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PRIMO PIANO

EDITORIALE

Nell’ennesima riforma sui contratti pubblici l’incertezza è sovrana

IL TEMA DELLA SETTIMANA Il decreto legge n. 32 va considerato come l’ultimo anello di una catena di tentativi di riforma della normativa in materia di contratti pubblici. L’obiettivo è introdurre regole più snelle volte a migliorare l’intero impianto. Ma come spesso accade, ci spiegano Marcello Clarich e Giuliano Fonderico, ai buoni propositi e alla loro attuazione pratica si frappongono difficoltà di ogni genere e tipo.

LEGISLAZIONE

Una riforma inutile priva di una vera valenza operativa

Il legislatore è certamente sovrano e può restringere o dilatare gli spazi di applicabilità di una causa di giustificazione a suo piacimento. Ma la bontà di una legge va verificata sulla base della coerenza tra la finalità perseguita e l’intervento normativo realizzato. In questa ottica ricostruttiva, il novum normativo suscita più di una fondata perplessità.

Rafforzata la posizione di chi si difende

A chi obietta che la generosità con cui il sistema somministra la sospensione condizionale della pena inflitta con la prima e anche con la seconda condanna frustri l’attività di polizia, è agevole rispondere che questa opzione mite è, per un verso, conforme al principio costituzionale di rieducazione e poi evita l’esplosione del circuito penitenziario.

Con il nuovo correttivo si tenta di far ripartire i cantieri nel Paese

Nella prospettiva dell’Esecutivo le nuove modifiche al codice dei contratti pubblici muovono da due punti: la necessità di perseguire il superamento della procedura di infrazione n. 2018/2273, con cui gli uffici europei hanno contestato la non conformità dell’ordinamento interno rispetto ad alcune disposizioni Ue; dare un’accelerazione ai lavori pubblici nel Paese.

Anticipazione del 20% estesa ai servizi e alle forniture

In tema di soglie è previsto che il computo del valore complessivo stimato della totalità dei lotti si applica anche nel caso di appalti aggiudicati per lotti distinti, e non solo in caso di aggiudicazione contemporanea. Sull’anticipazione del prezzo da corrispondere, il riferimento al termine “lavori” è sostituito con quello più generale di “prestazione”.

Le diverse modalità per le acquisizioni diventano facoltative

La norma è finalizzata a consentire ai piccoli comuni (non capoluogo di provincia) di operare in modo autonomo anche per acquisizioni di forniture e servizi di importi elevati. Appare pertanto chiaro l’intento di fornire più ampia libertà a queste amministrazioni, in controtendenza rispetto alla centralizzazione degli anni passati.

Appalto integrato per progetti approvati entro la fine del 2020

Se l’operatore economico si avvale di uno o più soggetti qualificati alla realizzazione del progetto, la stazione appaltante indica nei documenti di gara le modalità per la corresponsione direttamente al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di progettazione indicati espressamente in sede di offerta.

GIURISPRUDENZA

Costi manodopera: sì al soccorso istruttorio se la Pa sbaglia

Dal millantato credito inglobato nel traffico di influenze illecite, passando alla tenuità del fatto esclusa per l'occupazione di case popolari, fino ad arrivare all'esenzione Imu estesa agli ex conviventi: sono queste le questioni oggetto di attenzione delle corti del Paese.

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