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EDITORIALE

Giudici amministrativi: per il Tar Lazio obiettivo arretrato in linea con il Pnrr

La giustizia amministrativa, pur avendo ancora margini di miglioramento, non può essere inclusa tra gli anelli deboli del sistema della giustizia segnalati dal Pnrr. Lo pensa Marcello Clarich, osservando e analizzando i dati contenuti nella relazione del Presidente del Tar del Lazio, Antonino Savo Amodio, svolta in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario il 3 marzo scorso e anche leggendo l'invito rivolto a tutti i Tar dal presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, nel suo intervento alla cerimonia del tribunale di via Flaminia.

LEGISLAZIONE

Procedimento camerale targato Ue in assenza del contraddittorio

In seno al cosiddetto "decreto di semplificazione dei riti", cioè il Dlgs 150/2011, dopo l'articolo 30, dedicato, giusta la sua rubrica, alle «controversie di attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria e contestazione del riconoscimento», la riforma ha inserito un nuovo articolo 30-bis, che è destinato ad essere di grande rilievo pratico: esso, infatti, disciplina i «procedimenti in materia di efficacia di decisioni straniere previsti dal diritto dell'Unione europea e dalle convenzioni internazionali» e sarà destinato a trovare applicazione ad un notevole numero di regolamenti dell'Unione europea di quotidiano rilievo applicativo

Procedimento camerale targato Ue in assenza del contraddittorio

In seno al cosiddetto "decreto di semplificazione dei riti", cioè il Dlgs 150/2011, dopo l'articolo 30, dedicato, giusta la sua rubrica, alle «controversie di attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria e contestazione del riconoscimento», la riforma ha inserito un nuovo articolo 30-bis, che è destinato ad essere di grande rilievo pratico: esso, infatti, disciplina i «procedimenti in materia di efficacia di decisioni straniere previsti dal diritto dell'Unione europea e dalle convenzioni internazionali» e sarà destinato a trovare applicazione ad un notevole numero di regolamenti dell'Unione europea di quotidiano rilievo applicativo

Poteri istruttori del notaio equiparati al giudice tutelare

In forza di questa disposizione il notaio è investito di poteri istruttori ufficiosi analoghi a quelli di cui dispone il giudice tutelare . Al pari di questi, dunque, il notaio è in grado di accertare d’ufficio la sussistenza dei presupposti di fatto necessari per concedere o rifiutare l’autorizzazione richiesta.

Poteri istruttori del notaio equiparati al giudice tutelare

In forza di questa disposizione il notaio è investito di poteri istruttori ufficiosi analoghi a quelli di cui dispone il giudice tutelare . Al pari di questi, dunque, il notaio è in grado di accertare d’ufficio la sussistenza dei presupposti di fatto necessari per concedere o rifiutare l’autorizzazione richiesta.

Niente spedizione in forma esecutiva, neanche per espropriazioni pendenti

La riforma del Dlgs 149/2022 ha riguardato anche molti aspetti del processo di esecuzione forzata. Tra questi, quello sicuramente di maggiore interesse sia teorico sia pratico, oltre che di grande rilievo sistematico, costituendo l'atteso superamento di un formalismo ormai vuoto e inutile, è l'abrogazione della necessità della spedizione in forma esecutiva dei titoli esecutivi e la previsione che è sufficiente una copia attestata (anche direttamente dal difensore della parte interessata) conforme all'originale del titolo esecutivo.

Niente spedizione in forma esecutiva, neanche per espropriazioni pendenti

La riforma del Dlgs 149/2022 ha riguardato anche molti aspetti del processo di esecuzione forzata. Tra questi, quello sicuramente di maggiore interesse sia teorico sia pratico, oltre che di grande rilievo sistematico, costituendo l'atteso superamento di un formalismo ormai vuoto e inutile, è l'abrogazione della necessità della spedizione in forma esecutiva dei titoli esecutivi e la previsione che è sufficiente una copia attestata (anche direttamente dal difensore della parte interessata) conforme all'originale del titolo esecutivo.

Ulteriormente accresciuto il ruolo del custode dell’immobile pignorato

La maggior parte delle novità attuate dal Dlgs 149/2022 in materia di processo esecutivo, sono circoscritte all'espropriazione immobiliare, proprio come le novità recate in tema di custodia dell'immobile pignorato: la riforma, recependo le best practices dei tribunali italiani ha previsto una maggiore integrazione tra i compiti del professionista delegato alla vendita e quelli del custode

Vendita diretta, senza opposizione sottratta a forme di competizione

La novità più rilevante è sicuramente quella della «vendita diretta» di cui ai nuovi articoli 568-bis e 569-bis: in forza di queste disposizioni il debitore esecutato può adoperarsi per individuare direttamente un acquirente del bene pignorato che può presentare un'offerta che, in difetto dell'opposizione di tutti i creditori concorrenti, è sottratta a qualsiasi forma di competizione con altre offerte

Avvocati delegati alla vendita con ruolo per distribuire il ricavato

Al fine di accrescere ulteriormente il ruolo del professionista delegato alle operazioni di vendita non più soltanto nell'ambito del subprocedimento di vendita, ma anche, come si vedrà, in quello successivo, di distribuzione del ricavato, il Dlgs 149/2022 ha provveduto a rinnovare ab imis la relativa disciplina distribuita tra il codice di rito e le sue disposizioni d'attuazione.

Misure di coercizione indiretta, la parola al giudice dell’esecuzione

Nonostante abbia integralmente sostituito l'articolo 614-bis, il Dlgs 149/2022 ha introdotto soltanto tre novità in tema di cosiddetta "esecuzione indiretta": - l'attribuzione al giudice del potere di fissare un termine massimo di durata della misura; - il riconoscimento al creditore munito di titolo esecutivo sprovvisto della misura di coercizione indiretta, della facoltà di chiederne la concessione all'autorità giudiziaria; - l'aggiunta agli altri criteri applicabili per determinare l'ammontare della somma dovuta dal debitore, «del vantaggio per l'obbligato derivante dall'inadempimento»

Eliminato il permesso di soggiorno per integrazione socio-familiare

Il governo ha soppresso, all'articolo 7, il divieto di espulsione e respingimento che era stato introdotto nel 2020 a tutela del diritto alla vita privata e familiare nell'ambito delle ipotesi tipizzate di protezione cosiddetta speciale. Viene espunta, dunque, una delle fattispecie più significative che (dopo la soppressione - nel 2018 - della omnicomprensiva protezione umanitaria) copriva nel nostro ordinamento le diverse forme di protezione complementare.

GIURISPRUDENZA

Elenco di tutti gli argomenti

  1. c

    Circolazione stradale

  2. g

    Giustizia

  3. i

    Immigrazione e stranieri

  4. p

    Processo civile

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