LA QUESTIONE iAi fini della responsabilità per danni da cosa in custodia, ricadono anche sul detentore, qualora conservi un effettivo potere fisico sul bene, gli obblighi di controllo, di vigilanza e, in genere, di custodia spettanti al proprietario.

LA QUESTIONE La pronuncia in epigrafe si iscrive nel più ampio filone giurisprudenziale, ormai maggioritario e consolidato, finalizzato alla configurazione di una responsabilità oggettiva in capo al Condominio in relazione a tutti quei beni per i quali è riconosciuta la c.d. condominialità e che abbiano arrecato un danno ai condomini o a terzi.

LA QUESTIONE In tema di invalidità delle delibere assembleari, i vizi relativi alla regolare costituzione dell'assemblea, alla formazione della volontà assembleare ed alla ripartizione delle spese non iintegrano vizi di nullità delle delibere stesse, bensì di annullamento.

LA QUESTIONE In merito all'imputazione per il reato p. e p. dall'art. 361 c.p., non essendo previsto un termine preciso e determinato oltre il quale si possa ritenere integrata la fattispecie incriminatrice, ovvero il ritardo, spetta all'interprete stabilire se, nel caso concreto, la denuncia del reato sia stata indebitamente protratta dal P.U.

LL'ANALISI DELLA DECISIONE Il Tribunale di Spoleto analizza la scansione delle tempistiche che strutturano l'obbligo di denuncia di reato in capo ai pubblici ufficiali. In particolare, il Collegio umbro si è interrogato sul limite temporale oltre il quale possa ritenersi integrato un ritardo nella presentazione della denunzia dei fatti destinato a rilevare penalmente.

LA QUESTIONE Ai fini della configurabilità del reato di commercio di sostanze alimentari nocive (art. 444 c.p.), è necessario che gli alimenti abbiano, in concreto, la capacità di arrecare danno alla salute e ciò deve costituire oggetto di specifica dimostrazione, ma tale dimostrazione può avvenire sia mediante indagine tecnica, sia con altro mezzo di prova.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Con riferimento al reato p. e. p. dall'art. 444 c.p., la prova della capacità degli alimenti di arrecare danno alla salute può essere tratta - in assenza, nel processo penale, della previsione "di prove legali" e valendo, in detto processo, il principio del libero convincimento del Giudice -, dalla valutazione di tutti i dati disponibili, ed in particolare di una serie di elementi sintomatici, nel novero dei quali rientra anche quello rappresentato, nel caso di specie, dalla competenza del teste accertatore, nonché dall'evidenza dei sintomi di alterazione, riscontrati anche dai finanzieri, tali da non costituire un mero apprezzamento soggettivo o una valutazione personale, bensì un fatto oggettivo, percepito da tutti i testimoni ex propriis sensibus (per mezzo dell'olfatto), utilizzabile al fine di prova ed avente valenza non difforme da quella che viene riconosciuta alla percezione de visu di una determinata circostanza.

LA QUESTIONE Il mancato pagamento rateale dell'imposta, secondo il piano di rateizzazione concordato con l'Erario, determina la perdita del requisito della regolarità fiscale e la conseguente esclusione dalla procedura di gara.

LA QUESTIONE L'effetto rigidamente preclusivo dell'inadempimento contributivo/fiscale, finalizzato ad evitare la stipulazione con soggetti gravati da debiti tributari, stante la significativa incidenza sull'affidabilità e sulla solidità finanziaria del contraente, assicura che non si addivenga ad aggiudicare un appalto di servizi e/o forniture a quegli operatori per i quali non sussistono sufficienti garanzie in merito alla regolare esecuzione del rapporto contrattuale. Pertanto, il ritardato pagamento di una rata anche in presenza di un'effettiva "esiguità temporale" della violazione con il successivo pagamento, non rilevano sul fatto oggettivo della maturata decadenza dal beneficio di rateizzazione giacché il ricorso tributario avverso le cartelle esattoriali per l'omesso e tempestivo pagamento dei ratei, non consente di modificare la definitività dell'obbligazione tributaria ex se (a monte, già) certa, liquida ed esigibile rispetto alla quale è possibile soltanto dedurre vizi afferenti al procedimento esattivo.

LA QUESTIONE Deve ritenersi esemplificativo e non tassativo l'elenco di cui all'art. 80, comma 5, lett. c) , del codice dei contratti pubblici in merito ai gravi illeciti professionali che possono determinare l'esclusione dalla procedura di gara.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Palazzo Spada, con la pronuncia in commento, ritiene che l'elencazione dei gravi illeciti professionali rilevanti di cui alla lett. c) dell'art. 80, D.Lgs. n. 50/2016 sia meramente esemplificativa, militando in tal senso, da un lato, la possibilità per la stazione appaltante di fornirne la dimostrazione "con mezzi adeguati" e, dall'altro lato, l' incipit del secondo inciso della disposizione - che precede l'elencazione - secondo cui "Tra questi rientrano … ".