PRIMO PIANO

EDITORIALE

Legittima difesa, contro le insicurezze non serve una novella

IL TEMA DELLA SETTIMANA La difesa è sempre legittima. Si legge su certe magliette, ma non è certo da questa sintesi che si può partire per rivedere la legge sulla legittima difesa. La riforma, fallita nella precedente legislatura, è ora ripresa nell’attuale. Il professore Tullio Padovani analizza le varie proposte distribuite tra le due camere: pur nella loro relativa diversità esse sono accomunate da una “cifra” che ne rappresenta il baricentro, andare a toccare la scriminante nel limite della proporzione tra offesa e difesa.

GIURISPRUDENZA

Partiti politici: così rimborsi e sostegni vanno in tribunale

Dal caso della Lega Nord ai versamenti dei parlamentari del Partito democratico: le forze politiche - ancorate sempre di più all’inadeguato quadro giuridico dell’associazione non riconosciuta - sono soggette a verifiche in sede penale, civile e contabile. Aumentare la trasparenza e la partecipazione è ormai una necessità per l’ordinamento.

La confisca di valore estesa anche ai coobbligati per l’intero importo del profitto del reato

La Suprema Corte ribadisce che, in tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, deve ritenersi legittimo, nel caso in cui si proceda a carico di più soggetti ritenuti concorrenti nel medesimo reato, e in cui il denaro sia confluito nell'ente, che il provvedimento sia disposto per l'intero importo corrispondente al profitto o al prezzo del reato nei confronti anche di uno solo dei suddetti concorrenti (e non in misura eccedente la quota del profitto attribuibile a ciascuno). Inoltre, pone l'accento sulla “coesistenza” del sequestro finalizzato alla confisca per equivalente rispetto a quella diretta, rendendosi così superflua la necessità di un'autonoma valutazione da parte del giudice quando si passi da una confisca all'altra.

Il sequestro per “equivalente” è mezzo alternativo

Per i giudici di legittimità correttamente il Tribunale nel condannare gli imputati e nel decidere sull’ applicazione della richiesta, ha valutato giustamente l’applicazione della confisca in via diretta, poiché nel patrimonio del partito erano confluiti i rimborsi elettorali fraudolentemente ottenuti.

Scatta la misura in forma diretta quando il prezzo dell’illecito sia rappresentato solamente da somme di denaro

Con questa decisione proprio partendo dal rapporto progressivo della confisca diretta e di quella (sussidiaria) di valore, la Suprema corte ribadisce che qualora il profitto del reato sia rappresentato da denaro, in ragione della sua fungibilità, nella confisca diretta viene meno (in modo non condivisibile) il nesso di pertinenzialità diretta con il reato, non dovendo il relativo sequestro colpire le medesime specie monetarie illegittimamente percepite, ma la somma corrispondente al loro valore nominale, ovunque venga rinvenuta.

Fungibilità del denaro annebbia il requisito della pertinenzialità

Se il profitto derivante da reato è costituito da denaro, la confisca delle somme depositate sul conto corrente bancario, di cui il soggetto abbia la disponibilità, deve essere qualificata come “diretta” e, in considerazione della natura del bene, non necessita della prova del nesso di derivazione tra la somma materialmente oggetto dell’ablazione e il delitto.

Non una promessa, ma un impegno a carattere giuridico

Diversamente da come ha deciso la corte di Napoli, la dichiarazione resa dal deputato o dal senatore non costituisce una semplice promessa di pagamento ma autonoma fonte di obbligazione in quanto contiene un impegno attuale e preciso al trasferimento patrimoniale: si tratta, quindi, di un onere a carattere giuridico.

CIVILE

LEGISLAZIONE

Tornano le causali, tranne per il settore dell’agricoltura

Con le nuove disposizioni è stato reintrodotto l’obbligo dell’indicazione delle motivazioni per le quali viene stipulato un contratto a tempo determinato, in tutti i casi in cui questo abbia una durata maggiore di 12 mesi, oppure quando il successivo rinnovo di un contratto a tempo determinato arrivi fino a dodici mesi.

No allo split payment per le prestazioni di servizi rese alle Pa

L’esclusione dello split payment riguarda i professionisti che operano con le pubbliche amministrazioni e le loro controllate, nonché con le società quotate al Fitse Mib. In particolare, il decreto prevede che il meccanismo della scissione dei pagamenti non trovi più applicazione per tutti i compensi che sono assoggettati a ritenuta.

GIURISPRUDENZA

Tutela della proprietà e diritto di abitazione vanno contemperati

Il tribunale di Roma ha superato l’eccezione di carenza della giurisdizione ordinaria formulata dalla difesa erariale in sede di memoria conclusionale, evidenziando come l’attrice non avesse impugnato atti amministrativi né censurato condotte della Pa, e avesse agito a tutela dei propri diritti soggettivi di proprietà e di iniziativa economica privata.

PENALE

GIURISPRUDENZA

In caso di autoriciclaggio scatta la non punibilità se beni o utilità del delitto sono utilizzati in modo diretto

Prosegue l'opera di ricostruzione e puntualizzazione da parte della Cassazione in ordine alla fattispecie dell'autoriciclaggio (articolo 648 ter1, del Cp), che, come è noto, punisce le attività di impiego, sostituzione o trasferimento “in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative”, di beni o altre utilità commesse dallo stesso autore del delitto presupposto (qualsivoglia delitto non colposo) che abbiano comunque la caratteristica specifica di essere idonee ad “ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza delittuosa”.

Sulla “clausola” la Cassazione esprime un principio restrittivo

I due profili significativi si rinvengono nelle particolari caratteristiche della condotta di “riutilizzo” del profitto illecito. Sotto il primo, rilevano solo le condotte di reimpiego in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative. Sotto l’altro, la condotta di “trasferimento” deve avere una concreta e idonea capacità dissimulatoria.

AMMINISTRATIVO

Sulle convenzioni a permesso di costruire non si applicano le regole del fallimento

Alla convenzione urbanistica – in quanto soggetta all’applicazione dei principi civilistici ex articolo 11 della legge 241/1990 - non si applica l’articolo 72 della legge fallimentare che attribuisce al curatore il potere di liberare il fallimento da eventuali vincoli contrattuali in atto, attraverso lo scioglimento del contratto. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato n. 4251 del 2018.

Accordi sostitutivi inquadrati secondo principi civilistici

Il più giovane diritto amministrativo ha beneficiato del frequente richiamo all’applicabilità dei principi civilistici, soprattutto quando sono emersi istituti che risultano comunque caratterizzati dalla necessità di garantire il rispetto della posizione del privato, non più solo suddito ma attore consapevole nell’ambito di procedimenti amministrativi.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

Residenza abituale del minore è il luogo in cui si trova il centro della sua vita, spetta al giudice individuarlo

L’articolo 8, par. 1, del regolamento (Ce) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni su matrimoni e responsabilità genitoriale, per la Corte di giustizia, sentenza 28 giugno 2018, dev’essere interpretato nel senso che la residenza abituale del minore corrisponde al luogo in cui si trova di fatto il centro della sua vita. Spetta al giudice nazionale determinare tale il luogo al momento della proposizione della domanda concernente la responsabilità genitoriale

Elenco di tutti gli argomenti

  1. c

    Comodato

    Contratto

  2. e

    Elezioni

    Edilizia e urbanistica

  3. f

    Famiglia e filiazione

  4. g

    Giurisdizione

  5. l

    Lavoro e formazione

  6. p

    Proprietà

  7. r

    Reati contro il patrimonio

    Reati societari

    Responsabilità e risarcimento

    Reato

    Reati contro la persona

    Reati contro la pubblica amministrazione

  8. s

    Sicurezza pubblica e forze di polizia

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