Con questo numero

IL MERITO

VAI A Il MERITO

PRIMO PIANO

EDITORIALE

Molte riforme in arrivo ma manca ancora una vera svolta

IL TEMA DELLA SETTIMANA Prima di parlare degli appuntamenti che l’agenda della giustizia ha in calendario per il 2017, Marcello Clarich e Giuliano Fonderico tracciano un bilancio di quello che l’anno appena chiuso ha lasciato, soprattutto sul fronte della durata dei processi. Miglioramenti ce ne sono stati, ma ancora troppo modesti. Passando al prossimo futuro, l’agenda riformatrice è allo stesso tempo ricca e povera: tante le novità, senza però una vera svolta, servirebbero infatti riforme e risorse più incisive difficilmente compatibili con un quadro di finanza pubblica sotto stress.

LEGISLAZIONE

L’inflazione bassa frena l’incremento degli importi

Parte delle multe non è interessata dai rincari, proprio perché il comma 3-bis dell’articolo 195 del codice recita che la misura delle sanzioni aggiornata è oggetto di arrotondamento all'unità di euro, per eccesso se la frazione decimale è pari o superiore a 50 centesimi di euro, per difetto se è inferiore a detto limite.

GIURISPRUDENZA

Un istituto non utilizzabile dal convivente omosessuale per “favorire” il figlio minore dell’altro

Il convivente more uxorio non può ottenere l’adozione «in casi particolari», prevista dall’articolo 44 della legge 184/1983, del figlio del compagno omosessuale, né con riferimento alla lettera b) (relativa al caso in cui il minore sia figlio dell’altro coniuge), mancando il rapporto di coniugio, né con riguardo alla lettera d) (che concerne la constatata impossibilità di affidamento preadottivo), allorché il minore sia già inserito in un contesto idoneo a sostenerne la crescita.

Negata l’ammissibilità anche alle coppie di fatto etero se il bimbo non è privo di assistenza morale e materiale

Il convivente more uxorio non può ottenere l’adozione «in casi particolari», prevista dall’articolo 44 della legge 184/1983, del figlio della compagna, né con riferimento alla lettera b) (relativa al caso in cui il minore sia figlio dell’altro coniuge), mancando il rapporto di coniugio, né con riguardo alla lettera d) (che concerne la constatata impossibilità di affidamento preadottivo), allorché il minore non sia privo dell’assistenza morale e materiale da parte dei genitori.

Quella ricerca della migliore tutela per il beneficiario

Per i giudici il sistema «individua nella famiglia tradizionalmente intesa, formata da una coppia di sesso diverso unita in matrimonio», il luogo degli affetti in cui può essere assicurata la crescita dei minori in generale e dei «minori che sono stati dichiarati in stato di adottabilità perché privi di genitori in grado di provvedere alla loro crescita ed educazione».

Minori, sui possibili ricorsi straordinari alla Suprema corte

In questa rubrica viene esaminato un contrasto accesosi in Corte di cassazione, in merito alla ricorribilità, per ricorso straordinario ex articolo 111 della Costituzione, dei provvedimenti minorili in materia di limitazione della responsabilità genitoriale (come ad esempio, per il caso di affidamento etero-familiare). Una recente decisione, infatti, mette in dubbio l'orientamento classico e risalente.

Assegno divorzile non più dovuto se c’è nuova famiglia

Famiglia in primo piano in questo numero della rassegna. La Cassazione ha ribadito che non è più dovuto l'assegno divorzile se il coniuge beneficiario ha formato una nuova famiglia. Dai giudici di legittimità arriva anche un monito per quelli di merito: l'affidamento esclusivo del figlio minore a uno dei coniugi deve essere particolarmente motivato e comunque autorizzato nell'interesse esclusivo del fanciullo.

CIVILE

LEGISLAZIONE

Le continue operazioni di messa a regime creano solo incertezza

La lunga e tormentata storia degli sparuti “panda”, di quegli scarsi uffici della giustizia minore dei giudici di pace che son riusciti a salvarsi dalla generalizzata rottamazione operata sulla struttura giudiziaria italiana è oggetto di due recenti interventi del ministero della Giustizia. È auspicabile, per assicurare certezza, una definizione delle questioni.

GIURISPRUDENZA

Illegittima la disciplina che non consente ai genitori di trasmettere al figlio neonato anche il cognome della madre

È illegittimo, in quanto pregiudica il diritto all'identità personale del minore e costituisce una irragionevole disparità di trattamento tra i coniugi, la norma desumibile dagli articoli 237, 262 e 299 del Cc, 72 del regio decreto n. 1238 del 1939 e 33 e 34 del Dpr n. 396 del 2000, nella parte in cui non consente ai coniugi, di comune accordo, di trasmettere ai figli, al momento della nascita, anche il cognome della madre. In via consequenziale sono illegittimi, altresì, l'articolo 262, comma 1, del Cc nella parte in cui non consente ai genitori, di comune accordo, di trasmettere al figlio, al momento della nascita, anche il cognome materno, nonché l'articolo 299, comma 3, del Cc, nella parte in cui non consente ai coniugi, in caso di adozione compiuta da entrambi, di attribuire di comune accordo, anche il cognome materno al momento dell'adozione.

Omessa la valutazione delle conseguenze pratiche

Nei rapporti tra i coniugi deve escludersi che per effetto della pronuncia possa dirsi raggiunta quella parità invocata dalla stessa Corte. Vi saranno, infatti, inevitabilmente, famiglie i cui figli recano i cognomi di entrambi i genitori e altre no, solo perché la prole è nata prima del 21 dicembre 2016 o perché la coppia non è d’accordo sul nuovo regime.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Frodi in materia di Iva: la Cassazione chiarisce quando la prescrizione non contrasta con il diritto Ue

L'annosa quaestio sul contrasto della normativa interna della prescrizione dei reati in materia di Iva integranti frodi gravi che ledono gli interessi finanziari dell'Unione europea, in attesa della pronuncia della Corte costituzionale, si arricchisce di un nuovo capitolo: la Suprema corte riempie di “propri” contenuti i requisiti tracciati dalla Corte di giustizia nella sentenza Taricco per individuare la illegittimità comunitaria.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Entra in crisi il sistema dei tirocini costruito dal Cnf

Non ci si aspettava davvero che fosse, stavolta, proprio la posizione degli “abogados” a dare paradossalmente una mano ai giovani avvocati italiani, e magari non più tanto giovani, nella scalata all'accesso nel patrocinio dinanzi alle magistrature superiori. Era già nell'aria, comparando il giro di vite operato dalla Riforma forense e la normativa sugli avvocati “stabiliti”.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Adozione e affidamento

    Avvocato

    Appalti

  2. c

    Circolazione stradale

  3. e

    Edilizia e urbanistica

  4. f

    Famiglia e filiazione

  5. g

    Giustizia

  6. i

    Immigrazione e stranieri

  7. p

    Procedimento amministrativo

  8. r

    Responsabilità patrimoniale

    Reato

  9. s

    Separazione e divorzio

  10. t

    Trascrizione

    Tributi

loader