PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA
Scarsa fiducia popolare nei confronti della politica e crescente astensionismo nelle elezioni. Sono campanelli d’allarme a cui bisogna rispondere utilizzando anche strumenti del diritto per dare vita a norme legislative efficaci e che garantiscano la presenza di un sistema dei partiti davvero coerente con le attuali esigenze della nostra democrazia. Lo sostiene il professor Giulio M. Salerno secondo il quale i rischi potrebbero essere gravi: populismo e impotenza di quei corpi sociali indispensabili nel mediare tra istanze della collettività e decisioni pubbliche. Il progetto che si è arenato al Senato è un buon punto di partenza che la prossima legislatura non deve farsi scappare.
GIURISPRUDENZA
Palazzo Spada rincara la dose, non solo conferma e rafforza gli annullamenti del regolamento sulle specializzazioni quanto alle materie e all'esigenza di colloquio, ma ne aggiunge un altro, coll'azzerare la sanzione disciplinare maldestramente inserita nell'articolato. Il Consiglio di Stato si è così pronunciato con la sentenza n° 5575/2017 in ordine agli appelli proposti avverso le tre decisioni assunte tutte dalla sezione I del Tar Lazio in data 14 aprile 2016.
Il giudizio negativo espresso dai giudici di Palazzo Spada implica un profondo ripensamento della disciplina sulle specializzazioni, con l’adozione di parametri che siano il frutto di una scelta di merito, ma che rispettino anche i criteri di effettività, congruità e ragionevolezza. Insomma, sembra di capire, è tutto da rifare.
Dal regolamento specializzazioni degli avvocati, passando per la prescrizione nella fattispecie collegata al risarcimento alle vittime, fino ad arrivare alla videosorveglianza vietata per le aule universitarie: sono queste le questioni oggetto di attenzione dei diversi giudici interni e internazionali.
LEGISLAZIONE
Con la legge 165/2017 il Parlamento si dota di un sistema unico per Camera e Senato su base proporzionale. Il provvedimento consta di sei articoli e quattro allegati.
La governabilità non è tra gli obiettivi della legge 165/2017 intesa come potenziale stabilità , continuità e omogeneità di governo fondata su una sostanziale investitura diretta da parte del corpo elettorale dell’esecutivo.
Il legislatore ha fatto il suo dovere e l’ha fatto in poco tempo, in condizioni politiche assai difficili (ha dato al paese una legge vera e propria, non moncherini contraddittori frutto di sentenze della Corte costituzionale). Si tratta di una legge che è stata votata da due dei tre poli dell'attuale sistema partitico più alcune forze politiche più piccole.
Il sistema elettorale introdotto dalla legge Rosato-Fiano è pressoché lo stesso per la Camera e per il Senato. La differenza rimasta è che la ripartizione dei seggi proporzionali è effettuata a livello nazionale alla Camera e a livello regionale al Senato. L’elezione del Senato su base regionale è una prescrizione costituzionale.
L’elettore trova anche, riportata nella parte esterna della scheda, una spiegazione di come si vota. Alcuni critici hanno ironizzato sul fatto che la scheda contenga “istruzioni d’uso”, come se fosse una dimostrazione delle presunte complicazioni del sistema. Ma non si tratta di una invenzione del legislatore: basta vedere la scheda utilizzata in Germania.
Il governo Gentiloni ha inviato alle Camere il 23 novembre 2017 lo «Schema di decreto legislativo recante determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica», un volume di 313 pagine. Per evitare polemiche ha fatto propria, dopo qualche discussione, la proposta di una commissione di esperti.
Le nuove disposizioni ribadiscono l’obbligo del deposito dello statuto per i partiti iscritti nel registro istituito dal decreto legge 149/2013 (ai fini dell’accesso alle detrazioni fiscali per le donazioni private e ai contributi del 2 per mille ai partiti); per quelli non iscritti nel registro, introducono l’obbligo di presentare una «dichiarazione di trasparenza».