CIVILE

L'intervento volontario del terzo nel processo civile

LA QUESTIONE E' inammissibile, per difetto di legittimazione processuale, l'appello proposto dai genitori, quali l.r. del minore, avverso la sentenza di prime cure con la quale il Tribunale dichiarava il difetto di legittimazione passiva della Provincia relativamente ai danni subiti dal minore a seguito del sinistro verificatosi quando lo stesso giocava sotto la sorveglianza della mamma e cadendo dall'altalena dell'impianto giostre comunali.

Verbale di mediazione e impugnazione di delibera supercondominiale

Il termine decadenziale di trenta giorni previsto dalla legge ai fini della tempestività dell'azione ex art. 1137 c.c., relativa all'impugnazione della delibera dell'assemblea condominiale, subisce una interruzione a seguito della proposizione dell'istanza di mediazione e riprende nuovamente a decorrere, ai sensi dell'art. 5, comma 6, D.Lgs. n. 28 del 2010, a far data dal deposito del verbale presso la segreteria dell'organismo di mediazione. Di talché l'atto di citazione avente ad oggetto l'anzidetta impugnativa deve essere portato a notifica entro il termine di trenta giorni che deve decorrere nuovamente per una sola volta dal deposito del verbale conclusivo del procedimento di mediazione (l'osservanza dell'anzidetto termine rende tempestivo l'odierno gravame).

L'impugnazione delle delibere dei supercondomini

L'ANALISI DELLA DECISIONE La riforma del condominio : la Legge 11/12/12 n. 220 in G.U. 17/12/12, n. 293, ha modificato la disciplina degli immobili in condominio, riscrivendo in buona parte gli artt. dal 1118 al 1137 c.c. ed accorpando in un unico testo le norme e le pronunce maggiormente rilevanti in materia. Ha avuto, in tal modo, il merito di innovare diversi istituti afferenti a tale materia quali ad esempio i requisiti per la nomina, revoca ed obblighi dell'amministratore; i controlli e le sanzioni verso i morosi prevedendo anche l'inibizione alla fruizione dei servizi comuni per l'ipotesi di morosità protratta oltre i sei mesi; le parti comuni dell'edificio ed altri.

L'applicazione della 104 non è pregiudicata dalla diversità di sede operativa

E’ legittimo il provvedimento con il quale il datore di Lavoro ha assegnato presso le sedi diverse delle stazioni appaltanti (delle varie commesse aggiudicate), il proprio lavoratore ai fini dell’esecuzione della prestazione di vigilanza contrattualizzata. La fruizione dei benefici di cui alla L. 104/92 non sarebbe pregiudicata per il lavoratore dalla diversità delle sedi di lavoro non configurandosi sic et simpliciter come diversificazione delle unità produttive.  Non sarebbe suffragata la richiesta del ricorrente di essere incardinato presso la sede del committente ove è avvenuto il passaggio di cantiere e l’assunzione da parte della resistente e, conseguenzialmente, sarebbe illegittima la richiesta di risarcimento danni avanzata verso il terzo appaltatore, a titolo di culpa in eligendo e in vigilando, essendo il credito di lavoro afferente alle modalità di gestione del rapporto di lavoro, a cui il terzo sarebbe del tutto estraneo.

I benefici ex lege 104 limitano il potere datoriale di trasferimento

L'ANALISI DELLA DECISIONE La questio sottoposta alla disamina dei Giudici del Lavoro implica in primis la necessità di valutare se le diverse sedi presso le quali viene svolta l’attività della resistente, possano configurarsi come unità produttive; determinazione propedeutica alla presunta illegittimità del comportamento datoriale nell’assegnare e/o trasferire presso sedi diversi, da quella oggetto di passaggio di cantiere, il lavoratore beneficiario dei permessi di cui alla legge 104/92 senza l’acquisizione in via preventiva del suo assenso .  

PENALE

La differenza di età "notevole" integra la gravità dei fatti

Insussistenza In tema di reato p.e p. dall'art. 609 bis c.p., non può essere riconosciuto il requisito della minore gravità dei fatti quando vi sia una considerevole differenza di età tra agente e vittima e quando vi sia l'assenza di un rapporto paritario tra le stesse - come nel caso di specie - in quanto la vittima affetta anche da patologia che la rendeva particolarmente immatura e, quindi incapace di determinarsi con piena consapevolezza.

Persistenza degli obblighi di assistenza dopo la separazione

Negli obblighi di assistenza familiare ex art. 570, comma 1, c.p. rientrano altresì quelli di assistenza materiale intesi come rispetto ed appagamento delle esigenze economicamente valutabili dall'altro coniuge (aiuto nel lavoro, nello studio, nella malattia, ecc.) e la corresponsione dei mezzi economici necessari per condurre il tenore di vita della famiglia. Tale interpretazione è supportata dall'art. 143 c.c. dove il riferimento ai bisogni della famiglia non si esaurisce in quelli, minimi, al di sotto dei quali verrebbero in gioco la stessa comunione di vita e la stessa sopravvivenza del gruppo, ma possono avere, nei singoli contesti familiari, un contenuto più ampio, in base alle specifiche situazioni prese in esame. Obblighi che permangono in sede di separazione. Di talché, non occorre, ai fini del reato in parola, diversamente da quello previsto dall'art. 570, comma 2, c.p., la determinazione di uno stato di bisogno della persona avente diritto quale conseguenza della condotta violativa dei doveri di assistenza materiale di coniuge e di genitore. (Nella fattispecie si ravvisava il reato ex art. 570, comma 1, c.p., atteso che l'imputato aveva consapevolmente omesso di versare alla moglie l'assegno di mantenimento che aveva determinato concrete difficoltà a quest'ultima).

Concorso tra inquinamento e getto pericoloso di cose: inapplicabile il principio di specialità

La contravvenzione di getto pericoloso di cose può astrattamente concorrere con il reato specifico di cui all'art. 137, D.Lgs. n. 152 del 2006, non potendo applicarsi il principio di specialità, atteso che le due norme sono dirette alla tutela di beni giuridici diversi e sono fondate su diversi presupposti, in quanto esula dalla previsione della fattispecie sanzionata dal decreto legislativo del 2006 l'elemento ulteriore costituito dal fatto di avere cagionato offesa o molestia alle persone. La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p., tuttavia, postula una condotta attiva, di talché giammai potrebbe sanzionare il fatto del pubblico amministratore, che non manutiene correttamente l'impianto di depurazione.

Danneggiamento aggravato di beni pubblici

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il delitto di danneggiamento delle acque (635 -639 bis c.p.) può, almeno in astratto, concorrere, tutelando un bene-interesse di portata più generale (il patrimonio pubblico), con lo specifico reato di cui all'art. 137 D.Lgs. n. 152 del 2006, ma è indubbio che al fine della configurabilità dello stesso occorra un quid pluris , costituito dalla prova di un danno al bene pubblico.

AMMINISTRATIVO

Bonifica di siti inquinati e legittimità dell'ordinanza sindacale

Ai fini della rimozione di rifiuti abbandonati su terreni di proprietà privata, il requisito della colpa può consistere nell'omissione delle cautele e degli accorgimenti che l'ordinaria diligenza suggerisce ai fini di un'efficace custodia a tutela della salute pubblica, precisando tuttavia che "il dovere di diligenza che fa capo al titolare del fondo non può spingersi sino al punto da richiedere una costante vigilanza, da esercitarsi giorno e notte, per impedire ad estranei di invadere l'area e di abbandonarvi rifiuti".

Ordinanza di rimozione rifiuti: è illegittima senza la colpa del proprietario del fondo

L'ANALISI DELLA DECISIONE Le ordinanze sindacali di necessità ed urgenza si connotano per il loro carattere atipico, limitandosi la fonte attributiva del potere ad individuare i presupposti e le materie che possono costituirne l'oggetto, nonché l'organo competente ad assumerle, rimettendo poi al prudente apprezzamento di quest'ultimo il loro concreto contenuto (Consiglio di Stato, 29 aprile 1991, n. 700, nonché id., 7 ottobre 2008, n. 4812), soggetto ex post alle verifiche di legittimità del giudice amministrativo, sulla scorta dei principi fissati nel tempo dal Giudice delle Leggi.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Armi

    Ambiente e territorio

    Appalti

  2. c

    Condominio

    Contratto di lavoro

    Concorrenza

    Contratto

    Circolazione stradale

    Competenza e giurisdizione

  3. e

    Edilizia e urbanistica

    Elezioni

    Espropriazioni

  4. f

    Famiglia e filiazione

  5. i

    Immobili

    Immigrazione e stranieri

  6. l

    Lavoro e formazione

  7. o

    Obbligazioni

  8. p

    Processo civile

    Procedimenti speciali

    Processo penale

    Prova penale

    Processo

  9. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro la persona

    Reati contro la famiglia

    Reati ambientali

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro l'amministrazione della giustizia

    Reati informatici

    Reato

    Rifiuti e residui

  10. s

    Stupefacenti

    Sanità e bioetica

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