PRIMO PIANO

EDITORIALE

Un Organismo nuovo e un Tavolo stabile per rilanciare l’unità

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il dibattito sulla rappresentanza degli interessi all’interno della categoria degli avvocati è ormai storico. Fiumi di pagine e interventi hanno monopolizzato le Assise nazionali. Anche il XXXIII Congresso forense di Rimini - previsto per il 6, 7 e 8 ottobre prossimo, con il titolo «Giustizia senza processo? La funzione dell'Avvocatura » e sui temi della rappresentanza politica dell’Avvocatura e ruolo dell’avvocato nelle misure alternative della giurisdizione - non potrà sottrarsi. Ad aprire il dibattito precongressuale è Remo Danovi, presidente dell’Ordine di Milano.

GIURISPRUDENZA

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Cassazione: le comunicazioni vanno notificate in cancelleria solo quando Pec o fax non sono andati a buon fine

Nel giudizio di cassazione, per i provvedimenti dei quali il cancelliere deve curare la comunicazione, solo quando né la trasmissione del biglietto di cancelleria a mezzo posta elettronica certificata e neppure quella eseguita via fax siano andate a buon fine, è possibile procedere - e sempre che il difensore non abbia eletto domicilio in Roma - alla notificazione mediante deposito in cancelleria.

Un rimedio residuale da considerare ormai obsoleto

L’importanza della decisione non si arresta a quanto deciso per la comunicazione in sede del giudizio di legittimità, ma sottolinea in via più generale il favor dell’ordinamento verso modalità semplificate di notificazione e comunicazione degli atti, consentite dall’implementazione dei mezzi tecnologici nel processo civile.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Il falso valutativo mantiene il suo rilievo penale anche dopo la modifica apportata dalla legge 69/2015

Sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo alla esposizione o alla omissione di fatti oggetto di valutazione, se in presenza criteri di valutazione normativamente fissati o di criteri tecnici generalmente accettati, l'agente da tali criteri si discosti consapevolmente e senza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo a indurre in errore i destinatari delle comunicazioni.

Superato il rischio di sterilizzazione dei bilanci societari

La pronuncia delle sezioni Unite contiene passaggi di sicuro interesse. La soppressione dell’inciso, voluta dal legislatore, non ha pesato perché inutile anche prima. Ma il segno lasciato è che le regole dell’interpretazione sono state piegate al raggiungimento di uno scopo predefinito, correttivo degli errori del Parlamento.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Anche i teatri stabili di iniziativa pubblica devono rispettare il patto di stabilità

Con la sentenza in commento il Consiglio di Stato affronta la problematica questione della qualificazione giuridica dei Teatri stabili di iniziativa pubblica nel settore di disciplina rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità e delinea i tratti caratterizzanti la nozione di ente pubblico sia sotto un profilo di carattere generale sia con riguardo agli ambiti settoriali di rilevanza.

Individuati elementi che li escludono dai soggetti privati

L’esigenza di assicurare determinate finalità impone che la perimetrazione della nozione di ente pubblico possa variare sia in relazione ai settori, generali o particolari, che vengono in rilievo, sia con riferimento, quando l’ente pubblico è identificato, alla specifica attività che deve svolgere e alle finalità da perseguire.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Titolo esecutivo europeo: via libera alla condanna del debitore contumace da parte del giudice

In base al regolamento Ue n. 805/2004 che istituisce il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati le condizioni in presenza delle quali, in caso di sentenza contumaciale, il credito viene considerato non contestato devono essere stabilite in modo autonomo facendo riferimento unicamente al diritto dell'Unione e non agli ordinamenti nazionali. L'organo che effettua la certificazione deve essere considerato come "organo giurisdizionale" competente a formulare quesiti in via pregiudiziale d'interpretazione alla Corte Ue.

SPECIALE Codice degli appalti: l'analisi degli esperti La regolamentazione dei contratti di concessione nel sesto appuntamento con il Dlgs 50/2016

SPECIALE
Codice degli appalti: l'analisi degli esperti La regolamentazione dei contratti di concessione nel sesto appuntamento con il Dlgs 50/2016

Con la fissazione della nozione i rischi al privato

La concessione costituisce un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto in virtù del quale la stazione appaltante affida l’esecuzione di lavori o di servizi a uno o più operatori economici riconoscendo a titolo di corrispettivo unicamente il diritto di gestire le opere o i servizi oggetto del contratto o tale diritto accompagnato da un prezzo.

Metodo di calcolo e no allo “spezzatino”, più garanzie per tutti

L’articolo 167, nel recepire la direttiva n. 23 e nel richiamare la soglia per le concessioni fissata dall’articolo 35 (euro 5.225.000), chiarisce (comma 4) che il valore è calcolato secondo un metodo oggettivo specificato nei documenti della concessione e, nel contempo, prospetta i metodi di calcolo del valore stimato delle stesse.

Garanzie procedurali dettagliate per la Pa “blindano l’accordo”

L’esigenza è quella di una minuziosa preparazione nella predisposizione della lex specialis di gara, atteso che il contenuto del bando non ha quale unico obiettivo quello di regolare la fase di scelta del concessionario, ma proietta la sua efficacia regolatrice anche sulla esecuzione della concessione.

Scende in campo l’avvalimento, ampliata la platea

L’articolo 172, comma 2, prevede che per soddisfare le condizioni di partecipazione l’operatore economico può avvalersi delle capacità di altri soggetti, indipendentemente dalla natura giuridica dei suoi rapporti con gli stessi, dimostrando al soggetto aggiudicatore che disporrà delle risorse necessarie per l’intera durata della concessione.

Va in soffitta l’opzione del “sub affidamento a cascata” dei lavori

Viene data attuazione all’articolo 42 della direttiva n. 23 stabilendo che gli operatori economici indicano in sede di offerta le parti del contratto di concessione che intendono subappaltare a terzi; non si considerano quali “terzi” le imprese che si sono raggruppate o consorziate per ottenere la concessione, né le imprese a esse collegate.

Così cade il “tabù” della modificabilità del contratto di Ppp

L'articolo 175 intende recepire la previsione contenuta nell’articolo 43 della direttiva 2014/23/Ue che introduce il regime della modifica(bilità) del contratto di concessione durante la sua vigenza, stabilendo delle specifiche ipotesi in cui è considerato possibile modificare il negozio senza il ricorso a una nuova aggiudicazione.

Resta un vuoto sulle conseguenze della cessazione

Il Consiglio di Stato ha chiesto al legislatore governativo di disciplinare le conseguenze della “cessazione”, ma nel testo definitivo la disciplina è limitata all’ipotesi in cui la “cessazione” non sia imputabile al fatto del concessionario (quindi al solo caso di “revoca” per motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di inadempimento della stazione appaltante).

Controllo dell’Anac sulle assegnazioni dei concessionari

L’articolo 177 attua il criterio della delega, fissando l’obbligo per i soggetti pubblici e privati, titolari di concessioni di lavori o di servizi pubblici già esistenti o di nuova aggiudicazione, di affidare mediante procedura a evidenza pubblica una quota pari all'80% dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni di importo superiore a 150.000 euro.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Atti e provvedimenti amministrativi

    Appalti

  2. e

    Enti pubblici

    Edilizia e urbanistica

    Esecuzione civile

  3. m

    Misure cautelari

  4. n

    Notificazioni

  5. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati societari

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la persona

    Reato

  6. s

    Sport e spettacolo

    Scuole e istruzione

  7. v

    Vendita

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