Il periodo di sospensione della patente di guida è determinato in base ai criteri indicati nell'art. 218, comma 2, del C.d.s.(entità del danno apportato, gravità della violazione commessa, pericolo che l'ulteriore circolazione potrebbe cagionare).
L'ANALISI DELLA DECISIONE I parametri di accertamento e valutazione dei presupposti per l'emissione (an) e graduazione (quantum) del provvedimento prefettizio di sospensione cautelare del titolo di abilitazione alla guida sono dedotti dal congiunto riferimento al dato normativo dell'art. 223 C.d.S. ed alla natura del provvedimento stesso che impone la doppia valutazione delle specifiche modalità del fatto e del comportamento dell'Agente, una volta ai fini della indagine sulla (evidente) responsabilità ed un'altra ai fini della stima della pericolosità dello stesso.
LA QUESTIONE In tema di responsabilità civile dei magistrati, la legge n. 117/1988 limita il risarcimento dei danni non patrimoniali a quelli che derivino da privazione della libertà personale, con esclusione di altre casistiche. Nel nuovo testo della legge 117, in seguito alla riforma operata dalla legge 18/2015, è stata esclusa la limitazione ai danni non patrimoniali derivanti "da privazione della libertà personale", introducendo una previsione generale che può operare solo per il futuro
L'ANALISI DELLA DECISIONE La natura dell'illecito che qui ci occupa, quale fonte di obbligazione risarcitoria, afferisce alla peculiare responsabilità disciplinare del magistrato nella sua qualità di longa manus dello Stato Giudice, di natura extra contrattuale, che condivide con l'illecito aquiliano un peculiare rapporto di specie a genere.
LA QUESTIONE La fattispecie di reato di cui all'art. 6, comma 3, D.Lgs. n 286 del 1998, come modificata ex L. n. 94 del 2009, è configurabile unicamente nei confronti dei soggetti regolarmente muniti di permesso di soggiorno e non anche degli stranieri irregolarmente presenti nel territorio dello Stato e privi, pertanto, di permesso di soggiorno.
L'ANALISI DELLA DECISIONE L'applicabilità dell'art. 6, D.Lgs. n. 286/1998 agli stranieri irregolari aveva, dato impulso, già sotto il vigore del testo normativo precedente la modificazione introdotta dalla L. 94/2009, a contrasti giurisprudenziali, che avevano trovato composizione da parte delle Sezioni Unite con la sentenza n. 45801 del 29.10.2003, in cui veniva affermato che il reato poteva essere integrato dalla mancata esibizione, senza giustificato motivo, del passaporto o di altro documento di identificazione, da parte del cittadino straniero presente, regolarmente o non, nel territorio dello Stato.
LA QUESTIONE Deve essere rimessa all'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato la questione se nel sistema anteriore all'entrata in vigore dell'art. 14, d.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40 («Regolamento recante le regole tecnico-operative per l'attuazione del processo amministrativo telematico») era ammissibile nel processo amministrativo la notifica del ricorso introduttivo a mezzo Pec anche in difetto di apposita autorizzazione presidenziale ex art. 52, comma 2°,c.p.a.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Consiglio di Stato rimette all'Adunanza plenaria la questione relativa all'ammissibilità nel processo amministrativo –nel sistema anteriore all'entrata in vigore dell'art. 14 DPCM 16 Febbraio 2016, n. 40- della notifica del ricorso introduttivo a mezzo pec anche in difetto di apposita autorizzazione presidenziale ex art. 52, comma 2, cod. proc. amm..
LA QUESTIONE L'Amministrazione non è titolare di una potestà discrezionale in senso “classico”, il cui esercizio debba quindi concludersi con la ponderazione dell'interesse privato con quello pubblico, venendo piuttosto in evidenza soltanto l'esigenza di una verifica della serietà del fatto e dei connessi motivi di rilievo anche morale dell'istanza.
L'ANALISI DELLA DECISIONE I genitori di una minore hanno proposto ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia, al fine di ottenere l'annullamento del decreto del Prefetto di Udine, con cui veniva rigettata l'istanza proposta dai ricorrenti per ottenere il cambiamento del cognome della figlia.
