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Il regime patrimoniale non si cambia con atto di un solo coniuge

Le scelte effettuate dai coniugi sul regime patrimoniale che intendono adottare e che dichiarano al ministro del culto restano pienamente valide anche se poi non vengono trascritte nei registri dello stato civile. La Cassazione ha ritenuto, infatti, che si tratta comunque di una volontà a cui deve essere riconosciuta validità anche in assenza di opponibilità a terzi.

Marcella Fiorini

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