PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA
Un cambio di marcia nella direzione di un impegno politico dell'avvocatura che è da sempre una «sentinella autonoma e libera della società italiana». È quanto auspicato dal Presidente del Cnf nella relazione pronunciata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario forense, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. La relazione non fa riferimento né rinvia a documenti ufficiali che, invece, secondo Marcello Clarich, sarebbero stati indispensabili per avere una radiografia effettiva dello stato dell’avvocatura. Tra i molti temi evidenziati spicca la necessità di introdurre regole sull’equo compenso, per riequilibrare la posizione contrattuale dell’avvocato rispetto alle grandi imprese, dopo la non condivisa abolizione dei minimi tariffari.
GIURISPRUDENZA
Nelle motivazioni della sentenza n. 35 del 9 febbraio 2017 i giudici di Palazzo della Consulta hanno risposto a taluni interrogativi suscitati dalla lettura del comunicato stampa, soprattutto sul ballottaggio, senza però con questo dare indicazioni univoche al Parlamento circa la futura riforma elettorale.
Ormai les jeux sont faits: nulli tutti gli atti relativi al procedimento elettorale di nomina del consiglio circondariale forense. Non resta che precipitarsi a varare una nuova disciplina più consona a criteri fondamentali che debbono reggere gli ordini professionali in generale, e in particolare quello forense.
Sono da annullare tutti gli atti relativi al procedimento elettorale di nomina del consiglio circondariale forense adottati sulla base di norme regolamentari recate dal Dm Giustizia 10 novembre 2014 n. 170 dichiarate nulle da sentenze definitive emesse dalla giustizia amministrativa per contrarietà a principi fondamentali, quali la parità e la tutela delle minoranze. Questo il principio di diritto espresso dalle sezioni Unite con la sentenza n. 2614 del 2017.
Appare comunque chiaro che la situazione che si è venuta a creare diviene insostenibile in tutta Italia e varie associazioni forensi non fanno che sollecitare l’esigenza di un immediato varo di un regolamento che tenga conto di quanto emerge dalla giustizia amministrativa e ora anche ordinaria. Infatti è già in discussione un nuovo progetto.
Class action, Rc auto, dirigenti comunali, graduatorie Asl. Questi alcuni dei temi affrontati in settimana dai giudici civili, penali e amministrativi.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
In presenza di un contratto per persona da nominare, affinché l' electus possa godere degli effetti prenotativi del preliminare, anche quanto alle ipoteche iscritte contro il promittente alienante nel lasso di tempo che intercorre tra la trascrizione del contratto preliminare e quella del contratto definitivo, è necessario, ma al contempo sufficiente, che la dichiarazione di nomina venga trascritta entro il termine stabilito nel contratto preliminare. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 1797/2017.
Per il giudice del gravame, affinché la trascrizione dei contratti preliminari potesse produrre gli effetti prenotativi della trascrizione dei contratti definitivi, era necessaria una correlazione tra il contenuto del preliminare e quello del definitivo, accertamento che andava effettuato avendo riguardo alla sola nota di trascrizione.
L'amministratore unico o il consigliere di amministrazione di una società per azioni sono legati da un rapporto di tipo societario, pertanto i loro compensi sono pignorabili senza i limiti previsti dal codice di rito. Così la sentenza n. 1545 del 2017 della Corte di cassazione.
Una volta appurato che il rapporto tra l’amministratore e la società non è inquadrabile nell’ambito della parasubordinazione, le conseguenze in tema di pignoramento delle somme dovute dalla società a titolo di compenso per l'attività svolta sono scontate: non è applicabile il limite (pari a un quinto) della pignorabilità dei crediti.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La sezione seconda penale della Cassazione chiarisce in tema di responsabilità amministrativa degli enti quando la holding o altre società facenti parte di un “gruppo” possono essere chiamate a rispondere del reato commesso nell’ambito dell’attività di una società controllata.
Il tema della responsabilità di “gruppo” è frutto di una interpretazione sistematica della disciplina di settore, soprattutto attraverso la ricostruzione degli aspetti peculiari che assumono, nello specifico, i presupposti relativi alla “soggettività qualificata dell’agente” e all’”interesse/vantaggio dell’ente”.
Il delitto di maltrattamenti in famiglia persiste anche in caso di separazione legale tra agente e vittima, trattandosi di stato che, pur dispensando i coniugi dagli obblighi di convivenza e fedeltà, lascia integri quelli di reciproco rispetto, assistenza morale e materiale nonché di collaborazione. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 39331 del 2016.
AMMINISTRATIVO
La delibera a contrarre, in quanto atto endoprocedimentale con il quale la stazione appaltante manifesta la propria volontà di stipulare un contratto, integra un atto amministrativo di tipo programmatico avente solo efficacia interna e, come tale, non deve essere impugnato. Lo ha detto il Cga della Sicilia con la sentenza n. 27 del 2017.
Viene ribadito l’orientamento della giurisprudenza secondo cui la determina a contrarre, in quanto mero atto endoprocedimentale, è
di regola inidonea
a fondare in capo ai terzi posizioni
di interesse qualificato;
il suo scopo è rintracciabile nella corretta assunzione di impegni di spesa nell’ambito del controllo
delle risorse dell’ente
pubblico.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La pubblicità comparativa tra prodotti identici venduti in negozi diversi è illecita in quanto ingannevole. Lo sostiene la Corte di giustizia dell'Unione europea, con la sentenza depositata l'8 febbraio, causa C-562/15.