PRIMO PIANO

EDITORIALE

Immigrazione: una «bussola» contro l’emergenza

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il tema immigrazione è ai primi posti nell’agenda del nuovo governo. Il professore Ennio Codini si sofferma sulle intenzioni programmatiche e sulle effettive possibilità di realizzarle. Da tempo i Paesi più esposti chiedono una modifica delle regole per assicurare un’equa distribuzione dei richiedenti asilo. È difficile però pensare che l’Ue possa “ridistribuire” e al momento questa non è nemmeno una prospettiva. Altro tema caldo è quello degli irregolari: il numero è sì troppo alto, ma il rimpatrio coattivo previo trattenimento appare irrealizzabile sul piano empirico. Tutto può essere ragionevole, ma si devono fare i conti con la realtà.

GIURISPRUDENZA

Reati tributari: si chiude il cerchio sulla “regola Taricco”

“Sotto i riflettori” il sistema tributario penale del nostro Paese. Con una prima decisione della Corte costituzionale - che ha messo fine alla “saga Taricco” - va in soffitta il contenzioso relativo all’applicazione dei termini di prescrizione. Anche la Grande Camera della Corte di giustizia Ue chiude alle disapplicazioni in malam partem .

I giudici non sono tenuti nel calcolo della prescrizione all’applicazione generalizzata del principio di assimilazione

I giudici non siano tenuti ad applicare la "regola Taricco" sul calcolo della prescrizione, stabilita dalla Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza dell'8 settembre 2015 per i reati in materia di Iva. E' questa la conclusione a cui è arrivata la Corte costituzionale in materia di reati tributari, decisione che ha consentito di chiudere un annoso contrasto giurisprudenziale.

Una motivazione che è un punto di non ritorno

La Consulta ha affermato - che indipendentemente dalla collocazione dei fatti, prima o dopo l'8 settembre 2015 - il giudice comune non può applicare loro la “regola Taricco” perché essa è in contrasto con il principio di determinatezza in materia penale, consacrato dall'articolo 25, comma 2, della Costituzione.

Istituti bancari, per l’antiriciclaggio obblighi ampi

Banche in primo piano in questa settimana. Sul versante civile, la Cassazione ha affermato che le ispezioni di Banca d'Italia hanno un valore relativo e non bastano a provare la responsabilità degli amministratori per la cattiva gestione dell'istituto di credito, l'autorità giudiziaria può scostarsi dai relativi accertamenti valorizzando invece i risultati di una consulenza tecnica. Sul versante penale, arriva un monito per tutte le banche: gli obblighi di verifica riguardo alla violazione delle norme antiriciclaggio ricomprendono specifiche circostanze, soggettive e oggettive, che possono rivelare abusi.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Un riconoscimento dei diritti della difesa utile anche al Fisco

Nelle ipotesi individuate dai giudici costituzionali viene contestato comunque il diritto di procedere a riscossione coattiva. Di conseguenza, è stata rinvenuta una carenza di tutela, perché il censurato articolo 57 non ammette l’opposizione all’esecuzione innanzi al tribunale e non sarebbe possibile il ricorso al giudice tributario perché carente di giurisdizione.

Beni conferiti in trust: i beneficiari non sono legittimati passivi e litisconsorzi necessari

Con la pronuncia n. 9637/2018 la Corte di Cassazione, pochi mesi dopo la sentenza del 3 agosto 2017 n. 19376 (pubblicata su “Guida al Diritto” n. 43/2017 pag. 38) alla quale dà “continuità”, torna a pronunciarsi sull'istituto del trust e pur ribadendone la piena cittadinanza nel nostro ordinamento, anche sotto il profilo della meritevolezza, continua a evidenziare la possibilità che esso sia usato in modo anomalo e distorto, quale strumento impiegato in concreto per sottrarre i beni a creditori.

Trustee è il soggetto di riferimento nei rapporti con i terzi

È tuttora rimessa all’abile applicazione di pochi esperti l’operatività di questo istituto, il trust , soprattutto all’interno di un ordinamento come il nostro che è particolarmente rigido nel consentire derive al principio generale di responsabilità patrimoniale previsto e regolato dall’articolo 2740 del codice civile.

Amministratore di sostegno: con il provvedimento di nomina il giudice può inserire l’esclusione dal donare e dal fare testamento

L’amministratore di sostegno non deve far perdere al beneficiario la propria capacità di agire. In sostanza si tratta di una figura di supporto per i soggetti che temporaneamente o permanetemente non riescono a provvedere ai propri interessi. Secondo la Cassazione, tuttavia, l’aiuto non può essere prestato per quegli atti personalissimi quali il testamento

Uno strumento d’aiuto che non sacrifica la capacità di agire

L’amministratore di sostegno non deve far perdere al beneficiario la propria capacità di agire. In sostanza si tratta di una figura di supporto per i soggetti che temporaneamente o permanentemente non riescono a provvedere ai propri interessi. Secondo la Cassazione, tuttavia, l’aiuto non può essere prestato per quegli atti personalissimi quali il testamento.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Responsabilità dell’ente: “interesse” e “vantaggio” possono avere carattere alternativo

In materia di responsabilità amministrativa ex articolo 25- septies del decreto legislativo n. 231 del 2001, l’interesse e/o il vantaggio vanno letti, nella prospettiva patrimoniale dell’ente, come risparmio di risorse economiche conseguente alla mancata predisposizione dello strumentario di sicurezza ovvero come incremento economico conseguente all’aumento della produttività non ostacolata dal pedissequo rispetto della normativa prevenzionale. Lo dice la Cassazione penale con la sentenza n. 16713 del 2018.

Anche dietro la colpa si “nasconde” un doppio requisito

Nei reati colposi d’evento, il finalismo della condotta è compatibile con la non volontarietà dell’evento lesivo, sempre che si accerti che il comportamento che ha cagionato quest’ultimo sia stato determinato da scelte rispondenti all’interesse dell’ente o finalizzato all’ottenimento di un vantaggio.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Processo telematico: legittimo il ricorso sottoscritto e notificato in formato “CAdES”

Il ricorso sottoscritto, notificato e depositato in formato CAdES, anziché PAdES, è ammissibile e l'unica esigenza di regolarizzazione riguarda il deposito di un atto in nativo digitale sottoscritto in PAdES, indipendentemente dalla circostanza se la parte intimata in giudizio si sia costituita. La sottoscrizione digitale con formato CAdES è pienamente idonea ad assolvere la funzione di attestare la provenienza dell'atto in capo al suo autore. Lo stabilisce il Tar Lazio con la sentenza 5912/2018.

Solo per il deposito è necessaria la firma digitale PAdES

La vicenda trae origine dalla richiesta di ottemperanza a un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Roma e non eseguito dal ministero della Difesa. Il Collegio, superata la questione preliminare relativa al profilo della firma digitale, accoglie la domanda di ottemperanza, riconoscendo al ricorrente il diritto vantato.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Minori: “diritto di visita” non solo verso chi esercita responsabilità genitoriali ma anche per i nonni

La nozione di “diritto di visita” prevista nel regolamento n. 2201/2003 include tra i beneficiari del diritto non solo coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, ma anche i nonni. La giurisdizione su controversie relative al diritto di visita di un nonno nei confronti del nipote deve essere individuata ai sensi del regolamento e, in via generale, attribuita al giudice del luogo in cui il minore aveva la residenza abituale quando è stato adito il giudice. Così si è espressa la Corte di giustizia Ue con la sentenza 31 maggio 2018.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. b

    Banche e istituti di credito

  2. c

    Competenza e giurisdizione

    Contratto

    Commercio

  3. e

    Energia

  4. i

    Immigrazione e stranieri

    Immobili

  5. m

    Minori

  6. p

    Processo telematico

    Pubblica amministrazione

  7. r

    Reati tributari

    Riscossione

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la persona

    Reati contro la pubblica amministrazione

    Reato

  8. s

    Status e capacità

    Separazione e divorzio

    Società e imprese

  9. t

    Trust

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