Contro il terrorismo mix di tecnologia e intelligence
IL TEMA DELLA SETTIMANA Stretta dipendenza dell’attività di prevenzione della Dna e antiterrorismo e allargamento dell’azione investigativa sulle reti informatiche degli indagati di reati di terrorismo internazionale con l’intercettazione preventiva. Queste le linee generali del Dl n. 7 del 2015 che inoltre punta, nella sua versione defintiva, a un inasprimento delle pene per reati già contemplati, ad esempio, l’uso del Web costituirà d’ora in poi un’aggravante, e a un servizio d’intelligence capace di infiltrarsi nelle carceri. Secondo Alessandro Corneli l’efficacia delle nuove norme sarà messa alla prova dalla volontà dei terroristi e aspiranti tali di “sfidare” il nostro Paese, ma il contrasto dell’Italia è ora certamente più incisivo.