IL TEMA DELLA SETTIMANA La Sessione ulteriore del XXXIV Congresso nazionale forense - che si era svolto a Catania nell’ottobre dello scorso anno - ha avuto come palcoscenico Roma. Il “frutto” dell'appuntamento speciale - che si è tenuto il 5-6 aprile - è stato un proficuo dibattito che ha portato all’approvazione di 24 mozioni su diversi temi all’ordine del giorno per il settore giustizia. Secondo i professori Clarich e Fonderico dalla lettura dei documenti “licenziati” dall’Assise romana sembra emergere un filo conduttore e cioè la preoccupazione dell’avvocatura soprattutto nei confronti di una deriva giustizialista che aggrava l’impianto punitivo con sanzioni “esemplari”, riduce le garanzie processuali, ostacola l’accesso alla giustizia, sminuisce il ruolo dei legali.

Il Dlgs 24/2019 attua la direttiva (Ue) 2016/1919 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, sull’ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell’ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell’ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d’arresto europeo.

A prescindere dalla simbolica inserzione dell’evasione fiscale nel catalogo dei serious crimes di cui al citato comma 4- bis , l’effetto immediato della riforma del 2019 è quello piuttosto di estendere a tutti gli indagati, gli imputati e i condannati per reati di evasione fiscale la tutela legale gratuita a spese dello Stato che la norma precedentemente in vigore non prevedeva.

Dalla convivenza di fatto equiparata alla famiglia per l'esimente prevista dall'articolo 384 del Cp, passando dall'onere probatorio per le misure di sicurezza innominate, fino ad arrivare

Il decreto legislativo 19 febbraio 2019 n. 18 conforma il testo del codice della proprietà industriale alla normativa dell’Unione sul brevetto unitario e all’Accordo sull’istituzione di un Tribunale unificato dei brevetti (Tub).

Si deve ricordare che il brevetto unitario sarà operativo soltanto dopo l’entrata in vigore dell’Accordo istitutivo del Tub, vale a dire quando sarà ratificato da almeno 13 Stati membri, tra cui i tre Paesi europei nei quali il maggior numero di brevetti europei aveva effetto nell’anno precedente a quello in cui è avvenuta la firma dell’Accordo.

Le sanzioni amministrative per abuso di informazioni privilegiate hanno natura punitiva e in quanto tali quelle più lievi vanno applicate anche retroattivamente. In sintesi è questa la decisione 63/2019 della Consulta.

La sanzione amministrativa prevista dall’articolo 187- bis del decreto legislativo n. 58 del 1998 ha natura punitiva, e soggiace pertanto alle garanzie che la Costituzione e il diritto internazionale dei diritti umani assicurano alla materia penale, ivi compresa la garanzia della retroattività della lex mitior .

Configura il reato di violenza sessuale anche l'atto concretatosi in un bacio purché lo si possa ritenere sintomatico, alla luce della morbosità della condotta tenuta dal reo nei confronti della vittima, di una compromissione della libera determinazione sessuale del soggetto passivo. Così la Cassazione con la sentenza 12250/2019.

La ragione è strettamente tecnica: la pena massima edittale, una volta applicata la riduzione minima di un giorno di reclusione per la diminuente prevista dall’ultimo comma della norma incriminatrice, è ampiamente superiore al limite di cinque anni di reclusione previsto per l’applicazione della speciale causa di non punibilità.

In tema di reati edilizi il proscioglimento per intervenuta prescrizione maturato nel corso del processo non osta alla confisca del bene oggetto di lottizzazione abusiva, a condizione che il reato venga accertato nei suoi elementi oggettivo e soggettivo. Lo chiarisce la Cassazione penale con la sentenza 5936/2019.

La sentenza è la prima edita dopo l’introduzione dell’articolo 578- bis del Cpp, che ha codificato il principio di creazione giurisprudenziale sulla confiscabilità anche nel caso di prescrizione del reato. Una decisione destinata a riaccendere il dibattito sul concetto di condanna in senso sostanziale in contrapposizione a quello di condanna in senso formale.

La vicenda contenziosa trae origine dall'iniziativa degli avvocati dell'Ufficio speciale Avvocatura della Regione Campania che avevano impugnato innanzi al Tar Campania la delibera giuntale della Regione Campania n. 286 del 2017, approvativa del Piano della Performance 2017-2019 per l'Ufficio speciale Avvocatura e la scheda individuale di valutazione degli avvocati funzionari.

Nel caso di specie, il giudice amministrativo ha dovuto contemperare i corollari che derivano dallo status di avvocato e dalle peculiarità della sua attività con quelli relativi al suo incardinamento nell’ambito di un’organizzazione amministrativa pubblica. Viene chiarito anche che il legale non può tollerare forme di coercizione e di valutazione.

Con la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea depositata il 3 aprile (causa C-617/17) Lussemburgo ha stabilito che non contrasta con il principio del ne bis in idem l'adozione di un provvedimento di un'autorità nazionale antitrust che applica una sanzione con un importo calcolato sia sotto il profilo della violazione del diritto interno sia del diritto Ue.