PRIMO PIANO

PRASSI

Corte di cassazione e Consiglio di Stato, parola d’ordine dialogo

IL TEMA DELLA SETTIMANA Come sempre, le relazioni che inaugurano l’anno giudiziario sono segnate da luci e ombre, e nel 2017 qualche passo in più si è compiuto nella giusta direzione: sul fronte “arretrati” c’è stata una diminuzione, la durata dei giudizi è in tendenziale miglioramento, in Cassazione il comparto dei giudici ha subito un netto svecchiamento e l’ultima legge di bilancio ha disposto anche un limitato aumento di organico per Consiglio di Stato e Tar. Clarich e Fonderico inoltre sottolineano come tema centrale e filo conduttore delle cerimonie di Piazza Cavour e Palazzo Spada  sia “il dialogo tra le Corti”, che include, necessariamente anche la Consulta.

Per gli Uffici i numeri migliorano, ma serve stabilità

Il Primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone, con la sua relazione nell'Aula magna della Suprema corte, ha aperto l’anno giudiziario lo scorso 26 gennaio. Nei giorni precedenti il ministro Orlando aveva depositato alle Camere il suo rapporto, Sabato 27 gennaio avevano innaugurato l’anno le Corti d’appello

GIURISPRUDENZA

CIVILE

LEGISLAZIONE

Biotestamento: al debutto dal 31 gennaio 2018 le regole sulle disposizioni anticipate di trattamento

Con la legge n. 219 del 2017, il Legislatore introduce, da un lato, regole di nuovo conio in materia di consenso informato, dall'altro, una disciplina uniforme in materia di «direttive anticipate di trattamento» (Dat). Questa legislazione spicca per aver introdotto, anche in Italia, un istituto con cui sia possibile procedere a una pianificazione delle vicende personali, attraverso uno strumento flessibile che ha anche effetti giuridici particolarmente importanti.

Un altro tassello che disciplina il «fine vita»

Si tratta di una misura che presenta una peculiarità caratterizzante: la pianificazione è redatta “ora per allora”, nel senso che è destinata a valere in previsione di una futura incapacità del paziente. La normativa si colloca, dunque, nell’ambito di un dibattito tra giuristi, che riguarda il diritto all’autodeterminazione terapeutica del soggetto incapace.

Il consenso informato coinvolge paziente, sanitari e familiari

Il consenso informato diventa a strumento indefettibile per la pratica di ogni trattamento sanitario: il paziente ha diritto a rifiutare la cura, anche se ciò può condurlo a morte certa. La nuova normativa non incide però sulla eutanasia attiva ossia sulla condotta del terzo che provochi la morte del malato su suo consenso: si resta nell'area del penalmente rilevante.

Senza regole di rito fase contenziosa al giudice tutelare

Nel caso di conflitto tra medico e fiduciario sulla necessità di disattendere le volontà espresse si può ricorre al giudice tutelare. Anche il pubblico ministero o i familiari del disponente sono legittimati a proporre ricorso. La disposizione soffre di un assordante silenzio con riguardo ai profili processuali che sono dunque da ricostruire.

Resta il difetto di coordinamento con le Unioni civili

La disciplina del regime transitorio dimentica di coordinare il nuovo testo con gli istituti già vigenti, in particolare con la legge n. 76 del 2016 (cosiddetta “legge Cirinnà”). Quest’ultima include alcune disposizioni che non collimano con la nuova normativa. Ma quid juris dal 31 gennaio 2018 in poi?

GIURISPRUDENZA

Lesioni di lieve entità: l’accertamento strumentale non è l’unico mezzo probatorio ai fini del risarcimento

L'accertamento della sussistenza della lesione temporanea o permanente dell'integrità psico-fisica deve avvenire con rigorosi ed oggettivi criteri medico-legali; tuttavia l'accertamento clinico strumentale obiettivo non potrà in ogni caso ritenersi l'unico mezzo  probatorio che consenta di riconoscere tale lesione a fini risarcitori, a meno che non si tratti di una patologia, difficilmente verificabile sulla base della sola visita del medico legale. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 1272 del 2018.

Sempre necessarie rigorose valutazioni medico-legali

L’accertamento medico non può essere imbrigliato con un vincolo probatorio che, ove fosse posto per legge, condurrebbe a dubbi non manifestamente infondati di legittimità, visto che il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione e che la limitazione della prova della lesione del medesimo deve essere conforme a criteri di ragionevolezza.

PENALE

GIURISPRUDENZA

“Perdono terreno” quelle valutazioni di tipo presuntivo

La sentenza rammenta anche il recente intervento normativo sull’articolo 4 del Codice antimafia, Dlgs n. 161 del 2017, che ha introdotto un’innovazione dalla quale desumere l’impossibilità di qualificare come appartenenza la “semplice” vicinanza al gruppo che non sia riconducibile a un’azione, anche isolata, funzionale agli scopi associativi.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Un segnale che punta a responsabilizzare gli attori del processo

Il processo amministrativo ha due gradi di giudizio, e un terzo limitato al ricorso per Cassazione per soli motivi di giurisdizione. L'evoluzione della giurisprudenza di piazza Cavour è giunta a un concetto più ampio di giurisdizione, detto “dinamico” o “funzionale” o anche “evolutivo”. Ora la Consulta pone un chiaro stop all’“evoluzione” dinamica.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

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