PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA Uno stato democratico ha un sistema di giustizia nel quale si assicurano spazi di libertà ai cittadini; uno stato autoritario restringe questi ambiti. Giorgio Spangher, presidente dell’Associazione tra gli studiosi del processo penale, ci parla della stretta correlazione tra ideologia statuale e modelli della giustizia penale e di come, sempre di più, si assista al consolidarsi di sollecitazioni e pulsioni che richiedono risposte forti spesso non proporzionate alle questioni che si prospettano e a scapito della tutela della persona.
LEGISLAZIONE
Il Dl “Genova” è legge (16 novembre 2018 n. 130) e contiene le disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.
Il passaggio parlamentare non ha inciso sulla struttura degli interventi. Si è provveduto a cercare di consolidare le singole sezioni, in parte attraverso la correzione (invero in termini di integrazione) delle norme approvate in via di urgenza, in parte attraverso l’introduzione di nuove disposizioni aventi analoga finalità rispetto alle tematiche preesistenti.
Nella volontà del legislatore non parrebbe trattarsi di una nuova ipotesi di sanatoria speciale quanto di un meccanismo di incentivazione per la conclusione dei procedimenti di eccezionale regolarizzazione ancora pendenti, introducendo semplificazioni e agevolazioni. In particolare si prevede una disciplina acceleratoria speciale per la chiusura di condoni.
GIURISPRUDENZA
Sulla questione del fine vita, la Consulta rimanda di un anno invitando il legislatore a intervenire. Niente tenuità per l'esercizio abusivo della professione forense. In caso di causa persa in partenza, il cliente non ha diritto al risarcimento. Sono alcuni dei temi di rilievo affrontati in settimana.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Il riconoscimento del danno non patrimoniale quale conseguenza delle immissioni illecite prodotte dalla condotta della convenuta, lungi dal ristorare un danno in re ipsa , costituisce il frutto di un apprezzamento dei concreti e rilevanti disagi prodotti in danno dei vicini. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza 23754 del 1 ottobre 2018.
La Corte era già intervenuta sul danno non patrimoniale da immissioni con le sezioni Unite 2611/2017. In quella occasione è stato affermato che l’assenza di un danno biologico documentato non osta al risarcimento di quello non patrimoniale, se sono lesi il diritto al normale svolgimento della vita familiare e alla piena esplicazione delle proprie abitudini quotidiane.
PENALE
GIURISPRUDENZA
In tema di reati tributari, la disposizione di cui al comma 2 dell’articolo 12- bis del decreto legislativo 10 marzo 2000 n. 74, introdotta dal decreto legislativo n. 158 del 2015, secondo cui la confisca diretta o di valore dei beni costituenti profitto o prodotto del reato «non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all’erario anche in presenza di sequestro», deve essere intesa nel senso che la confisca può essere adottata anche a fronte dell’impegno di pagamento assunto, producendo tuttavia effetti solo ove si verifichi l’evento futuro e incerto costituito dal mancato pagamento del debito. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza 50157 del 2018.
Tale conclusione è coerente con la finalità della misura, che non può certo risolversi in una sorta di duplicazione sanzionatoria, nel caso in cui il debito tributario sia stato assolto, anche solo in parte: il progressivo pagamento di quanto dovuto porta con sé la graduale riduzione del quantum del sequestro.
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
Sugli atti e provvedimenti in autotutela di polizia demaniale sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo. Lo ha detto il Tar Bari con la sentenza 1475/2018.
Il Tar bene ha fatto a trattenere la giurisdizione. Tuttavia, il titolo in base al quale affermare la giurisdizione del Ga non poteva considerarsi quello ex articolo 133, comma 1, lettera b) , del Cpa, ma la posizione degli abitanti incisi che era semplicemente quella dell’interesse legittimo, a fronte del potere pubblico esercitato dall’amministrazione comunale.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza depositata il 15 novembre nella causa C-308/17 ha precisato che il regolamento Ue n. 1215/2012 non si applica alle controversie riguardanti la conversione forzata di titoli di Stato decisa da un Governo per la grave crisi economica, che porta a conseguenze negative sul piano finanziario su un risparmiatore.