PRIMO PIANO

EDITORIALE

Codice antimafia, tanti e prevedibili gli effetti negativi

IL TEMA DELLA SETTIMANA Con il nuovo codice antimafia il legislatore ha introdotto delle “estensioni” che costituiscono pericolose forzature, rendendo possibile l’applicazione delle misure di prevenzione anche quando non è in gioco la sicurezza dei cittadini. Secondo il professore Giovanni Verde il provvedimento è connotato da un intento repressivo-interdittivo che può essere utilizzato più per esigenze legate alla moralità pubblica che al rispetto della legalità. Le conseguenze delle nuove norme sono dunque tutte da capire: lo stesso Parlamento infatti in sede di approvazione si è preso l’impegno di monitorare gli effetti che la legge produrrà a livello economico.

GIURISPRUDENZA

Voto esame avvocato: una questione forse non del tutto chiusa

Il Consiglio di Stato, in Adunanza Plenaria, ha preso posizione sulla immediata applicabilità, anche per le prove scritte degli esami di avvocato della sessione 2017, della norma contenuta nell'articolo 46, comma V, della legge 247/2012 recante la nuova disciplina dell'Ordinamento della professione forense

Una normativa ad hoc fuori dall’ambito del diritto comunitario

I giudici siciliani hanno ritenuto di investire l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato scegliendo, nonostante il conflitto giurisprudenziale, la tesi della immediata applicabilità agli esami di abilitazione forense, della innovativa previsione dell’articolo 46, comma V, della legge n. 247 del 2012.

Società partecipate, Pa fuori da quelle che stanno sul mercato

Enti pubblici in primo piano in questa settimana. Da una parte, la Corte di giustizia ha precisato che una società è qualificabile come «organismo di diritto pubblico» se le sue attività sono necessarie «affinché l'amministrazione aggiudicatrice possa esercitare la sua attività e, al fine di soddisfare esigenze di interesse generale, tale società si lasci guidare da considerazioni diverse da quelle economiche»; dall'altra, il Tar Molise ha chiarito che il collegamento fra l'attività di una partecipata e le «funzioni istituzionali» dell'ente pubblico proprietario va verificato in concreto, e non può tradursi in modo generico nel ruolo che Regioni e Comuni devono giocare.

LEGISLAZIONE

Dopo la sospensione diventano venti i giorni per la denuncia al Pm

Il Governo ha inteso una più netta separazione tra il procedimento disciplinare a carico del dipendente e quello conseguente per danni di immagine alla Pa, che peraltro si svolge presso la Procura generale della Corte dei Conti. L’obiettivo è quello di assicurare una opportuna scansione temporale delle diverse fasi.

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Ridotti i rischi di pretese creditorie sul patrimonio

Nel contratto di trust il soggetto legittimato a resistere passivamente all’azione revocatoria è il trustee. I beneficiari del trust non sono, invece, legittimati passivi dell’azione revocatoria quando emerge l’assenza di titolarità di diritti attuali sui beni conferiti in trust. A questi fini, non basta il loro interesse alla corretta amministrazione del patrimonio.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Accesso abusivo informatico se il pubblico ufficiale “entra” per motivi diversi dalla sua abilitazione

Integra la fattispecie criminosa aggravata di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico protetto la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico protetto per delimitarne l'accesso acceda o si mantenga nel sistema per ragioni “ontologicamente” estranee o diverse rispetto a quelle per le quali, soltanto, la facoltà di accesso gli è attribuita. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 41210 del 2017.

Una sentenza a maggior tutela del sistema etico

Commette il reato di accesso abusivo al sistema informatico il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che si trattiene nella piattaforma oltre i limiti a lui consentiti e per motivi che esulano rispetto al permesso che determina l’ingerenza. Il soggetto che intraprende una simile condotta risponde, pertanto, del reato ex articolo 615- ter del Cp.

La competenza dal Tribunale passa alla Corte d’assise se Pm e Gup in caso di “regresso” hanno esercitato l’azione penale

Le sezioni unite penali della Cassazione hanno fornito l’importante chiarimento in tema di competenza per materia e per territorio. Hanno precisato, in particolare, che quando la Corte d’assise abbia dichiarato l’incompetenza, va individuato il giudice competente, visto che il pm e il Gup sarebbero stati gli stessi che avevano esercitato l’azione penale

In caso contrario allungamento illogico dei tempi del processo

Le sezioni Unite penali della Cassazione hanno fornito un importante chiarimento in tema di competenza per materia e per territorio. I giudici, in particolare, precisano che quando la Corte d’assise dichiara l’incompetenza, va individuato il giudice competente, visto che il Pm e il Gup sarebbero stati gli stessi che avevano esercitato l’azione penale.

AMMINISTRATIVO

GIURISPRUDENZA

L’automatica sanzione punta ad assicurare la serietà dell’offerta

La connessa funzione sanzionatoria della cauzione provvisoria viene estesa ad altri comportamenti dell’offerente, pure ascrivibili alla rottura del patto d’integrità, quali quelli relativi alla mancata o insufficiente dimostrazione dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, e, altresì, dei requisiti di carattere generale.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Avvocato

    Appalti

    Atti e provvedimenti amministrativi

  2. c

    Contratto

    Competenza e giurisdizione

    Consumatore

  3. e

    Edilizia e urbanistica

  4. f

    Fallimento

  5. i

    Internet e informatica

  6. m

    Mafia

    Misure cautelari

  7. p

    Pubblico impiego

  8. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro la persona

    Reati contro il patrimonio

  9. s

    Società e imprese

    Separazione e divorzio

  10. t

    Trust

  11. v

    Vendita

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