I limiti sull’appello e quel rischio concreto di depotenziarlo
IL TEMA DELLA SETTIMANA La valutazione di “inammissibilità” dell'appello, come è stata delineata dalle sezioni Unite il 22 febbraio 2017 con la sentenza n. 8825 (si veda Bricchetti, «Il dovere di ragionare delle parti coinvolte deve essere reciproco», in «Guida al Diritto» n. 13/2017, pagine 90 e seguenti), pone diversi problemi soprattutto sul fronte dell’ampliamento dei poteri discrezionali del giudice. Per il Presidente delle Camere penali Beniamino Migliucci e il Segretario Francesco Petrelli fissare i limiti entro i quali il giudice dell’impugnazione stabilisce quali motivi sono effettivamente «basati su argomenti strettamente collegati agli accertamenti della sentenza di primo grado» potrebbe depotenziare l’appello con pericolose prassi degenerative.