PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA Il professor Alessandro Corneli “entra” nella Relazione che pochi giorni fa il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza ha presentato al Parlamento e ne analizza dati e contenuti. Il documento fotografa dieci anni impegnativi per tutti i sistemi di intelligence che per diversi motivi interagiscono in modo sempre più stretto. Dall'attività dell'Isis ai focolai di guerra nel vicino Oriente, dalla recessione economico-finanziaria alla diffusione delle idee “sovraniste”.
L’eccessiva durata di una procedura di liquidazione amministrativa e la mancanza di rimedi interni, dovuta all’impossibilità di invocare la legge Pinto per ottenere un indennizzo a causa della lunghezza dell’iter, sono in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Lo ha stabilito la Cedu con la sentenza 11 gennaio 2018, ricorso n. 38259/09.
LEGISLAZIONE
La legge 4/2918 si compone di 13 articoli. Si tratta di disposizione che vanno dal sequestro conservativo, passando dai servizi di assistenza agli orfani, fino ad arrivare al cambio di cognome per le vittime.
Dal fuori ruolo dei magistrati applicati al Csm, passando alla riscossione, fino ad arrivare al patrocinio alle magistrature superiori: sono questi i temi trattati in questo inserto
Con la mappa del provvedimento gli articoli della legge 4/2018 in sintesi.
La scelta del legislatore di aggravare la sanzione anche tenendo conto del vincolo cessato tra colpevole e vittima trova ragione nell’allarme sociale procurato da alcuni delitti commessi da soggetti che non avevano accettato la definitiva conclusione di un rapporto di coppia per volere dell’altro partner, così divenuto obiettivo della loro furia omicida.
Si fa carico al Pm di verificare se vi siano figli minorenni o comunque economicamente non autosufficienti e, se ve ne sono, di chiedere in ogni stato e grado del giudizio il sequestro conservativo dei beni mobili o immobili dell’imputato o delle somme o cose a lui dovute. Il sequestro dei beni è disposto a garanzia dei danni civili subiti dai figli delle vittime.
Si prevede una innovativa estensione degli effetti della deroga ai limiti di reddito previsti per l’ammissione al gratuito patrocinio, non solo al procedimento penale per il fatto omicidiario che ha reso orfano il minore o il maggiorenne non autosufficiente economicamente, ma anche a tutti i procedimenti civili derivanti dal reato.
Con il comma 2 dell’articolo 5 il legislatore opera un’aggiunta che, nel procedimento di applicazione della pena su richiesta, introduce un accertamento incidentale sui presupposti per dichiarare l’indegnità dell’imputato che patteggia, obbligatorio per il giudice e che esorbita dall’ambito dell’accordo tra le parti.
Il rafforzamento della legge n. 4 del 2018 opera anche mediante l’introduzione dell’articolo 463- bis nel codice civile. Viene introdott o
l
’i stituto della “sospensione della successione”.
In particolare, sono sospesi dalla successione il coniuge, nonché la parte dell’unione civile, indagati per l’omicidio volontario o tentato nei confronti dell’altro partner.
Il legislatore indica le attività necessarie perché sia data attuazione agli articoli 8 e 9 della direttiva 2012/29/Ue. Prevede che lo Stato, le regioni e le autonomie locali, secondo le rispettive attribuzioni, possono promuovere e sviluppare presidi e servizi pubblici e gratuiti di informazione e orientamento in materia di diritti e di servizi organizzati.
GIURISPRUDENZA
L'anonimato del whistleblower è assicurato in ambito disciplinare e non penale. La tenuità del fatto non elimina le sanzioni per l'ente. Per i rumori non risponde il locatore. Non sono cumulabili indennità e risarcimento del danno al dipendente pubblico. Sono alcuni dei principi espressi dai giudici penali, civili e amministrativi in settimana.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
La controversia sui compensi dopo che è stata incardinata rimane assoggettata al rito sommario speciale ex articolo 14 del Dlgs 150/2011 indipendentemente della contestazioni mosse dal cliente nei confronti del legale, delle prestazioni eseguite e in ordine all’an debeatur. L’oggetto della controversia è rappresentato dalla domanda di condanna del cliente al pagamento delle spettanze giudiziali dell’avvocato.
PENALE
GIURISPRUDENZA
È a questo punto che interviene la decisione della Corte costituzionale che, con la sentenza 6 febbraio-2 marzo 2018 n. 41, ha chiuso la faglia critica, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’articolo 656, comma 5, del codice di procedura penale, nella parte in cui si prevede che il pubblico ministero sospenda l’esecuzione della pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non superiore a tre anni, anziché a quattro anni.
La Corte costituzionale allinea la disciplina dell’affidamento in prova “allargato” e della sospensione dell’ordine di carcerazione, adottando una soluzione già fatta propria dalle modifiche normative contenute nello schema di Dlgs di riforma dell’ordinamento penitenziario già licenziato con i pareri resi dalle Camere sullo scorcio della legislatura conclusa .
Il nuovo assetto della sospensione dell’ordine di carcerazione uscito dal crogiolo costituzionale non contribuisce a dipanare una criticità che riguarda l’applicabilità, all’affidamento in prova allargato, del meccanismo, disciplinato nell'articolo 51- bis , ordinamento penitenziario. In questo caso, a stretto rigore, la decisione passa al magistrato di sorveglianza.
AMMINISTRATIVO
L’interdittiva antimafia, per la sua natura cautelare e per la sua funzione di massima anticipazione della soglia di prevenzione, non richiede la prova di un fatto, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali non sia illogico o inattendibile ritenere la sussistenza di un collegamento con organizzazioni mafiose o di un condizionamento da parte di queste. Lo stabilisce il Tar Campania con la sentenza 1017/2018.
I giudici campani compiono un interessante passo ulteriore, affrontando di petto
il tema della compatibilità con la Convenzione europea dei diritti
dell’Uomo. La pronuncia del Tar conferma come in materia di informative antimafia sia in corso il consolidamento di orientamenti di maggior rigore, sia in termini di applicazione sia di ratio di fondo.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
Con la sentenza depositata il 22 febbraio 2018 nel caso Libert contro Francia (ricorso n. 588/13), Strasburgo è intervenuta attenuando la tutela della privacy a vantaggio del datore di lavoro, pur chiarendo la necessità del pieno rispetto degli obblighi informativi circa i controlli verso i lavoratori.