PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA
Si intensifica la lotta alla corruzione. Il ministero dell’Economia e delle finanze ha infatti elaborato con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) un atto di indirizzo che estende gli strumenti di prevenzione previsti dal Dlgs 33/2013 a un’ampia gamma di società pubbliche, con l’obiettivo di sottoporre a vincoli sempre più stringenti questo tipo di enti e arginare il fenomeno. Il coordinamento tra il piano anticorruzione e il modello elaborato dalla “231”, secondo i professori Marcello Clarich e Giuliano Fonderico, non è esente da rischi. L’importante è «non demordere».
LEGISLAZIONE
Dal 6 marzo scorso le norme contenute nel Dl 1/2015 - recante «Disposizioni urgenti per l’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell’area di Taranto» - hanno trovato la loro stabilizzazione. Rilevanti le innovazioni alla procedura dell’amministrazione straordinaria delle imprese in crisi.
Sul definitivo riconoscimento dei figli naturali il Dpr n. 26 del 30 gennaio 2015 attua l’articolo 5, comma 1, della legge 10 dicembre 2012 n. 219. Partendo dal presupposto che non può esservi pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge tra più soggetti, se gli stessi sono identificati con espressioni discriminanti.
La stragrande maggioranza delle modifiche al Dpr 3 novembre 2000 n. 396 - recante il regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997 n. 27 - introdotte dal decreto in esame, costituisce una ripetizione di norme già presenti nell’ordinamento.
Fra le tante novità introdotte, anche nell’ambito delle esecuzioni forzate, dalla recente riforma della giustizia civile spicca l’obbligatorietà della nota d’iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione, con l’aggiunta dell’articolo 159- bis alle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile.
In base alla nuova norma, compiute le operazioni, l’ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore il processo verbale, il titolo esecutivo e il precetto, e il creditore deve depositare nella cancelleria del tribunale competente per l’esecuzione la nota di iscrizione a ruolo, con copie conformi degli atti di cui sopra entro quindici giorni dalla consegna.
GIURISPRUDENZA
Rapporto con la libertà di espressione e tempestività della querela. Questi sono gli aspetti della diffamazione, a mezzo stampa e via web, analizzati dai giudici di legittimità. Inoltre, per il diritto civile si segnala la sentenza che ha sostenuto che la parcella dell'avvocato si può chiedere al foro del Consiglio dell'ordine, mentre nel campo penale, la Cassazione riconosce la responsabilità per gli infortuni sul lavoro anche per il committente e non solo per l'appaltatore. Infine i giudici amministrativi hanno dichiarato che il Durc si impugna dinanzi al giudice ordinario.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
In tema di pignoramento individuale presso terzi di somma depositata su conto corrente bancario, non è precluso al terzo che abbia reso la dichiarazione positiva ex articolo 547 del Cpc nel procedimento espropriativo, in seguito dichiarato improcedibile per il sopravvenuto fallimento del debitore, di eccepire, nel giudizio ordinario intrapreso dal fallimento in luogo del debitore per il pagamento del saldo del conto corrente, la compensazione con riguardo al credito vantato dalla banca verso il fallimento in forza di un distinto rapporto di conto corrente, ai sensi dell’articolo 56 della legge fallimentare.
Considerare la comunicazione resa dal terzo nel processo esecutivo come tamquam non esset
in un diverso giudizio pur sempre inter partes
desta pur sempre qualche dubbio, ove si osservi che una dichiarazione la quale riconosca un proprio debito costituisce pur sempre una ricognizione dell’esistenza dello stesso.
L’articolo 31 del Dlgs 198/1996 non si applica alla tutela di prodotti originari di una data località, che traggano da essa le proprie qualità, reputazione o caratteristiche, laddove tali prodotti non abbiano ottenuto la registrazione come Dop o Igp, ai sensi della normativa europea. Non è pertanto configurabile, in assenza di registrazione comunitaria, l’ipotesi di concorrenza sleale di cui all’articolo 31, comma 2, del Dlgs 198/1996, costituita dalla falsa attribuzione, a un prodotto, di qualità che provengono da una data indicazione geografica, bensì esclusivamente l’ipotesi corrispondente all’uso di un’indicazione di provenienza geografica diversa dall’effettivo luogo di origine.
La Cassazione lascia però aperta la strada alla possibilità di configurare una violazione della concorrenza quando l’indicazione geografica semplice è comunque ingannevole per i consumatori, indipendentemente dalle caratteristiche qualitative che il prodotto presenta in relazione al territorio di produzione.
PENALE
GIURISPRUDENZA
Illegittimo per la Corte costituzionale l’articolo 159, comma 1, del Cp nella parte in cui non esclude la sospensione della prescrizione quando è accertato che lo stato mentale dell’imputato è tale da impedirne la cosciente partecipazione al procedimento e questo pertanto viene sospeso.
Dottrina e Consulta avevano da tempo chiesto al legislatore di attivarsi e porre rimedio normativo all’assurda pantomima della rivalutazione delle condizioni fisio-psichiche destinata a ripetersi inutilmente ogni sei mesi, con spese anticipate dall’Erario e prevedibilmente destinate a rimanere a carico del medesimo e strazio del curatore dell’incapace.
È la risposta definitiva e corretta della Cassazione sulla (in)ammissibilità della costituzione di parte civile nei confronti della società nell'ambito del procedimento instaurato ai sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001, con ciò superandosi alcune dissonanti prese di posizione della giurisprudenza di merito (cfr., per esempio, Gup tribunale Milano, 9 luglio 2009; nonché, Gip tribunale Milano, 4 giugno 2009).
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
Con sentenza n. 37 del 2015, la Corte costituzionale, cassando una norma di settore relativa al personale delle Agenzie fiscali, ha con nettezza ribadito che la regola del concorso pubblico per l’accesso agli impieghi pubblici concerne anche il conferimento degli incarichi dirigenziali, ivi compresa l’ipotesi in cui il relativo conferimento interessi dipendenti già in servizio presso l’amministrazione.
La norma sotto esame legittima ex post
l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari privi della relativa qualifica e dunque “impatta” pesantemente sul contenzioso al vaglio del giudice. Ferma dunque la rilevanza della questione di legittimità costituzionale, Palazzo Spada ha ritenuto la stessa non manifestamente infondata, per più ragioni.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
Con la sentenza in esame la Corte di Lussemburgo coglie l’occasione fornita da una vicenda processuale lituana, la cui complessità appare analoga a quella media delle ordinarie controversie nostrane in tema di appalti, per fornire alcune indicazioni di ordine generale in merito ai tre aspetti sollevati dal giudice di legittimità (e di ultimo grado) di uno dei paesi membri dell’Unione.