PRIMO PIANO

EDITORIALE

Esasperare lo scontro tra avvocati e Antitrust non giova al sistema

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il conflitto in atto tra avvocatura e autorità antitrust «non giova a nessuno». Ne sono convinti i professori Marcello Clarich e Giuliano Fonderico, per i quali solo «un approccio meno ideologico potrebbe aiutare a confezionare risposte istituzionali alle sfide della modernità che investono inevitabilmente anche il mondo delle libere professioni. Diritto ed economia devono e possono dialogare. Ma ciò richiede un rinnovamento culturale dell'avvocatura».

PRASSI

Oltre 900mila euro di multa al Cnf per le continue resistenze sulla pubblicità digitale delle prestazioni forensi

L'Antritrust non perde di vista il Cnf. E lo sanziona ancora una volta con quasi un milione di euro. Nel mirino sempre la linea del Consiglio nazionale forense, ostile a permettere agli avvocati di fare pubblicità alla propria attività utilizzando piattaforme digitali e segnatamente un “circuito” telematico ai cui iscritti il legale assicurava sconti sulle prestazioni professionali.

Un provvedimento poco motivato che rinnova lo scontro

Non si può nascondere il sospetto di un certo accanimento e che, sulla base di un’assunta inottemperanza a una decisione ancora sub iudice e parzialmente riformata, affibbia agli avvocati italiani un’altra botta di quasi un milione di euro. È evidente che anche questa delibera verrà impugnata, e così la saga continua: ci risentiamo alla prossima puntata.

LEGISLAZIONE

Un passo avanti nell’attuazione della riforma

Le regole previste dal decreto del ministero della Giustizia sono in vigore dal 16 marzo scorso. Il provvedimento stabilisce l’esclusione dalla partecipazione alle associazioni multidisciplinari tra avvocati degli appartenenti alle cosiddette “professioni non organizzate” di cui alla legge 14 gennaio 2013 n. 4.

GIURISPRUDENZA

L’incognita della decadenza sulle condanne civili anteriori alla riforma del delitto di ingiuria

Il secondo caso è affrontato dalla sentenza n. 7125 del 2016. Due coniugi avevano illegittimamente occupato lo spazio parcheggio di una coppia di persone dimoranti nello stesso stabile, nell'ambito di un più ampio disegno criminoso volto a molestare e intimidire la cennata coppia di condomini al fine di costringerli a vendere l'appartamento di loro proprietà sito nello stabile di comune residenza. Gli autori delle condotte illecite venivano condannati, tra l'altro, anche per il delitto di ingiuria. Esauriti i gradi di merito, gli imputati ricorrevano in Cassazione contro la pronuncia a loro sfavorevole.

Sul falso nella scrittura privata l’abrogazione della norma penale non intacca le statuizioni relative al risarcimento del danno

Il caso affrontato dalla sentenza n. 7124 del 2016 è relativo a un agente di una società per azioni (con cui aveva in corso un contratto) aveva falsificato le firme dei soci in calce ad alcune fideiussioni provocando un nocumento patrimoniale a taluni soggetti privati, costituitisi parti civili. La società per azioni era stata condannata in sede penale per il reato di falso in scrittura privata, ai sensi dell'articolo 485 del Cp, in qualità di responsabile civile (in solido con l'imputato). Esauriti i gradi di merito, la sola società, in virtù della sua qualifica, aveva fatto ricorso in Cassazione. Da qui il giudizio della Suprema Corte, portato dalla sentenza n. 7124 del 2016

Quell’assenza di norme transitorie che apre alla Consulta

Una soluzione salvifica potrebbe essere quella di interpretare le norme del Dlgs n. 7 del 2016 nel senso che il giudice penale, in caso di degradazione della violazione penale in illecito civile, resta competente per il risarcimento del danno e la sanzione civile da applicare contestualmente, ma la tesi non è condivisa dall’Ufficio del massimario della Cassazione.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Quel rilevante nesso causale tra sinistro e spesa

Appare irragionevole un differente trattamento del danneggiato mediante la previsione di un divieto normativo perentorio di conseguire il rimborso delle spese legali da parte della propria compagnia assicurativa a differenza di quanto avverrebbe nella procedura tradizionale, poiché tale divieto finisce per disincentivare il ricorso all’indennizzo diretto.

Risarciti marito e figli della casalinga deceduta per il mancato futuro lavoro della donna in famiglia

In caso di risarcimento del danno per morte di un congiunto in un sinistro stradale va riconosciuto al marito e ai figli il pregiudizio per il mancato apporto in futuro dell'attività di casalinga della defunta nel compendio familiare, senza alcuno svilimento di tale figura e con riferimento alle incombenze di natura prettamente materiale quali la cura e la pulizia della casa che debbono essere svolte con l'impiego di una colf. Verosimilmente deve ritenersi che tale pregiudizio sia limitato nel tempo, stante il prevedibile raggiungimento di autonomia dei figli in corrispondenza della fine del periodo di studi.

PENALE

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

Non consentita alle imprese che partecipano all’appalto la regolarizzazione postuma della posizione previdenziale

Alle imprese che partecipano alle gare d’appalto non sono consentite regolarizzazioni postume della posizione previdenziale, dovendo l'impresa essere in regola con l'assolvimento degli obblighi previdenziali e assistenziali fin dalla presentazione dell'offerta e conservare tale stato per tutta la durata della procedura di aggiudicazione e del rapporto con la stazione appaltante, restando dunque irrilevante, un eventuale adempimento tardivo dell'obbligazione contributiva.

Un requisito fondamentale per accedere alla gara

La possibilità di regolarizzare successivamente la posizione contributiva finirebbe per consentire a una impresa di partecipare alla procedura senza preoccuparsi dell’esistenza a proprio carico di una tale irregolarità contributiva, potendo essa confidare sulla facoltà di sanare il proprio inadempimento in caso di aggiudicazione.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Appalti

    Atti e provvedimenti amministrativi

  2. c

    Circolazione stradale

    Condominio

    Concorsi ed esami

  3. e

    Edilizia e urbanistica

  4. i

    Internet e informatica

  5. l

    Lavoro e formazione

    Locazioni

  6. p

    Prova penale

    Pubblico impiego

  7. r

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la pubblica amministrazione

  8. s

    Sanzioni

    Separazione e divorzio

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