016, la dichiarazione necessaria per ottenere gli indennizzi e la decisione Olivieri della Cedu

La durata del giudizio per attribuire l’equa riparazione da ingiustificato ritardo non deve superare i due anni

Qual è il termine ragionevole del procedimento nel quale la Corte d'appello deve giudicare dell'irragionevole ritardo verificatosi in un qualsiasi giudizio svoltosi presso il distretto della Corte d'appello “gemellata”? Questo il quesito affrontato dalla Consulta e risolto con la pronuncia di illegittimità della norma che non dispone che la durata complessiva del giudizio per l'attribuzione dell'equa riparazione da ingiustificato ritardo non possa essere superiore al limite biennale.

Un termine legato a una linea interpretativa

Si tratta di una decisione additiva che ha aggiunto un termine massimo biennale che non si rinviene in alcuna norma, ma raccapezzato soltanto in una linea interpretativa, fermo rimanendo comunque illogico che il procedimento in esame venga regolamentato secondo i criteri vigenti per gli ordinari giudizi contenziosi con due gradi nella fase di merito.

A pagare sarà la Corte che ha emesso il decreto di condanna

La dichiarazione, con la relativa documentazione, dovrà essere inviata alla Corte di appello che ha emesso il decreto di condanna e che provvede al pagamento mediante questo piano straordinario di rientro “in un’ottica di decentramento e decongestione”, con relativo accreditamento di fondi prelevati dal capitolo 1264.

Strasburgo boccia l’istanza di prelievo perché strumento aleatorio senza effetti acceleratori

Gli obblighi procedurali posti dalla legislazione italiana come condizione per attivare la legge Pinto sono in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo che assicura la durata ragionevole del processo e con l'articolo 13 che tutela il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva. Lo ha detto la Corte di Strasburgo con la sentenza del 25 febbraio nel caso Olivieri e altri.

Depenalizzazione “sotto la lente” delle sezioni Unite

Depenalizzazione, maltrattamenti tra coniugi, pubblicazioni atti processuali, revisione patente di guida, equo indennizzo. Settimana ricca di pronunce importanti: dalle sezioni Unite penali che si sono espresse sui recenti decreti in tema di depenalizzazione alla Corte europea dei diritti dell'uomo che ha condannato l'Italia per un processo amministrativo durato 18 anni.

CIVILE

LEGISLAZIONE

Tariffe graduate secondo il prezzo di alienazione

Non si tratta per il tariffario di criteri del tutto rigidi, perché a norma del comma 3 dell’articolo 2, tenuto conto della complessità delle attività svolte, il giudice può aumentare o ridurre l’ammontare del compenso come verrebbe liquidato in misura non superiore al 60 per cento; per le esecuzioni mobiliari l’aumento non può essere superiore al 40 per cento.

GIURISPRUDENZA

Compenso a favore del partner al termine della convivenza quando le prestazioni esulano dai normali doveri materiali

Al termine di un periodo di convivenza more uxorio può essere stabilito un compenso economico a favore di un partner solo se questi ha svolto a favore dell'altro prestazioni che esulano dai normali doveri materiali e morali, quale il lavoro domestico, il cui assolvimento non dà luogo a risarcimento alcuno, costituendo obbligazione naturale ex articolo 2034 del Cc, conformemente al dettato costituzionale di cui all'articolo 2.

Il concetto di stabilità andrebbe ancorato a una durata minima

Con la sottintesa equiparazione tra matrimonio e convivenza, unificati dal concetto di famiglia, si dimentica che il primo implica una scelta, un preciso atto di volontà di ciascuno dei contraenti, che la convivenza non solo non comporta, ma di cui a volte dimostra la deliberata mancanza, ovvero la volontà di non prendere impegni.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Sui bisogni dei minori il disagio economico resta irrilevante

Secondo la sentenza n. 4882/2016, lo stato di bisogno riguardante il minore in base all’articolo 570 del Cp è sempre presunto e sullo stesso non incide, rispetto agli obblighi di sostentamento gravanti sui genitori, l’intervento in surroga posto in essere da terzi, né appare determinante lo stato di disoccupazione in cui gli stessi genitori versino.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Il concetto di imprenditore e i benefici connessi non si estendono agli studi legali privi di una struttura aziendale

Con la pronuncia 258/2016 il Consiglio di Stato affronta un'interessante fattispecie - concernente uno studio legale che chiedeva di partecipare a una procedura tesa a ottenere contributi pubblici regionali - in esito alla quale, all'affermazione generale di un principio tendente ad ampliare le possibili forme organizzative degli studi legali, ne fa seguito un'applicazione di maggior rigore, conclusasi negativamente per i professionisti ricorrenti.

Rigorosi i presupposti che i professionisti devono assumere

Pur ammettendo che in astratto uno studio legale possa avere in concreto quelle peculiarità organizzative e strutturali tali da poterlo assimilare a una “impresa”, il Consiglio di Stato ne ha escluso la relativa sostenibilità nel caso di specie, alla luce della stessa documentazione prodotta da parte ricorrente.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Ambiente e territorio

  2. c

    Condominio

  3. e

    Equa riparazione

    Esecuzione civile

    Enti locali

  4. f

    Famiglia e filiazione

  5. g

    Giustizia

  6. i

    Impugnazioni

  7. p

    Pubblica amministrazione

    Pena

  8. r

    Reati contro la famiglia

  9. s

    Servitù

    Società e imprese

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