PRIMO PIANO

EDITORIALE

Anm: da 110 anni un’ancora di salvezza a tenuta del sistema

IL TEMA DELLA SETTIMANA L’Associazione nazionale magistrati, fondata nel 1909, ha compiuto 110 anni. Per condividere questo importante traguardo l’Anm ha organizzato un evento che si è svolto a Roma l’8 e il 9 febbraio scorso, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università Sapienza. È, dunque, ritornato di attualità il dibattito sul ruolo che l’Associazione ha avuto nella storia del Paese e nella tenuta democratica e dei valori costituzionali. A ripercorrre questi lunghi anni è l’attuale presidente Francesco Minisci.

LEGISLAZIONE

Il vecchio “fallimento” apre la strada alla liquidazione

Questa riforma rappresenta la conclusione di un complesso iter politico-normativo che trae origine da istanze e prospettive generatesi a livello europeo, di evoluzione e uniformità degli ordinamenti giuridici nazionali in materia di “prevenzione” e “gestione” della crisi e dell’insolvenza.

Concordato preventivo con almeno la metà dei lavoratori riassunti

Tra le novità di interesse vi è senz’altro la previsione secondo cui il concordato con continuità, anche indiretta, è ammissibile a condizione che sia previsto «il mantenimento o la riassunzione» di almeno la metà della media dei lavoratori occupati nei due esercizi precedenti, da impiegarsi per almeno un anno dall’omologazione.

Estrema ratio la liquidazione giudiziale

La “liquidazione giudiziale” altro non è che l’attuale procedura fallimentare. Questo procedimento infatti mutua per la gran parte del suo contenuto la disciplina dettata dalla legge Fallimentare, anche se sono previste diverse novità e adattamenti a quelle che sono le attuali prassi interpretative più diffuse.

Entrata in vigore divisa in due step: 18 mesi e 30 giorni

La parte IV contiene l’articolata disciplina delle disposizioni finali e transitorie che sono dettate con il dichiarato scopo di differenziare nel tempo l’entrata in vigore delle numerose norme in cui si snoda il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza in considerazione della esigenza o meno di particolari attività preparatorie.

Immobili da costruire: fideiussione a garanzia di chi ha già pagato

Il Governo è stato delegato ad adottare disposizioni in materia di tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, conferendo poteri di controllo della legalità del notaio circa l’adempimento degli obblighi di cui al Dlgs 122/2005 e prevedere in caso di inadempimento dell’obbligo assicurativo previsto la nullità relativa del contratto.

Impresa al centro e adeguato assetto di tutte le società

Il testo ha recepito in gran parte quanto dettato dall’articolo 14 della legge delega 19 ottobre 2017 n. 155. La prima novità introdotta riguarda la rubrica, che passa da «Gestione e gerarchia dell’impresa», a «Gestione dell’impresa». La modifica è ritenuta espressione di una visione aziendalistica dell’impresa.

Chiarito come si calcola il danno a carico degli amministratori

La norma, prescindendo dall’accertamento di una delle cause di scioglimento previste dall’articolo 2484 del codice civile e dall’iscrizione relativa, obbliga l’organo amministrativo a gestire senza perseguire gli obiettivi dell’attività caratteristica, ma amministrando il patrimonio sociale per una migliore allocazione a fini satisfattivi per i creditori.

GIURISPRUDENZA

CIVILE

GIURISPRUDENZA

“Casi speciali”, così la dicitura sul via libera

Prima del Dl sicurezza, la giurisprudenza si era espressa in modo difforme per i casi di cosiddetto “rifugio economico”. In particolare, un orientamento giurisprudenziale ha predicato la ammissibilità della protezione umanitaria in caso di estrema povertà del richiedente; altro indirizzo ha, invece, escluso la sufficienza di ragioni economiche.

PENALE

GIURISPRUDENZA

Il delitto di violenza sessuale verso chi è in stato di inferiorità è una condotta consapevole della situazione della vittima

Il delitto di violenza sessuale in danno di persona che si trovi in stato di inferiorità psichica o fisica è integrato da una condotta posta in essere con la piena consapevolezza, da un lato, della condizione di inferiorità della vittima e, dall’altro, del fatto che l’azione sia conseguente a induzione e abuso. In tale contesto, l’eventuale richiesta proveniente dalla persona offesa di far uso del profilattico non potrà valere di per sé quale consenso putativo al rapporto carnale, ben potendo rappresentare soltanto il tentativo di elidere o ridurre le conseguenze negative dell’atto non voluto. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 727/2019.

Non c’è consenso per la richiesta di usare il profilattico

Si tratta di evenienze in cui l’amplesso è connotato da un «differenziale di potere» ossia dall’induzione posta in essere dalla parte forte che, abusando della fragilità dell’altra, le strappi l’adesione al congiungimento resa non per spontanea convinzione ma per riduzione a mezzo di soddisfazione delle proprie voglie.

AMMINISTRATIVO

Illegittimo l’obbligo di pubblicare online i dati su reddito e patrimonio dei dirigenti pubblici non apicali

Cade l'obbligo di pubblicare on line i dati personali sul reddito e sul patrimonio dei dirigenti pubblici diversi da quelli che ricoprono incarichi apicali. Con la sentenza n. 20 depositata oggi (relatore Nicolò Zanon), la Corte costituzionale ha infatti dichiarato illegittima la disposizione che estendeva a tutti i dirigenti pubblici gli stessi obblighi di pubblicazione previsti per i titolari di incarichi politici.

Trovato un equilibrio tra tutela della privacy e trasparenza della Pa

La Corte costituzionale, pur nel rinviare alla discrezionalità del legislatore, rinviene la manifesta sproporzione del congegno normativo approntato, già evidenziato dal Tar, rispetto al perseguimento dei fini legittimamente perseguiti, laddove, come nel testo censurato, applicato senza alcuna differenziazione alla totalità dei titolari d’incarichi dirigenziali.

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