PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA
Il riferimento alle pregresse condizioni di vita è l’unico criterio che può garantire un punto di partenza equilibrato per decidere l'assetto economico post-matrimoniale. Ma la Cassazione, con la sentenza dello scorso 10 maggio, ha smantellato questo “pilastro” di fatto attaccando lo stesso istituto del matrimonio. Questa la posizione dell’avvocato Gianfranco Dosi, secondo il quale non tenere conto del tenore di vita che la famiglia ha avuto prima del divorzio vuol dire cancellare il principio di uguaglianza tra lavoro casalingo e professionale.
LEGISLAZIONE
Con decreto Giustizia del 10 ottobre 2017 è stata differita l'entrata in vigore del decreto 22 settembre 2016 recante condizioni essenziali e massimali minimi delle polizze assicurative a copertura della responsabilità civile e degli infortuni derivanti dall'esercizio della professione di avvocato.
Facile ipotizzare che lo slittamento di trenta giorni costituisce un margine temporale necessario e finalizzato, come si legge nella premessa, a consentire il perfezionamento della negoziazione delle convenzioni di categoria anche in ossequio alle nuove regole previste dalla recente legge sulla concorrenza.
Con il Dm giustizia del 14 settembre 2017 viene dato il via libera alle notificazioni telematiche ai difensori nel processo penale di legittimità presso la Corte suprema di cassazione, ai sensi del Dl 18 ottobre 2012 n. 179 (convertito dalla nella legge 17 dicembre 2012 n. 221)
Il procedimento telematico è ormai un “acquis” del sistema processuale e rappresenta una declinazione dei principi di efficienza ed efficacia. Resta però ancora viva la questione sulla violazione delle norme tecniche: in bilico tra la necessità di garantire il rispetto del rito e l'esigenza di evitare pronunce che originino da dissertazioni teoriche di tipo tecnico.
GIURISPRUDENZA
In primo piano questa settimana si va dalla tenuità del fatto in assenza di una specifica richiesta del Pm alla multa per l’utilizzo di Sky senza canone, dalla nullità dei patti aggiunti sui canoni commerciali alle direttive europee opponibili gli enti privati con scopi pubblici.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
In tema di locazione immobiliare, la mancata registrazione del contratto è causa di nullità dello stesso, rimanendo, tuttavia, detta nullità sanata con effetti "ex tunc" se la registrazione è tardivamente effettuata. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 9 ottobre 2017 n. 23601
Nella locazione immobiliare, la mancata registrazione del contratto è causa di nullità, rimanendo, tuttavia, sanata allorché la registrazione sia tardivamente effettuata. La configurabilità di una sanatoria sussiste a seguito della tardiva registrazione di un qualsivoglia contratto di locazione che indichi il canone reale, come convenuto fin ab origine tra le parti.
PENALE
GIURISPRUDENZA
Piuttosto complessa la decisone della sentenza delle sezioni Unite della Cassazione che fornisce diversi chiarimenti in materia amministrativa. Ad esempio la Corte ha precisato come le intercettazioni siano utilizzabili anche per accertare la responsabilità amministrativa dell'ente. Così come è stato puntualizzato che il Modello Deloitte non possa essere assimilato al Mog.
Complessa la decisione della sentenza delle sezioni Unite che fornisce diversi chiarimenti in materia amministrativa. Ad esempio la Corte ha precisato come le intercettazioni siano utilizzabili anche per accertare la responsabilità amministrativa dell'ente. Così come è stato puntualizzato che il modello Deloitte non possa essere assimilato al Mog.
AMMINISTRATIVO
Il Tar Calabria con la sentenza n. 862 del 5 ottobre chiarisce una serie di effetti conseguenti alla condanna e sospensione di un Sindaco: giurisdizione competente, rito elettorale, illegittimità di atti adottati.
La sentenza compie un coraggioso e rilevante passo: l’illegittimità degli ulteriori atti adottati da amministratori eletti sottoposti alla sospensione di diritto. Infatti, pur dinanzi alla astratta possibilità di giungere a diverso inquadramento giuridico teorico, la soluzione appare garantire un principio fondamentale, l'effettività delle regole proprio di uno Stato di diritto.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
Il decreto penale di condanna previsto per sanzionare reati minori deve essere considerato come un “documento fondamentale” e di conseguenza va assicurata una traduzione scritta. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 12 ottobre nella causa C-278/16 (Sleutjes).