PRIMO PIANO

EDITORIALE

“Separare” i magistrati per un’effettiva difesa del giusto processo

IL TEMA DELLA SETTIMANA «Le sfide dei penalisti sono ancora molte. Primo vigilare sull'iter del Ddl penale, facendoci portatori di ipotesi migliorative, continuando a segnalare la criticità di quei progetti che rischiano di far retrocedere il livello di garanzie del processo». Per Beniamino Migliucci, Presidente dell'Ucpi, il cui mandato è stato rinnovato lo scorso 2 ottobre dal XVI Congresso di Bologna, l'obiettivo è influire perché non vengano adottate decisioni errate, operando attraverso l'arricchimento del dibattito culturale e la divulgazione delle idee dei penalisti.

LEGISLAZIONE

GIURISPRUDENZA

Evasione, reato estinto se si paga prima della sentenza

Dal reato di omesso versamento dell’Iva, passando per il reato escluso per una sola piantina di cannabis, fino alla validità delle vecchie fatture negli appalti: sono queste le indicazioni offerte dalla giurisprudenza delle diverse Corti.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

È dall’immissione nel cronologico che parte il tempo per impugnare la sentenza con data di deposito diversa dalla pubblicazione

Nel caso in cui risulti realizzata una impropria scissione tra i momenti di deposito e pubblicazione attraverso l'apposizione in calce alla sentenza di due diverse date, il giudice tenuto a verificare la tempestività dell'impugnazione proposta deve accertare - attraverso un'istruttoria documentale o, in mancanza, il ricorso, se del caso, alla presunzione semplice ovvero, in ultima analisi, alla regola di giudizio di cui all'articolo 2697 del Cc, alla stregua della quale spetta all'impugnante provare la tempestività della propria impugnazione - il momento di decorrenza del termine d'impugnazione, perciò il momento in cui la sentenza è divenuta conoscibile attraverso il deposito ufficiale in cancelleria comportando l'inserimento di essa nell'elenco cronologico delle sentenze e l'attribuzione del relativo numero identificativo.

La pronuncia aggrava l’onere di vigilanza per gli avvocati

La sentenza, pur scartando la più piana strada del ricorso generalizzato alla rimessione in termini, tenta di offrire la possibilità del salvataggio mediante un attento, minuzioso e costante esame del registro cronologico da parte di chi non sa se ha vinto o ha perso la causa, ma, nel dubbio, sia pronto a impugnare la sentenza.

Le somme da versare al domicilio del creditore sono solo quelle che non lasciano margini di discrezionalità

Le obbligazioni pecuniarie da adempiersi al domicilio del creditore, secondo il disposto dell’articolo 1182, terzo comma, del codice civile, sono esclusivamente quelle liquide, delle quali, cioè, il titolo determini l’ammontare, oppure indichi i criteri per determinarlo senza lasciare alcun margine di scelta discrezionale. I presupposti della liquidità sono accertati dal giudice, ai fini della competenza, allo stato degli atti, secondo quanto dispone l’articolo 38, ultimo comma, del codice di procedura civile.

Liquidità e certezza di un credito sono requisiti distinti

La scelta ermeneutica operata dalla Suprema corte in composizione estesa comporta, una forte penalizzazione per il creditore che non avendo stipulato il corrispettivo dovuto o, pur avendolo stipulato, non lo ha fatto in forma scritta, non è in grado di documentarlo sin dall'introduzione della causa, occorrendo l’assunzione di prove testimoniali.

Sottrazione internazionale: necessaria un’istruttoria se il minore rifiuta di tornare nel luogo di residenza abituale

In tema di sottrazione internazionale di minori, al fine di escludere la sussistenza delle condizioni ostative al rientro del minore nello Stato ove abitualmente risiede e in particolare al fine di ritenere non sussistente il fondato rischio per il minore di essere esposto a pericoli fisici o psichici o, comunque di trovarsi in una situazione intollerabile, non sono sufficienti le valutazioni compiute dalle autorità competenti dello Stato di residenza del minore, ma sono necessari ulteriori accertamenti da parte del giudice italiano.

Svolta un’indagine non consentita sulla collocazione

L’accertamento della sussistenza (o la insussistenza) delle condizioni ostative al rientro implica un accertamento di fatto rimesso in via esclusiva al giudice del merito. Inoltre in questa materia la regola è l’ordine di rientro del minore dallo Stato in cui è stato illegittimamente allontanato, l’eccezione il rifiuto.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Il giudice non possiede una facoltà indiscriminata di procedere alla discussione con il difensore rinunciante

La proroga del difensore revocato o rinunciante, ai sensi degli articoli 107, comma 3 e 108, comma 1, del codice di procedura penale, fino alla decorrenza del termine a difesa concesso a quello subentrante, non comporta l’indiscriminata facoltà del giudice procedente di nominare in ogni caso il difensore revocato o rinunciante (o addirittura sostituendolo con un difensore d’ufficio investito ai sensi dell’articolo 97, comma 4, del codice di procedura penale), pena l’irragionevole sacrificio dei diritti dell’imputato e del suo difensore così come scolpiti nell’articolo 111, comma 3, della Costituzione e nell’art. 6, § 3, lettere b) e c) della Cedu.

Necessario bilanciare urgenza processuale e diritto di difesa

Gli atti del processo possono essere compiuti con l’assistenza del difensore rinunciante o revocato in quanto il loro svolgimento risulti incompatibile con il decorso del termine a difesa concesso al legale subentrante. Laddove manchi l’urgenza non ha ragion d’essere la “compressione” con conseguente sospensione necessaria del giudizio.

AMMINISTRATIVO

Il Tar Bolzano chiarisce che con l’acquisizione sanante l’intervento per pubblica utilità è stato eseguito ma senza titolo

L'espropriazione per pubblica utilità e l'acquisizione sanante sono due strumenti giuridici differenti che trovano impiego in ipotesi distinte: il primo nel caso in cui occorra acquisire il bene per realizzarvi un intervento di pubblica utilità ancora da porre in essere, il secondo per sanare la già avvenuta occupazione e trasformazione per pubblica utilità di un bene privato in assenza di valido titolo. Lo ha chiarito il Tar Bolzano con la sentenza 261/2016.

Previsti risarcimento, restituzione del fondo o riduzione in pristino

Passaggio fondamentale è la differenza tra l’ordinario potere espropriativo (che la Provincia aveva inteso esercitare nel caso di specie) e l’istituto dell’acquisizione sanante. L’articolo 42-bis, afferma la sentenza, segna i limiti entro i quali l’amministrazione può acquisire al proprio patrimonio il bene occupato e trasformato senza titolo, o imporvi una servitù.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Proprietà intellettuale: equo compenso ed esclusiva Siae contrari al diritto Ue

La disciplina italiana in tema di «copia privata» non è in linea con l’ordinamento dell’Unione europea. In particolare, la direttiva 2001/29/Ce vieta al Legislatore italiano di subordinare l’esenzione dal pagamento del compenso per la «copia privata» in capo ai produttori e agli importatori di apparecchi e di supporti destinati a un uso estraneo alla «copia privata» alla conclusione di accordi tra la Siae e i debitori del compenso. Lo ha detto la Corte di Giustizia con la sentenza del 22 settembre 2016.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

  2. c

    Competenza e giurisdizione

  3. d

    Difensore e difesa

    Diritto d'autore

  4. e

    Espropriazioni

  5. f

    Famiglia e filiazione

  6. i

    Impugnazioni

  7. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reato

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la persona

  8. s

    Stupefacenti

  9. v

    Vendita

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