PRIMO PIANO

EDITORIALE

Agenda giustizia 2016, tanti appuntamenti senza salto di qualità

IL TEMA DELLA SETTIMANA L’agenda parlamentare del 2016 in materia di giustizia si presenta fitta di appuntamenti. Sul fronte penale si va dalla cooperazione giudiziaria alla abrogazione di una serie di reati. Il diritto fallimentare si appresta a essere completamente rivoluzionato e cambierà profondamente anche il rito davanti alla Corte dei conti. In ambito amministrativo ci sarà il passaggio integrale al processo digitale e sullo sfondo procede l’attuazione della legge forense 2012. Dunque una serie di novità rilevanti ma non così incisive, secondo Marcello Clarich e Giuliano Fonderico, da far risalire il nostro Paese nelle graduatorie internazionali sulla competitività. Il costo zero di questi interventi purtroppo si pagherà.

PRASSI

Quella rivoluzione su patrocinio e ricorsi alla Suprema corte

Sottoscritti, dal Primo presidente della Ca ssazione e dal Presidente del Cnf, due protocolli di intesa tra la Corte di cassazione e il Cnf in merito alla regolare redazione dei motivi di ricorso per cassazione, rispettivamente in materia civile e tributaria e in materia penale.

Un lungo percorso che aumenta il divario tra anziani e giovani

Una situazione che non viene a cessare coll’entrata a regime della riforma forense, perché le situazioni pregresse sclerotizzate continueranno a permanere a lungo, venendo a delimitare non soltanto il momento di affaccio al pubblico con l’indicazione del titolo nel sito internet, ma pure il campo d’azione del professionista ai più alti livelli della giurisdizione.

Istanze civili e fiscali articolate in 10 punti con nota e fascicolo

In caso di ricorso per Cassazione verso la sentenza di primo grado (per essere stata pronunciata, dal giudice di secondo grado, ordinanza di inammissibilità dell’appello) deve essere indicata non la data in cui è stata notificata la decisione impugnata, ma la diversa data in cui è stata comunicata l'ordinanza d’inammissibilità resa dal giudice.

Nuova interpretazione del principio di autosufficienza

Pur prendendo atto dell'autorevolezza della fonte da cui proviene la soluzione proposta deve escludersi che la stessa abbia efficacia vincolante per la Cassazione o possa assimilarsi se non a un precetto normativo a una pronuncia delle sezioni Unite. Dall'altro la previsione in parola non ha alcuna valenza retroattiva.

LEGISLAZIONE

GIURISPRUDENZA

Risarcimento danni: non esiste il diritto «a non nascere»

Per il periodo natalizio ecco un doppio appuntamento con la consueta rassegna giurisprudenziale che raccoglie le sentenze più rilevanti pubblicate sul Quotidiano del diritto e sulla versione online della rivista. Sul fronte civile i temi che spiccano sono: lavoro, procedura e risarcimento del danno. Per il penale sono da ricordare: versamento Iva, attenuante in caso di atti sessuali con minore e peculato.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

L’ex moglie straniera conserva il cognome del marito se il matrimonio è stato celebrato all’estero

Nel caso di cessazione degli effetti civili di un matrimonio contratto all’estero tra una cittadina straniera e un italiano sussiste il diritto della moglie di continuare a utilizzare il cognome del marito - acquisito, con il consenso di quest’ultimo, al momento dell’assunzione del vincolo e sostituito a quello di nascita - sulla base dei criteri di collegamento indicati dalla Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980, resa esecutiva in Italia con la legge n. 950 del 1984, per la quale i cognomi e i nomi di una persona vengono determinati dalla legge dello Stato di cui è titolare il cittadino.

Applicabili le norme del Paese di provenienza

La legge svedese, applicabile secondo i giudici per regolare il caso in esame, prevede che la donna, che aveva acquisito il cognome del marito italiano al momento delle nozze, sia libera di scegliere se tornare a quello di nascita o se invece conservare quello dell’uomo, utilizzato, magari per anni, come unico cognome.

Nell’ipotesi di trasferimento deciso da un solo genitore la residenza abituale del minore individua il tribunale competente

Nel caso di cambiamenti di residenza di un genitore che porti il figlio minore con sé anche con decisione unilaterale, per l’individuazione del tribunale territorialmente competente a emettere i provvedimenti relativi alle modalità di esercizio della responsabilità genitoriale è competente il tribunale del luogo dove si trova la residenza abituale del minore. Ai fini della sua individuazione sono di secondario rilievo la residenza anagrafica precedente e il minor tempo trascorso nella nuova sede, dovendosi effettuare una prognosi sulla probabilità che la nuova dimora diventi l’effettivo e stabile centro d’interessi del minore sulla base delle intenzioni e dei progetti di vita del genitore che ha deciso il trasferimento.

Irrilevante che sia da poco tempo nella nuova sede

L'esigenza primaria è scoraggiare gli abusi e prevenire le liti. Per cui, quando il trasferimento è unilaterale e viene immediatamente contestato proprio in merito alla collocazione dei figli, dovrebbe essere introdotta per legge una sorta di gerarchia: prima si attribuisce la competenza su basi oggettive poi il tribunale competente decide nel merito.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Tenuità del fatto: la sentenza di non procedere presume che imputato e Pm rinuncino al dibattimento

La Cassazione prosegue nell’opera interpretativa diretta a dare concretezza alla disciplina che configura la possibilità di definire il procedimento con la declaratoria di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” relativamente ai reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni, ovvero la pena pecuniaria, sola o congiunta alla pena detentiva.

L’applicabilità agli abusi urbanistici valutata caso per caso

In primo luogo, la Corte torna a soffermarsi su una delle condizioni ostative all’applicabilità dell’istituto, rappresentata dalla “abitualità del comportamento”, la cui nozione va ricostruita avendo riguardo al disposto del comma 3 dell’articolo 131- bis del Cp, laddove, si definiscono le ipotesi in cui il comportamento è qualificabile come abituale.

AMMINISTRATIVO

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Appalti

  2. c

    Condominio

    Competenza e giurisdizione

  3. e

    Esecuzione civile

  4. f

    Famiglia e filiazione

  5. g

    Giustizia

  6. l

    Lavoro e formazione

  7. p

    Pubblica amministrazione

  8. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reato

    Reati contro la persona

    Reati fallimentari

  9. s

    Separazione e divorzio

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