PRIMO PIANO

EDITORIALE

Per il sistema Paese necessario il rilancio dei Tar e del Cds

IL TEMA DELLA SETTIMANA Un’avvocatura consapevole e protagonista dei meccanismi organizzativi del “sistema giustizia amministrativa”: è questa la proposta formulata da Umberto Fantigrossi, presidente dell’Una, per migliorare la “vivibilità” nelle strutture giudiziarie e sveltire i procedimenti. Processo amministrativo telematico; prassi del Consiglio di Stato per semplificare i ricorsi; sovrapproduzione di norme di scarsa qualità: sono le sfide e le emergenze dell’attuale organizzazione che richiedono un percorso “partecipato” tra magistratura e avvocatura.

LEGISLAZIONE

Le strutture esistenti possono adeguarsi fino a ottobre 2017

Con la pubblicazione, sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 70 del 24 marzo 2017, del Dm Giustizia 14 febbraio 2017 n. 34, viene aggiunta un'altra tessera al complesso mosaico di cui si compone la riforma dell'ordinamento professionale in larga misura demandata allo strumento regolamentare, da adottarsi previa acquisizione di parere del Consiglio nazionale forense.

Non può finire così, l’intera materia va regolamentata

Il dibattito sull’istituto si è incentrato sul tema dei suoi rapporti con la precarizzazione e ci si è chiesti se tale previsione favorisse l'emersione oppure facilitasse eventuali abusi. Non appare corretto parlare di una diffusione abnorme del fenomeno, tale da portare a una sua “demonizzazione”, anche se qualche irregolarità si è verificata.

Abolita la deroga sulla contrattazione collettiva nazionale

La disciplina – nella parte non incisa - prosegue precisando che la responsabilità solidale grava sul committente imprenditore o datore di lavoro, con esclusione, quindi, delle ipotesi in cui il committente sia una persona fisica che non esercita attività di impresa o professionale. Perché sia applicabile questa regola deve trattarsi di “appalto privato”.

GIURISPRUDENZA

Sulla trascrizione delle negoziazioni il rebus dell’autentica

Sulla problematica della trascrizione nei registri immobiliari dell'accordo di negoziazione assistita in materia familiare si segnalano due provvedimenti del tribunale di Pordenone e di Roma che autorizzano la trascrizione dell'accordo ancorché questo rechi la sola «certificazione dell'autografia delle sottoscrizioni» eseguita dagli avvocati.

Non serve l’intervento notarile per depositare in conservatoria l’accordo raggiunto dai coniugi con l’assistenza degli avvocati

L'articolo 6 del Dl 132/2014 convertito dalla legge 162/2014, che disciplina la negoziazione assistita dagli avvocati in materia di separazioni e divorzi, è norma speciale rispetto alla figura generale regolata dall'articolo 5. Poiché gli accordi di negoziazione in materia familiare producono gli effetti e tengono luogo dei provvedimenti giudiziali che definiscono i procedimenti di separazione e divorzio, ai fini della trascrizione delle cessioni immobiliari in essi eventualmente contenute, così come tali provvedimenti non richiedono autenticazioni delle sottoscrizioni da parte di ulteriori «pubblici ufficiali a ciò autorizzati», neppure quegli accordi dovranno essere soggetti a tale adempimento.

Quel rischio concreto di gravi alterazioni all’interno del sistema

Corre l’obbligo di ricordare che tra gli argomenti che giustificano un ruolo esclusivo del notaio nell’autenticazione degli accordi di negoziazione assistita in materiale familiare, quale «pubblico ufficiale a ciò autorizzato», va innanzitutto ricordato il sistema dei controlli di legalità dai quali deriva per il professionmista il relativo statuto di responsabilità.

Un’ammissibilità prevista dalla norma e dall’ufficio del Fisco

Le decisioni muovono dalla stessa premessa, e cioè l'equipollenza tra accordo di negoziazione assistita in materia familiare e provvedimenti giudiziari su separazione e divorzio, ma risolvono due distinte questioni: è illegittima la trascrizione effettuata dal Conservatore competente; lecito l’accordo anche se non sottoscritto dall’ufficiale competente.

CIVILE

LEGISLAZIONE

Donatore esterno alla coppia censito nel registro

L’aggiornamento è stato imposto dal fatto che «le tecniche di Pma sono soggette ad una possibile evoluzione e che i contenuti del consenso informato devono, di conseguenza, essere adeguati ad essa». Ma non solo. Anche due importanti decisioni della Corte costituzionale che hanno inciso sulla legge 40, imponevano una rivisitazione del modello.

PENALE

GIURISPRUDENZA

È possibile sostituire la lettera raccomandata di cui può avvalersi il difensore con la comunicazione telematica

Valida la notifica a mezzo Pec che il difensore dell’imputato ha effettuato in favore del difensore della persona offesa, quando questa è richiesta a pena di inammissibilità, posto che la lettera raccomandata di cui può avvalersi il difensore, può essere sostituita dalla comunicazione a mezzo Pec. Lo hanno stabilito i giudici della Cassazione con la sentenza n. 6883 del 2017.

AMMINISTRATIVO

Le decisioni finali della giustizia sportiva sono insindacabili

I giudici ricordano che i momenti ai quali occorre fare riferimento sono quello in cui il fatto contestato all’interessato si è verificato e quello in cui vi è la relativa comunicazione con l’inizio del procedimento disciplinare, poiché l’esercizio del potere sanzionatorio trova i suoi presupposti su tali circostanze.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Arbitrato

    Appalti

  2. g

    Giustizia

    Giurisdizione

  3. l

    Lavoro e formazione

    Locazioni

  4. n

    Negoziazione assistita

    Notificazioni

  5. r

    Reati fallimentari

    Reati contro la persona

  6. s

    Separazione e divorzio

    Sanità e bioetica

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