Il Cpp ha trent’anni, ma sul “nuovo corso” c’è ancora da lavorare
IL TEMA DELLA SETTIMANA Quest’anno il codice di procedura penale compie trent’anni e il professore Alessandro Diddi traccia un bilancio sulla “breve” vita di questo testo, spesso travagliata e contrastata da varie forze. I nodi più gravi che il nostro ordinamento non ha ancora risolto sono i tempi dei processi e il sovraffollamento delle carceri. Al prossimo Governo si chiede quindi di mettere mano ai due problemi avendo di mira obiettivi concreti: rendere più appetibile il giudizio abbreviato e pensare a una limitazione temporale massima per la custodia in prigione.