CIVILE
LA QUESTIONE In materia di onere della prova, anche nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, si applica il principio per cui il creditore che agisce per la risoluzione, il risarcimento o per l'adempimento deve solo provare la fonte negoziale o legale del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell'inadempimento della controparte.
L'ANALISI DELLA DECISIONE In tema di obbligazioni, colui che agisce per l'accertamento del diritto a ricevere il pagamento delle prestazioni effettuate, deve provare di aver reso la prestazione oggetto del contratto, mentre resta in capo al debitore l'onere della prova relativo al pagamento della prestazione o ad eventuali fatti modificativi ed estintivi della pretesa creditoria.
LA QUESTIONE Una volta che il decreto ingiuntivo, notificato e non opposto nel termine, sia divenuto titolo esecutivo irrevocabile, non vi è luogo a pronunciare una sentenza di condanna sul merito della pretesa creditoria.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il giudicato trova applicazione anche in riferimento al decreto ingiuntivo di condanna al pagamento, il quale, ove non sia proposta opposizione, acquista efficacia di giudicato non solo in ordine al credito azionato, ma anche in relazione al titolo posto a fondamento del credito, precludendo ogni ulteriore duplicazione del titolo, come una sentenza di condanna sul merito della pretesa creditoria.
LA QUESTIONE Discende dalla generale normativa codicistica la responsabilità del direttore dei lavori affidati a seguito di licitazione privata per aver ecceduto i limiti del mandato, commissionando in forma verbale lavori ulteriori per i quali non sia stato pagato il corrispettivo.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Un'impresa titolare di un contratto di appalto per l'esecuzione di opere in un'amministrazione sanitaria, aveva convenuto quest'ultima innanzi al Tribunale per il mancato pagamento di alcuni lavori extra negozio commissionati in forma verbale dal direttore dei lavori che le aveva poi anche contabilizzate, senza tuttavia che la stazione appaltante decidesse di corrisponderne il relativo importo, postulandone il relativo diritto, se del caso, a titolo di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c.
PENALE
LA QUESTIONE La manomissione dello sportello bancomat tramite inserimento di uno skimmer e di una videocamera integra i reati p. e p. dagli articoli 615 te r c.p. (Accesso abusivo di un sistema informatico) e 617 quinquies c.p. (Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche).
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Collegio romano tratta una vicenda relativa alla accertata manomissione di uno sportello bancomat, avvenuta attraverso l'apposizione di uno skimmer e di una microcamera, al fine di clonare le carte di debito e di credito degli ignari utenti e di svuotarne i relativi conti corrente, prendendo in considerazione il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico previsto e punito dall'art. 615- ter co. 2 c.p. e quello di installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche sanzionato dall'art. 617- quinquies co. 2 c.p.
AMMINISTRATIVO
LA QUESTIONE In tema di assunzioni nella P.A., l'indizione di un nuovo concorso, in luogo del ricorso alla graduatoria di una precedente selezione, configura una scelta che è frutto di valutazioni discrezionali della P.A. Onde, trattandosi di interessi legittimi, il relativo ricorso appartiene alla giurisdizione amministrativa.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il principio della prevalenza dello scorrimento delle graduatorie non si afferma in maniera assoluta ed incondizionata in quanto sono individuabili, nella realtà fattuale, situazioni in cui la tutela dell'interesse pubblico può essere assicurata soltanto attraverso l'indizione di nuove procedure concorsuali. Attraverso una precisa e puntuale motivazione, ll'Amministrazione deve rendere palese le preminenti ragioni di tutela del "bene comune" che imporrebbero il sacrificio di precise aspettative da parte degli idonei ad essere inseriti nei ruoli organici dell'apparato amministrativo.
LA QUESTIONE In tema di requisiti di solidità economico-finanziaria, l'espressione "idonee referenze bancarie", ove riportata nei bandi di gara pubblica senza ulteriori precisazioni, deve essere interpretata dagli istituti bancari nel senso che essi devono riferire sulla qualità dei rapporti in atto con le società, per le quali le referenze sono richieste.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Nel caso in cui la lex specialis di gara preveda la produzione di due referenze bancarie, il deposito di una sola deve essere giustificato con l'attestazione "formale" delle relative motivazioni e, qualora non siano ritenute congrue dall'Amministrazione Appaltante, la stessa potrà chiedere un'integrazione documentale, come previsto nella Parte 1 dell'allegato XVII del Codice dei Contratti Pubblici.