PRIMO PIANO

Sospensione feriale per l’accertamento del passivo

Sul modello della legge Fallimentare vengono regolamentati gli avvisi che il curatore deve eseguire senza indugio a tutti coloro che risultano come potenziali creditori o titolari di diritti reali o personali su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del debitore che risultano in base alla documentazione.

Crediti professionali, peggiorato il soddisfacimento

La riforma incide in termini decisamente peggiorativi sul soddisfacimento dei crediti professionali, il cui rango prededucibile finisce per essere, non solo limitato al 75% della misura del compenso, ma anche subordinato, quanto al concordato preventivo, all ’apertura della procedura e, con riferimento, invece, all’accordo di ristrutturazione dei debiti, all’omologa del procedimento.

Concordato giudiziale, chance per chiudere la liquidazione

A cambiare rispetto all’articolo 124 della legge Fallimentare è la possibilità per il debitore di formulare la proposta di concordato, se, e solo se, prevede l’apporto di risorse che incrementino il valore dell’attivo di almeno il dieci per cento, uniformandosi così a quanto previsto nel concordato preventivo liquidatorio.

Ampliate le azioni di responsabilità del curatore

Il curatore è legittimato a esercitare – o, se pendenti, a proseguire - le azioni risarcitorie previste in favore della società (come nei casi disciplinati dagli articoli 2392, 2393, 2476, 2485 e 2486 del Cc) e dei creditori sociali (a norma degli articoli 2394 e 2476, comma 5- bis , del Cc e, in quanto a esse riconducibili, degli articoli 2485 e 2486 del Cc).

Natura sanzionatoriaper la liquidazione controllata

Dall’analisi sistematica del Codice, così come dalla eliminazione degli stringenti requisiti di accesso alla procedura emerge, con evidenza, che la liquidazione controllata non ha finalità premiale, bensì residuale e sanzionatoria ed è disciplinata parallelamente alla liquidazione maggiore, in quanto, a essa affine.

Quando scatta il beneficio della esdebitazione

Queste le principali novità: ampliamento dei soggetti legittimati alla procedura esdebitativa; riduzione dei temi, requisiti di accesso fondati sulla meritevolezza del debitore; introduzione di una specifica ed eccezionale disciplina per la liberazione integrale dai debiti del debitore-persona fisica impossidente.

Crisi di gruppo, finalmente colmata la lacuna legislativa

La nuova normativa cerca di dare una risposta ai molti problemi di una realtà sempre più caratterizzata dalla presenza del fenomeno delle aggregazioni societarie e in una congiuntura economica in cui le dimensioni della crisi trascendono quelle della singola impresa autonoma per investire un’entità imprenditoriale complessa, quale quella di gruppo.

La liquidazione coatta amministrativa “apre” all’allerta

Ci sono rilevanti novità rispetto alla disciplina attuale. Novità che in parte si traducono semplicemente in “norme ricognitive” delle prassi interpretative che si sono consolidate nel tempo. In altri casi invece si tratta di vere e proprie innovazioni, spesso di adattamento al nuovo impianto normativo introdotto dal codice.

Come per l’antimafia scelta la prevenzione patrimoniale

La scelta del legislatore, in linea con la legge delega, è nel senso di un rafforzamento della disciplina del codice antimafia come strumento di contrasto alla criminalità organizzata ed economica e di garanzia dei diritti costituzionali dei terzi su cui vanno a incidere le misure patrimoniali riconducibili alla prevenzione penale.

Fattispecie penali senza soluzione di continuità

L’articolo 390, quale disposizione transitoria, prevede che le procedure pendenti alla data di entrata in vigore del decreto legislativo restino disciplinate dalla legge Fallimentare, anche agli effetti penali, evidenziando l’intenzione del legislatore di non giungere a una abolitio criminis.

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