Legali: rischio povertà senza tariffe minime o equo compenso
IL TEMA DELLA SETTIMANA Un cambio di marcia nella direzione di un impegno politico dell'avvocatura che è da sempre una «sentinella autonoma e libera della società italiana». È quanto auspicato dal Presidente del Cnf nella relazione pronunciata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario forense, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. La relazione non fa riferimento né rinvia a documenti ufficiali che, invece, secondo Marcello Clarich, sarebbero stati indispensabili per avere una radiografia effettiva dello stato dell’avvocatura. Tra i molti temi evidenziati spicca la necessità di introdurre regole sull’equo compenso, per riequilibrare la posizione contrattuale dell’avvocato rispetto alle grandi imprese, dopo la non condivisa abolizione dei minimi tariffari.