IL TEMA DELLA SETTIMANA Il tema della rappresentanza politica dell'Avvocatura è al centro del XXXIII Congresso Nazionale Forense che si terrà a Rimini nella prima settimana di ottobre. Secondo Luigi Pansini, segretario generale dell'Anf, la "rappresentanza", soprattutto se unitaria, è un argomento molto sentito e importante perché in esso si scorge il seme di una reale ed efficace interlocuzione con la politica, il legislatore, la magistratura, la società civile.

I nuovi interventi sul sistema giustizia: il decreto legge su misure per la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla Corte di cassazione, efficienza degli uffici giudiziari e attuazione del processo amministrativo telematico; la conversione del Dl che proroga l’entrata in vigore del Pat.

Il decreto legge contenente le misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione, per l'efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa

La conversione sulla proroga di termini previsti da disposizioni legislative in materia di processo amministrativo telematico.

Csm e Parlamento dovranno sciogliere il nodo della applicazione della nuova disciplina tenuto conto che le novità pongono non pochi problemi di diritto transitorio. Particolarmente problematica la norma prevista dall’articolo 3 che allunga da tre a quattro anni il termine per permettere al magistrato di legittimarsi al trasferimento ad altre sedi.

Il fine di porre ordine, tuttavia, rischia di scontrarsi con l'effetto derivante dall'ennesimo susseguirsi di regole su di un tema che, investendo un settore estremamente delicato, specie per le Pa (oltre che di riflesso per tutti i cittadini e le imprese), necessiterebbe di una ben più solida certezza del diritto.

Il Dm 2016 n. 156 emana il Regolamento che stabilisce la disciplina per il funzionamento e la convocazione dell'assemblea dell'ordine circondariale forense stabilendo apposite norme per quelli che sono gli appuntamenti certi e ineludibili – approvazione del bilancio ed elezione dei componenti del consiglio – nonché per le facoltà e i limiti di iniziative “spontanee” da parte degli iscritti all'albo.

L’assemblea elegge i componenti del consiglio, approva il bilancio consuntivo e quello preventivo, esprime il parere sugli argomenti sottoposti dal consiglio; esercita poi le funzioni attribuite dall'ordinamento professionale. Nelle convocazioni, per tutelare le minoranze, è privista la possibilità di richiedere la seduta da parte di un terzo dei membri.

Messa alla prova, stalking, ascolto del minore e interdittiva . Sono alcuni dei temi affrontati durante la settimana dai giudici civili, penali e amministrativi

L'inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione è configurabile, in base al principio di strumentalità delle forme degli atti processuali e del giusto processo, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell'atto, nella sola ipotesi in cui venga posta in essere una attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto qualificabile come notificazione, ricadendo ogni altra ipotesi di difformità dal modello legale nella categoria della nullità. Tali elementi consistono: a) nell'attività di trasmissione, svolta da un soggetto qualificato, dotato, in base alla legge, della possibilità giuridica di compiere detta attività, in modo da poter ritenere esistente e individuabile il potere esercitato; b) nella fase di consegna, intesa in senso lato come raggiungimento di uno qualsiasi degli esiti positivi della notificazione previsti dall'ordinamento (in virtù dei quali, la stessa debba considerarsi ex lege eseguita), restando, pertanto, esclusi soltanto i casi in cui l'atto venga restituito puramente e semplicemente al mittente sì da dover reputare la notificazione meramente tentata ma non compiuta, cioè, in definitiva, omessa.

Una notifica andata a buon fine, anche se a mani di persona priva di qualsiasi rapporto con il destinatario è sempre una notificazione esistente, anche se nulla, non essendo stato osservato il precetto normativo in merito al luogo della consegna, ed è suscettibile di sanatoria mediante la costituzione in giudizio dell’intimato.

Costituzionalmente illegittimo l'articolo 649 del codice di procedura penale, nella parte in cui esclude che il fatto sia il medesimo per la sola circostanza che sussiste un concorso formale tra il reato già giudicato con sentenza divenuta irrevocabile e il reato per cui è iniziato il nuovo procedimento penale.

La Corte costituzionale interviene in una vicenda dai contorni drammatici e oggetto di una grande attenzione mediatica: il processo Eternit bis in cui il rimettente in Torino si trova a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio proposta nei confronti di un soggetto imputato dell'omicidio doloso di 258 persone.

Le università non statali non sono tenute all'applicazione degli obblighi in materia di trasparenza e di pubblicità, con specifico riferimento agli “obblighi di pubblicazione concernenti gli organi di indirizzo politico”, perché non sono enti pubblici. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza 3043 dell'11 luglio scorso.

Le Università in questione, ritenendo di non dover essere considerate quali “amministrazioni” e in particolare “enti pubblici non economici” e quindi di non essere tenute al rispetto degli obblighi di cui al decreto 33/2013, hanno adito prima il Tar Lazio chiedendo l'annullamento in parte della delibera, e poi si sono difese innanzi al Consiglio di Stato.