PRIMO PIANO

EDITORIALE

Quelle riforme penali che bloccano gli uffici e riducono le garanzie

IL TEMA DELLA SETTIMANA Per il rito penale - dopo le recenti svolte che si sono consumante negli ultimi mesi, si veda la legittima difesa e la legge sull’ergastolo - è il momento di ritornare ai principi, ma al contempo di riprendere la dovuta razionalità. Per l’avvocato Michele Vaira, ex presidente Aiga, è l’unica scelta possibile per superare tutte le attuali ipocrisie legislative.

LEGISLAZIONE

Esclusi dalle premialità del giudizio abbreviato tutti i delitti puniti con la pena dell’ergastolo

Si tratta di una serie alquanto numerosa di reati tra i quali si segnalano alcuni contro la personalità dello Stato, strage, epidemia, avvelenamento di acque, sequestro di persona e sequestro di persona a scopo di estorsione, con morte del sequestrato, ma soprattutto – considerati statisticamente i loro numeri – le ipotesi di omicidio aggravato, fra le quali si segnala anche quello legato al cosiddetto "femminicidio".

Incidere sui benefici e sulle sanzioni come strada ulteriore

È evidente che questa eliminazione del rito peserà significativamente sulla distribuzione dei carichi giudiziari delle corti di assise e delle corti di assise di appello. È stata già segnalata una possibile riduzione delle collaborazioni nei processi di criminalità organizzata, nella misura in cui i dichiaranti non godranno degli attuali vantaggi processuali.

I consistenti impatti di una novella sulle corti di assise

L’attenzione del Legislatore ricade, in via pressoché esclusiva, sul versante della pena e della sua esemplare effettività e afflittività, ma ciò non può lasciare in ombra che pur sempre di una modifica al codice di rito si tratta e che tutte le volte in cui si mette mano al processo penale le ricadute vanno misurate avendo ben presenti anche le ripercussioni.

GIURISPRUDENZA

CIVILE

GIURISPRUDENZA

D’ora in avanti compravendite più semplici e sicure

Da un punto di vista pratico verrà meno il rischio che un atto di trasferimento sia ritenuto nullo qualora emergano delle irregolarità edilizie o urbanistiche, anche successivamente all’atto, togliendo inoltre di mezzo la distinzione tra opere abusive che rendono incommerciabile l’immobile e opere abusive che non ne limitano la commerciabilità.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Omicidio stradale: in alternativa alla revoca della patente di guida il giudice può disporre la sua sospensione

Costituzionalmente illegittimo l’articolo 222, comma 2, quarto periodo, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo Codice della strada), come modificato dall’articolo 1, comma 6, della legge n. 41 del 2016, nella parte in cui non prevede che, in caso di condanna ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti per i reati di omicidio stradale o di lesioni personali stradali, il giudice possa disporre, in alternativa alla revoca della patente di guida, la sospensione della stessa. Lo ha detto la Corte costituzionale con la sentenza 88/2019.

Più ragionevolezza con la sospensione in luogo della revoca

Secondo il giudice delle leggi, nell’articolo 222 del codice della strada l’automatismo della revoca amministrativa, non graduabile in ragione delle peculiarità del caso, può giustificarsi costituzionalmente solo per le più gravi violazioni contemplate dagli articoli 589- bis , commi 2 e 3, e 590- bis , commi 2 e 3, del Cp.

Aggravanti “blindate” promosse sull’altare della sicurezza

Si tratta dell’ennesima riproposizione della figura delle circostanze cosiddette “blindate” che da tempo affollano la legislazione penale: in espressa deroga all’articolo 69 del Cp, si preclude al giudice la possibilità di bilanciare le circostanze di segno contrario e di irrogare una pena che possa scendere al di sotto del minimo edittale.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Tracciata una linea verso rigore e rispetto del dato normativo

In un contesto di frequenti modifiche normative, un ruolo di primo piano fa capo alla giurisprudenza interna, la quale pare aver ormai tracciato la via necessaria: dettare una linea di rigore e di rispetto del dato normativo, fondamentale al fine di assicurare quel minimo necessario di certezza del diritto, dovuto agli operatori di un settore estremamente delicato.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Spetta il diritto di recesso sui materassi “sigillati” salvo eventuale indennizzo se c’è diminuzione del valore

Con la sentenza resa il 27 marzo 2019 (causa C-681/17) gli eurogiudici hanno precisato la nozione di "beni sigillati", così chiarendo in quali casi taluni beni non possono essere restituiti per motivi igienici. La sentenza, che si muove nel senso di un ampliamento del diritto di recesso, non è, però, a nostro avviso, convincente sotto tutti i profili perché ci sembra faccia passare una sorta di automatismo.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Appalti

  2. c

    Condominio

    Circolazione stradale

    Consumatore

  3. d

    Demanio e patrimonio

  4. e

    Equa riparazione

    Enti locali

  5. f

    Fallimento

    Famiglia e filiazione

  6. g

    Giustizia

    Giurisdizione

  7. i

    Immigrazione e stranieri

    Impugnazioni

  8. l

    Locazioni

  9. m

    Mafia

  10. o

    Obbligazioni

  11. p

    Procedimenti speciali

    Prescrizione

    Procedimento amministrativo

    Procedimento civile

    Prova civile

    Pubblica amministrazione

    Proprietà

  12. r

    Ricorso

    Reati contro il patrimonio

  13. s

    Servitù

    Successioni e donazioni

    Separazione e divorzio

  14. t

    Tributi

  15. v

    Vendita

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