L’ergastolo ostativo previsto nel nostro ordinamento per alcuni reati molto gravi è in contrasto con la Cedu

L’ergastolo ostativo previsto nell’ordinamento italiano per alcuni reati di particolare gravità nei casi in cui il condannato si rifiuti di collaborare con l’autorità giudiziaria è in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Di qui la condanna dell’Italia arrivata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo con la sentenza depositata il 13 giugno nel caso Viola contro Italia (n. 2, ricorso n. 77633/16).

Marina Castellaneta

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