CIVILE

Giustizia tributaria, scelte non rinviabili sulla professionalità

Rivedere l’impianto della magistratura tributaria in senso professionale e innovare la disciplina dell’acceso ai ruoli: sono queste le esigenze primarie della giurisdizione - ribadite anche dal Presidente Giovanni Canzio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione

“Battesimo del fuoco” per gli uffici giudiziari, entra in scena il Ptt

Un anno di novità per il processo tributario. Parte, infatti, in via sperimentale il telematico, che trova nel Sigit e nel Portale della giustizia tributaria i suoi “bracci” operativi. Il processo tributario telematico non sarà obbligatorio. Tuttavia se scelto in primo grado dovrà essere adottato anche nelle successive fasi di appello

La giurisdizione tributaria e le regole sulla competenza

Le commissioni tributarie hanno giurisdizione sulle controversie a oggetto tributi come previsto dagli articoli 23 e 53 della Costituzione. I tributi rappresentano prestazioni patrimoniali imposte finalizzate al concorso alle spese pubbliche, che si caratterizzano per essere soggette al principio di capacità contributiva. Va sottolineato inoltre che nel processo tributario la competenza si determina esclusivamente sulla base del criterio territoriale non rilevando la materia e il valore della causa.

Le nuove prescrizioni per la costituzione delle Ctp e Ctr

Da evidenziare l’intervento del Legislatore sulle commissioni tributarie. In particolare il Dlgs individua i criteri pe la formazione delle sezioni, i requisiti generali, i procedimenti di nomina, la durata degli incarichi. Resta confermata l’abolizione della commissione tributaria centrale che rappresentava un terzo grado di giudizio di merito. Chiarimenti poi sulle capacità di stare in giudizio. A tal proposito il contribuente può rimanere privo di assistenza tecnica nel contenzioso il cui valore non superi i 3000 euro. Gratuito patrocinio per il 2016 se il reddito non supera 11.369,24 euro

Tax compliance: più mediazione e meno contenzioso

Obiettivo primario del Dlgs è quello di diminuire il contenzioso e cercare di risolvere la lite in via stragiudiziale. Prevista la tax governance, con il potenziamento e ammodernamento dell’interpello, e la tax compliance, evidenziata dal potenziamento del reclamo/mediazione e della conciliazione nel processo tributario

Cresce il numero degli atti impugnabili che non è più tassativo

Grazie anche ai diversi interventi giurisprudenziali il numero degli atti impugnabili in sede tributaria non è più tassativo così come previsto dall’articolo 19 del Dlgs 546/1992. Il contribuente così può appellare immediatamente la cartella o il ruolo di cui ne sia venuto a conoscenza senza una valida notrifica

Prova testimoniale ancora non ammessa nella lite fiscale

Le prove documentali possono avvenire sia al momento della costituzione in giudizio sia in una fase sucessiva fino a venti giorni prima della data di trattazione del ricorso. Da evidenziare che in secondo grado si può presentare di nuovo il documento irritualmente prodotto in primo grado

Misure cautelari: reiterabili se il danno è grave e irreparabile

Le misure cautelari reali anche sul fronte tributario vengono emesse quando via sia concreto pericolo della presenza di periculum in mora e del fumus boni iuris. Il cittadino ha pieni poteri di impugnarle qualora ritenga che dall’applicazione di tali provvedimenti possa derivare un danno grave e irreparabile

Forte impulso a strumenti deflativi: conciliazione in “pole”

Altro punto cardine del Dlgs è rappresentato dagli strumenti deflativi del contenzioso. Il Legislatore ha inteso dare forte impulso alla conciliazione. Quest’ultima presuppone un accordo tra le parti che può portare a una transazione o rinuncia e ha l’effetto di porre fine alla lite

Tra le impugnazioni resta esclusa l’opposizione di terzo

Anche nel contenzioso tributario sono previste varie forme di ricorso. Le più comuni sono costituite dall’appello, dal ricorso per Cassazione, dalla revocazione e dall’opposizione di terzo. Da sottolineare come nell’appello in Ctr non possano essere proposte domande ed eccezioni nuove

Sentenze tributarie a esecutività immediata

Novità decisamente importante è legata all’immediata esecutività delle sentenze delle commsiioni tributarie. Questa equiparazione alle decisioni adottate nel giudizio civile e amministrativo consente al contribuente di vedersi riconosciute le somme indebitamente versate attraverso il giudizio di ottemperanza

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