PRIMO PIANO

EDITORIALE

Quel doppio binario di lotta alla mafia che va rimodulato

IL TEMA DELLA SETTIMANA Per Alberto Cisterna la sentenza Viola contro Italia non punta a scardinare il sistema delle preclusioni sui benefici penitenziari e a favorire la scarcerazione dei boss, impone solo una personalizzazione del trattamento penitenziario che sia rispondente alle effettive ed evidenti esigenze di prevenzione che giustificano le deroghe al principio di rieducazione e proporzionalità della pena nel tempo.

GIURISPRUDENZA

Ergastolo ostativo: per i reati legati all’articolo 4-bis cade la presunzione assoluta che limita l’accesso ai benefici

La pena dell’«ergastolo ostativo», applicata al condannato per taluno dei delitti indicati nell’articolo 4- bis , comma 1, della legge 26 luglio 1975, n. 354 (cosiddetto "Ordinamento penitenziario") contrasta con l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, poiché la presunzione assoluta di incompatibilità dell’ergastolano rispetto ai benefici penitenziari, salva la collaborazione di quest’ultimo con la giustizia ai sensi dell’articolo 58 -ter della medesima legge 354/1975, limita eccessivamente la prospettiva di liberazione dell’interessato e la possibilità di un riesame della sua pena

Subito una riforma per adeguare l’ordinamento

Se il mandato dei giudici alsaziani è chiaro, resta da comprendere quali potrebbero essere i termini di una riforma dell’istituto dell’ergastolo “ostativo”, considerato che ogni intervento di modifica legislativa non potrebbe che comprendere anche l’istituto della collaborazione con la giustizia di cui all’articolo 58- ter dell’ordinamento penitenziario.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Linea dura della Corte sugli edifici realizzati in modo abusivo

Le sezioni Unite sono tornate sul tema delle opere realizzate abusivamente, ossia senza o in difformità del titolo abilitativo richiesto dalla legge, a distanza di appena sette mesi: con nuova pronuncia, in realtà, la Cassazione scioglie altri nodi interpretativi che erano al pettine, risolvendo questioni non esaminate dalla sentenza n. 8230 del 2019.

Ora il locatore non deve motivare con elementi oggettivi

Nella prassi è frequente il ricorso ad accordi che contemplano successivi aumenti del canone in modo da giungere poi, dopo un certo tempo, a una somma finale. La legittimità di tali clausole contrattuali sembra d’altro canto emergere dallo stesso dettato dell’articolo 32 della menzionata legge 392/1978.

PENALE

GIURISPRUDENZA

La prova dello stato di ebbrezza con lo strumento dell’etilometro è valida se risultano certificati omologazione e calibratura

Il verbale dell’accertamento effettuato mediante etilometro deve contenere l’attestazione della verifica che l’apparecchio utilizzato per l’alcoltest è stato preventivamente sottoposto alla prescritta e aggiornata omologazione e alla indispensabile corretta calibratura e l’onere probatorio del completo espletamento di tali attività grava sull’accusa. Così la Cassazione con la sentenza 38618/2019.

La dimostrazione della sua funzionalità spetta all’accusa

Non è sufficiente la mera omologazione dell’apparecchio, trattandosi di una attestazione comunque “statica” (risalente al momento della costruzione e della messa in esercizio), ma serve la rappresentazione (anche con la formale attestazione degli operanti) dell’essere stato, nel tempo, revisionato in modo da garantirne la funzionalità.

AMMINISTRATIVO

Così gli enti locali perdono i tribunali e i relativi risparmi

Pur nella necessità di invertire la rotta delle sofferenti finanze pubbliche, in questo come in altri casi si confermano alcuni dubbi di ragionevolezza o quantomeno di contraddittorietà di alcune scelte, come quelle di sopprimere uffici giudiziari allontanandoli dalla realtà concreta del territorio, tanto invocato in termini “federalisti”.

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