CIVILE

Responsabilità genitoriale per danni provocati dai figli minori ex art. 2048 cod. civ.

LA QUESTIONE I genitori, per superare la presunzione di colpa prevista dall'art. 2048 c.c., debbono fornire non la prova legislativamente predeterminata di non aver potuto impedire il fatto, ma quella positiva di aver impartito al figlio una buona educazione e di aver esercitato su di lui una vigilanza adeguata, il tutto in conformità alle condizioni sociali, familiari, all'età, al carattere e all'indole del minore

Il genitore è responsabile ex art. 2048 c.c. se il figlio finge di aver subito atti di bullismo

L'ANALISI DELLA DECISIONE Riconosciuto il risarcimento del danno patrimoniale, nonché del danno non patrimoniale patito a chi è stato ingiustamente accusato di aver posto in essere atti di bullismo. L'affermazione della responsabilità genitoriale ex art. 2048 c.c. viene fondata su una duplice presunzione di colpa di natura specifica - c.d. culpa in vigilando e culpa in educando - la quale non consisterebbe tanto nel non aver impedito il verificarsi del fatto ma in una condotta anteriore alla commissione dell'illecito, consistente nella violazione dei doveri inderogabili posti a carico dei genitori dall'art. 147 cod. civ.

Difetto di informativa del provvedimento di revoca del fermo

L'ANALISI DELLA DECISIONE È viziato per mancanza di elementi necessari ad informare il proprietario del veicolo sottoposto a fermo amministrativo degli oneri a suo carico successivi alla revoca, ai sensi dell'art. 6, co. 1 e 2, D.M. n. 503/1998, nonché dei divieti di cui all'art. 86, co. 3, d.P.R. n. 602/1973, il provvedimento di revoca del fermo amministrativo ex art. 86, d.P.R. n. 602/1973, emesso dall'Ente riscossore, che non informi il contribuente, proprietario del veicolo, dell'obbligo di presentazione dello stesso al P.R.A, nonché delle conseguenze della sua mancata presentazione.

PENALE

Violazione del divieto di associazione abituale con pregiudicati

LA QUESTIONE il divieto di associarsi abitualmente con persone condannate o che sono sottoposte a misure di prevenzione va inteso come divieto di unirsi con frequenza alle suddette persone, onde il precetto può dirsi violato non per l'isolato accompagnarsi con pregiudicati, bensì per la frequenza di tali compagnie, nei casi in cui i rapporti, gli incontri, i contatti con detti individui siano ripetuti e plurimi ancorché discontinui.

Le condotte trasgressive del soggetto sottoposto a misure di sicurezza ex L. n. 1423/1956

LA QUESTIONE Ai fini della violazione del divieto di associarsi abitualmente con persone pregiudicate, deve essere censurata non già l'episodica evenienza dell'accompagnarsi, per il soggetto sottoposto a misura di prevenzione, a pregiudicati: il connotato che desta l'allarme, in ordine a ciò che detti strumenti mirano a impedire, è la serialità di questi comportamenti.

Il caso Cappato al vaglio di costituzionalità

L'ANALISI DELLA DECISIONE I Giudici milanesi hanno ritenuto che, in forza del combinato disposto dei principi costituzionali e convenzionali, l'atto suicidiario costituisca esercizio di una libertà dell'individuo e che, pertanto, solo azioni idonee a pregiudicare l'autodeterminazione dello stesso contribuirebbero ad arrecare offesa al bene giuridico tutelato dall'art. 580 c.p.

AMMINISTRATIVO

Il RUP e il procedimento di verifica dell'anomalia dell'offerta dopo la conclusione dei lavori della Commissione

L'ANALISI DELLA DECISIONE In merito all'eccezione di incompetenza del RUP a compiere il giudizio di anomalia, l'Adito Consesso ha rilevato che il disposto di cui all'art. 121, d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, attribuisce al RUP il procedimento di verifica dell'anomalia dell'offerta e, nelle procedure selettive da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ha la facoltà di scegliere, a seconda delle specifiche esigenze di approfondimento richieste dalla verifica, se intervenire personalmente, avvalendosi delle competenze degli uffici e organismi della stazione appaltante, ovvero affidare le relative valutazioni alla Commissione giudicatrice.

Impugnazione del provvedimento di revoca della patente di guida

LA QUESTIONE In materia di adozione dei provvedimenti di cui all'art. 120 C.d.s., la parte interessata subisce un pregiudizio che investe una posizione di diritto soggettivo che non degrada ad interesse legittimo. Pertanto, in caso di ricorso contro il provvedimento di revoca della patente di guida, deve essere affermata la giurisdizione del giudice ordinario.

Riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in tema di revoca della patente di guida

L'ANALISI DELLA DECISIONE I provvedimenti adottati a norma dell'art. 120 C.d.S. ricadono nella giurisdizione ordinaria. Ciò in quanto non solo non rientranti nella giurisdizione esclusiva amministrativa ai sensi dell'art. 7 c.p.a,. ma anche perché, indicando la norma stessa sia il tipo di misura che i tempi di intervento della pubblica amministrazione, non sono espressione di discrezionalità amministrativa bensì atti vincolati sia nel presupposto che nel contenuto.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Appello civile

    Assicurazione

    Azienda

    Armi

    Appalti

  2. c

    Circolazione stradale

    Concorrenza

    Condominio

    Contratto

    Contrabbando

    Competenza e giurisdizione

  3. d

    Documentazione e certificazione

  4. e

    Edilizia e urbanistica

    Elezioni

  5. f

    Fideiussione

  6. i

    Impugnazioni

    Immigrazione e stranieri

  7. l

    Lavoro e formazione

    Locazioni

  8. m

    Mutuo

  9. o

    Obbligazioni

  10. p

    Procedimenti speciali

    Processo civile

    Proprietà

    Processo penale

    Prova penale

    Procedimento amministrativo

    Pubblico impiego

  11. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro la persona

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro l'amministrazione della giustizia

    Reati contro la fede pubblica

    Reati contro la famiglia

    Reati fallimentari

    Reati tributari

    Reato

  12. s

    Sanzioni

    Successioni e donazioni

    Sicurezza pubblica e forze di polizia

    Stupefacenti

    Scuole e istruzione

  13. t

    Titoli di credito

  14. u

    Università

  15. v

    Vendita

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