Assegno di divorzio, senza “tenore di vita” si perde l’uguaglianza
IL TEMA DELLA SETTIMANA Il riferimento alle pregresse condizioni di vita è l’unico criterio che può garantire un punto di partenza equilibrato per decidere l'assetto economico post-matrimoniale. Ma la Cassazione, con la sentenza dello scorso 10 maggio, ha smantellato questo “pilastro” di fatto attaccando lo stesso istituto del matrimonio. Questa la posizione dell’avvocato Gianfranco Dosi, secondo il quale non tenere conto del tenore di vita che la famiglia ha avuto prima del divorzio vuol dire cancellare il principio di uguaglianza tra lavoro casalingo e professionale.