PRIMO PIANO

EDITORIALE

Specializzazioni: quella conflittualità che pregiudica un progetto strategico

Appena tornata ai blocchi di partenza, la specializzazione degli avvocati rischia di rientrare ai box per un'altra manciata di anni, com'è avvenuto a seguito dei ricorsi del 2015. Contro il nuovo regolamento, pubblicato in "Gazzetta Ufficiale" nel dicembre scorso, si sono mossi diversi avvocati e anche Ordini. Tra questi ultimi spiccano Roma, Napoli e Palermo, già ricorrenti nella scorsa tornata.

LEGISLAZIONE

Recepito il Protocollo n. 15 sugli emendamenti alla Convenzione dei diritti dell’Uomo

Con la pubblicazione, sulla "Gazzetta ufficiale" n. 34 del 10 febbraio 2021, della legge n. 11 del 15 gennaio 2021 di autorizzazione alla ratifica e di esecuzione del Protocollo n. 15 che reca emendamento alla Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), adottato nell'ormai lontano 24 giugno 2013, l'Italia ha finalmente fatto l'ultimo passo per l'entrata in vigore internazionale del Protocollo stesso, il cui articolo 7 ne subordina l'entrata in vigore internazionale alla ratifica di tutti gli Stati parte della Convenzione.

Stop al “margine di apprezzamento” e accelerata nella chiusura dei giudizi

Le ragioni per cui è importante l'entrata in vigore del Protocollo n. 15 si riportano alle difficoltà progressivamente incontrate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (CrtEDU) nel far fronte al carico di lavoro prodotto da un sempre maggior numero di ricorsi individuali e alla necessità di porre rimedio ad una situazione che comportava un arretrato praticamente impossibile da smaltire.

GIURISPRUDENZA

Magistrato responsabile se avalla un decreto ingiuntivo provvisorio

Il magistrato è responsabile per i danni subìti dall'impresa se avalla un decreto ingiuntivo provvisorio. Assicurazioni, se la "claims made" è nulla non rivive la "loss occurence". Avvocati, falso ideologico per la firma apocrifa nell'atto di citazione. Rito Covid in Cassazione, niente nullità per il mancato rispetto dei termini diversi dalla richiesta di trattazione orale. Consiglio nazionale forense, "gettoni di presenza" legittimi. Alcuni temi della settimana

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Divorzio breve: riforma irretroattiva non valida per la divisione della comunione “de residuo”

La nuova disciplina sulla cessazione della comunione, prevista dalla riforma sul "divorzio breve", non è retroattiva e non si applica ai procedimenti di divisione della comunione de residuo in corso al momento dell'entrata in vigore della legge n. 55 del 2015. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza della prima sezione civile n. 4492 che ritiene questa soluzione come preferibile, alla luce del generale principio di irretroattività, sancito dall'articolo 11 delle Preleggi, e del fatto che la disposizione incide sul termine di prescrizione

Un orientamento condivisibile in linea con l’articolo 11 preleggi

La Cassazione, allora, mette in evidenza come deve essere escluso che per procedimenti in corso, cui applicare la riforma, possa intendersi anche il giudizio di divisione della comunione, perchè, altrimenti, interpretando in questo modo l'articolo 3 della legge 55/15, si applicherebbe uno ius superveniens

Leasing finanziario, resta la distinzione “godimento” e “traslativo” prima della legge 124/2017

Ai contratti di leasing finanziario risolti in precedenza alla entrata in vigore della legge n. 124 del 2017 (articolo 1, commi 136 - 140), e rispetto ai quali sia intervenuto il fallimento dell'utilizzatore soltanto successivamente alla risoluzione contrattuale, rimane valida la distinzione tra leasing di godimento e leasing traslativo, dovendo per quest'ultimo social-tipo negoziale applicarsi, in via analogica, la disciplina di cui all'articolo 1526 del Cc e non quella dettata dall'articolo 72-quater della legge fallimentare, rispetto alla quale non possono ravvisarsi, nella specie, le condizioni per il ricorso all'analogia legis, né essendo altrimenti consentito giungere in via interpretativa a una applicazione retroattiva della legge n. 124 del 2017. Così le sezioni unite con la sentenza 2061/2021

Domanda di insinuazione al passivo, il giudice valuta se la penale è equa

L'interrogativo cui hanno dato risposta gli Ermellini è il seguente: è applicabile analogicamente la legge 124/2017anche a una fattispecie concreta che dovrebbe disciplinare ma che si è verificata in data antecedente alla norma che gli è sopravvenuta? Ovvero, in caso di risposta negativa, essendo la risoluzione per inadempimento del contratto di leasing verificatasi prima della entrata in vigore della Legge n. 124/2017, potrà applicarsi analogicamente la disciplina dettata dall'articolo 72 quater della legge fallimento che funge da disciplina di riferimento rispetto alla nuova legge e non più l'articolo 1526 c.c. a sua volta, per il caso in esame, richiamato analogicamente dalla prevalente giurisprudenza di legittimità e di merito con riferimento alla ipotesi di leasing traslativo?

PENALE

GIURISPRUDENZA

Non deve però esserci connessione con “altri” capi annullati dal giudice

Le Sezioni Unite Gialluisi, in tema eseguibilità delle parti della sentenza non colpite dall'annullamento parziale nel giudizio di cassazione, escludono che, una volta formatasi la res iudicata sui "punti" relativi all'affermazione di responsabilità con contestuale annullamento di quelli afferenti agli accidentalia delicti e sul trattamento sanzionatorio, possa essere posta in esecuzione la soglia minima di pena esigibile dei suddetti punti o dei capi connessi con quelli annullati nel giudizio di legittimità.

La violenza abituale contro un alunno rientra nel reato di maltrattamenti

L’uso sistematico della violenza, anche solo psicologica, quale ordinario trattamento del minore, anche lì dove fosse sostenuto da animus corrigendi , non può rientrare nell’ambito della fattispecie di abuso dei mezzi di correzione, ma concretizza, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, gli estremi del più grave delitto di maltrattamenti. Lo ricorda la Cassazione con la sentenza 3459/2021.

AMMINISTRATIVO

In caso d’inerzia dell’amministrazione il Ga decide anche se c’è un commissario

Il Tar Molise ha adottato una diversa prospettiva, affermando la giurisdizione del giudice amministrativo sul presupposto che «il potere certificativo abbia una natura pubblicistica stante la sua attitudine ad attribuire ai dati cui si riferisce una certezza giuridica valevole erga omnes». Il fatto che non vi sia esercizio di discrezionalità, inoltre, non porterebbe di per sé alla giurisdizione del giudice ordinario, perché «anche in presenza di attività vincolata può configurarsi un interesse legittimo, allorquando il potere attribuito all'amministrazione sia finalizzato al perseguimento di un interesse pubblico».

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Appalti

    Assicurazione

  2. c

    Contratto

    Commercio

    Condominio

  3. d

    Diritto Internazionale

    Demanio e patrimonio

  4. e

    Edilizia e urbanistica

  5. f

    Fallimento

    Famiglia e filiazione

  6. g

    Giurisdizione

    Giustizia

    Giudizio civile e penale

  7. l

    Locazioni

  8. m

    Matrimonio

  9. o

    Obbligazioni

  10. p

    Procedimenti speciali

    Prescrizione

    Previdenza e assistenza

    Procedimento amministrativo

    Professionisti

    Prova civile

    Pubblica amministrazione

  11. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro la famiglia

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la persona

    Reato

    Reati fallimentari

  12. s

    Separazione e divorzio

    Servitù

    Sentenza penale

    Stupefacenti

  13. v

    Vendita

loader