PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA
Il quadro che emerge leggendo la relazione sull’amministrazione della giustizia nel 2016 del Presidente della Cassazione Giovanni Canzio e quella sullo stato della giustizia del Ministro Andrea Orlando si dibatte tra l’aspirazione a raggiungere una dimensione sovranazionale e i problemi più minuti legati alla sua organizzazione interna. Sullo sfondo lo “spettro” , secondo Giuliano Fonderico, che la contrazione dei nuovi giudizi sia dipesa anche dalla crisi economica che ha ridotto le risorse da destinare al contenzioso.
PRASSI
In primo piano nell’agenda delle attività svolte nel 2016 è rimasta l’attuazione di nuovi modelli organizzativi e di funzionamento degli uffici centrali e periferici sotto il profilo normativo e sotto quello dell’innovazione organizzativa. Nonostante la scopertura degli organici in magistratura il sistema giustizia registra risultati positivi.
Processo telematico, inammissibilità dell'appello, mediazione e nuova organizzazione del lavoro. Sono queste le fondamenta su cui è stata costruita la possibilità di incidere sull'arretrato che paralizzava l'attività dei tribunali, nonostante i magistrati italiani siano ai primi posti per produttività e qualità del lavoro.
L’azione riformatrice ha mosso i suoi passi attraverso l’introduzione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto e con la depenalizzazione, attraverso i Dlgs 18 gennaio 2016 n. 8 e 9, di alcune fattispecie criminose mentre altre sono state derubricate a illeciti puniti con sanzioni pecuniarie civili.
Italiani e stranieri si dividono equamente gli ingressi negli istituti penali minorili, utilizzati come misura cautelare piuttosto che come esecuzione della pena. I due terzi delle presenze riguarda “giovani adulti”. Un fenomeno che preoccupa sono le “stese”: per il Procuratore Generale Luigi Riello rappresentano il nostro terrorismo.
GIURISPRUDENZA
Una settimana ricca di sentenze su vari fronti. In campo civile spicca la decisione che stabilisce che il giudice può cercare la madre rimasta anonima; per il penale la Cassazione ha deciso per la testimonianza libera nei confronti del coimputato assolto; sul versante Tar è stato sospeso il bando di un comune per l'affidamento dei servizi legali col criterio di aggiudicazione del massimo ribasso, perché non più possibile alla luce del nuovo Codice degli appalti pubblici.
CIVILE
LEGISLAZIONE
L’Italia, con l’attuazione della direttiva 2014/104/Ue del 26 novembre 2014, recepisce le norme europee che regolano le azioni per il risarcimento del danno in caso di violazione delle disposizioni del diritto della concorrenza.
Lo scopo del diritto europeo, in tema di concorrenza, è anche quello di consentire alle imprese di ricevere un pieno risarcimento per il danno emergente e per il lucro cessante subito a causa dell'azione di un cartello nel loro settore. Senza una legislazione dell'Unione, le azioni per il risarcimento sono disciplinate da norme e procedure degli Stati membri.
GIURISPRUDENZA
Sulla possibilità per il giudice di interpellare, su richiesta del figlio, la madre che in occasione del parto ha dichiarato di non voler essere nominata, ai fini di una eventuale revoca di tale dichiarazione, si sono espresse le sezioni Unite, con la sentenza n. 1946 del 2017
Hanno statuito le sezioni Unite che sono irrilevanti, per l'applicazione in concreto della norma come emendata dalla Corte costituzionale, le omissioni del legislatore, essendo compito, in tale caso, del giudice predisporre, di volta in volta, il procedimento più opportuno e rispettoso delle tutele suggerite dalla Consulta.
lI curatore fallimentare ha legittimazione attiva unitaria, in sede penale come in sede civile, all'esercizio di qualsiasi azione di responsabilità sia ammessa contro gli amministratori di qualsiasi società, e quindi nella specie decisa pure della società a responsabilità limitata, anche per i fatti di bancarotta preferenziale commessi mediante pagamenti eseguiti in violazione del pari concorso dei creditori. Lo ha detto la Cassazione con la sentenza n. 1641 del 23 gennaio 2017.
La decisione suscita interesse non soltanto per l'importante principio di diritto affermato, ma anche per il vaglio delle varie questioni che ha incontrato per giungervi e pure per la generale applicabilità del tipo di prescrizione, da reato anziché da puro fatto illecito, in questa azione di responsabilità.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La Consulta con la sentenza n. 21 del 2017 ha dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 197-bis, comma 6, del codice di procedura penale, nella parte in cui prevede l'applicazione dell’obbligo di assistenza difensiva e necessità di riscontri esterni a supporto delle dichiarazioni anche per le persone nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” divenuta irrevocabile.
Assegnare a questa posizione processuale la dignità di una testimonianza - senza le garanzie difensive nel corso dell'esame e senza l'onere del criterio di valutazione - equivale a conferire alle sentenze di assoluzione che dichiarino l'insussistenza del fatto la capacità di segnare una cesura irreversibile tra il dichiarante e i fatti oggetto di accertamento aliunde.
AMMINISTRATIVO
L'esercizio del soccorso stradale costituisce attività di pubblico e generale interesse anche ai fini della qualificazione in termini di organismo di diritto pubblico. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza n. 108 del 16 gennaio 2017.
Nel caso risolto dalla quinta sezione l’attività (soccorso stradale) svolta da una società di proprietà di un ente pubblico (l’Aci) è stata qualificata in termini di interesse generale, a prescindere dal fatto di operare nell'ambito di un mercato concorrenziale. La soluzione, contrastante con altri precedenti, risulta argomentata in termini ragionevoli.