Numero 40 -


Sì al Daspo urbano nei «presídi sanitari» se non ci sono cure

Nel caso in esame la Corte ha rilevato che già la norma prevede che le modalità di divieto di accesso alle aree protette devono essere compatibili con le esigenze di salute, per cui si deve ritenere che il destinatario possa comunque fruire delle cure, senza che gli sia precluso l’accesso, anche ove costui sia stato destinatario del provvedimento del questore.

Alberto Cisterna

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