PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA Nel 1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, realizzato dal Censis con Federsicurezza e presentato a fine giugno, emerge un dato chiaro e preciso: la sensazione di paura è in aumento. Il Rapporto, ci spiega Alessandro Corneli, ha la funzione principale di esporre su basi statistiche rafforzate da valutazioni economiche la domanda e l’offerta di sicurezza a livello di mercato in un contesto in cui tradizionalmente la fornitura del bene-sicurezza è riservata allo Stato e alle Forze di polizia, ma che in questi anni sta vedendo il forte incremento dei servizi privati (videosorveglianza, allarmi, scorte) legato anche ai tagli della spesa pubblica e alla esternalizzazione di alcune funzioni.
IL CONTENUTO IN SINTESI Con una risposta a quesito del 18 giugno scorso la Direzione generale della giustizia civile del ministero della Giustizia è ritornata sulla cosiddetta “doppia indennità di udienza” che spetta ai giudici di pace. Nelle massime al provvedimento, prot. 123990.U, emesso dagli Uffici di Via Arenula che qui si riportano si chiariscono i contenuti della nuova regolamentazione. Completa, infine, il servizio sui recenti orientamenti l’analisi delle questioni connesse all’istituto di Eugenio Sacchettini.
PRASSI
La doppia indennità per l'udienza civile può essere riconosciuta anche nel caso in cui il Got abbia dato lettura in aula dell'ordinanza inserita nel processo verbale oltre le cinque ore dall'inizio dell'udienza giornaliera, tenendo conto, a tal fine, degli orari di apertura e chiusura del dibattimento risultanti dal numero di ruolo.
GIURISPRUDENZA
In materia di abusi edilizi, se manca un giudizio di condanna, non è mai possibile procedere alla confisca urbanistica. Nel reato di oltraggio a pubblico ufficiale, la presenza di più persone va provata. L'avvocato che svolge la sua professione contemporaneamente in forma associata e individuale, al fine di evitare il pagamento dell'Irap per tale ultima attività, deve dimostrare di non avvalersi dell'altrui competenza e organizzazione. Sono alcuni dei temi sotto la lente questa settimana.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
La sentenza delle sezioni Unite civili, 20 giugno 2018 n. 16303, affronta il tema dell‘usura, di come va verificata e dei rapporti svoltisi, in tutto o in parte, nel periodo anteriore all'entrata in vigore delle disposizioni di cui all'articolo 2 bis Dl n. 185 del 2008.
Le Cms, essendo rilevate separatamente secondo grandezze non omogenee rispetto al tasso degli interessi - ha così concluso la Suprema Corte - devono dunque essere oggetto di separata comparazione in confronto a quella riguardante i restanti elementi rilevanti ai fini del tasso effettivo globale di interesse, espressi nella misura del Tegm.
PENALE
LEGISLAZIONE
Con il decreto legislativo 65/2018 viene attuata la direttiva (Ue) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione.
Preoccupa la spaventosa esiguità delle risorse messe in campo, soprattutto per quanto concerne il settore pubblico che dovrebbe sopportare elevati costi (non stimati adeguatamente) in modo da poter dare concreta attuazione alle misure previste dal decreto.
GIURISPRUDENZA
La confisca prevista dall’articolo 12- sexies del decreto legge 8 giugno 1992 n. 306 non può essere disposta in relazione ai beni acquistati dal condannato «dopo» la sentenza di condanna giacché, da un lato, si vanificherebbe ogni distinzione della disciplina di tale tipo di confisca con quella delle misure di prevenzione e, dall’altro, si attribuirebbero al giudice dell’esecuzione compiti di accertamento tipici del giudizio di cognizione. In ogni caso, anche per gli acquisti effettuati «prima» del passaggio in giudicato della sentenza l’assoggettabilità a confisca riguarda quegli incrementi verificatisi a «ragionevole distanza» da esso, mentre quelli molto antecedenti possono essere estranei al reato. Lo prevede la Cassazione, sentenza 1947/2018.
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
L'Adunanza plenaria con la sentenza n. 9 del 2018 dà il via libera ai manager stranieri a capo dei musei italiani. Secondo il massimo consesso amministrativo, l'esclusione di un cittadino Ue violerebbe le regole europee .
Va imputato al legislatore il fatto di non aver risolto in modo definitivo il problema, lasciando in vigore una norma che, al di là della soluzione di singoli casi, ha una tecnica difficilmente conciliabile con il diritto europeo: il nostro sistema avrebbe bisogno di leggi nazionali chiare, precise e conformi alle regole Ue, non discipline da disapplicare.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La Corte di giustizia dell'Unione europea c on la sentenza depositata il 5 giugno, nella causa C-210/16, è intervenuta a individuare il soggetto responsabile del trattamento dati nel caso di attivazione di una fanpage su Facebook.
Con un'importante sentenza depositata il 28 giugno, la Corte europea dei diritti dell'uomo sul contrasto tra libertà di stampa e diritto all'oblio ancora una volta, fa pendere l'ago della bilancia a vantaggio della libertà di espressione, garantendo la tutela degli archivi degli organi di informazione.