PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA Sulla giustizia predittiva attualmente in Italia si stanno affermando due impostazioni, una su base statistica, l’altra sul modello logico. L’avvocato Luigi Viola ci spiega come i due sistemi presentino entrambi luci e ombre: il primo è di semplice utilizzo, ma difetta di specificità, il secondo è più complesso, ma modulabile e valorizza la creatività dell’avvocato. Il futuro sta arrivando e bisogna farci trovare preparati.
LEGISLAZIONE
Il tema di questo primo piano è l'introduzione dal 1° gennaio 2019 della fattura elettronica per gli avvocati, ai sensi dell'articolo 1, commi 909 e successivi, della legge 29 dicembre 2017 n. 205.
Sulle novità legate alla fatturazione elettronica, si è inserita nei giorni scorsi, precisamente il 15 novembre scorso, la forte posizione del Garante della privacy addirittura non solo alla funzione di conservazione ma al generale sistema della fatturazione elettronica.
GIURISPRUDENZA
L’appuntamento odierno si sofferma sulle sfumature interpretative esistenti in giurisprudenza in merito alla nozione (eurounitaria) di consumatore e, in particolare, sulla possibilità di considerare tale il “paziente” che usufruisca di servizi sanitari.
Impugnazione atti di gara, ascensori nei condomini, mobbing a danno di un portiere di uno stabile, responsabilità medica, guida in stato di ebbrezza, omesso versamento di ritenute. Sono i temi principali affonati in settimana dai giudici.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Prosegue – nei limiti di cui si darà conto nel prosieguo di questo intervento- l'opera di demolizione del Jobs Act, stavolta a opera non del legislatore, ma del giudice delle leggi, che, con la sentenza n. 194 del 2018 in commento, ha sancito l'illegittimità del meccanismo delle tutele risarcitorie crescenti in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore per violazione degli articoli 4 e 35 della Costituzione.
Prosegue l’opera di demolizione del Jobs Act, stavolta a opera non del legislatore, ma del giudice delle leggi, che, con la sentenza n. 194 del 2018 in commento, ha sancito l’illegittimità del meccanismo delle tutele risarcitorie crescenti in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore per violazione degli articoli 4 e 35 della Costituzione.
La decisione delle Sezioni Unite con la sentenza 28575 dell’8 novembre 2018 ha a oggetto esclusivamente il vecchio rito, ossia le disposizioni vigenti sino alla data del 16 agosto 2017, nella parte in cui regolative del giudizio di appello. Le sezioni Unite sono ben consapevoli del fatto che il loro principio di diritto ha carattere innovativo rispetto alla giurisprudenza costantemente seguita sino al loro intervento. Ritengono quindi opportuno introdurre due correttivi: uno riguardante i giudizi pendenti per effetto di cassazione con rinvio e uno più generale.
La decisione delle sezioni Unite ha a oggetto solo il vecchio rito, ossia le disposizioni vigenti sino alla data del 16 agosto 2017, nella parte regolativa del giudizio di appello. Sono introdotti due correttivi: uno riguardante i giudizi pendenti per effetto di cassazione con rinvio e uno più generale.
PENALE
LEGISLAZIONE
Il Dlgs 122 del 2 ottobre 2018 contiene le disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 18 e 19, della legge 23 giugno 2017 n. 103.
L’articolo 39 di nuovo conio regola la «consultazione del sistema da parte dell’autorità giudiziaria e da parte delle amministrazioni pubbliche e dei gestori di pubblici servizi» subordinandola alla previa stipula di apposite convenzioni tra il ministero della Giustizia e le amministrazioni interessate, senza oneri a carico di queste ultime.
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
L'ordinanza di assegnazione emessa all'esito del procedimento di pignoramento previsto dall'articolo 5-quinquies della legge n. 89 del 2001 (cosiddetta legge Pinto) non può essere ricompresa tra i provvedimenti equiparati alle sentenze passate in giudicato del giudice ordinario. Lo ha stabilito il Tar Lazio con la sentenza 11500/2018.
L’interessante sentenza esamina le ricadute del meccanismo che, tramite la legge Pinto, l’ordinamento sovranazionale ci ha imposto a fini di sanzione della lentezza dei processi e poi contribuisce al dibattito teso a verificare l’ambito dei provvedimenti giurisdizionali che possono accedere al giudizio di ottemperanza.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La Corte di giustizia dell'Unione europea, con la sentenza 15 novembre 2018, causa C-330/17, ha stabilito che le compagnie aeree sono tenute a indicare le tariffe aeree per i servizi di trasporto intracomunitari, qualora gli importi non siano espressi in euro, secondo la valuta locale dello Stato con il quale vi sia un collegamento in relazione al servizio.